Storia suggerita da alexcara1dLouis era un ragazzo che abitava in una città della lontana Arabia e che non aveva una gran voglia di lavorare.
Inutilmente suo padre, che faceva il sarto, lo rimproverava e lo incitava a cercarsi un'occupazione, dicendo:
"Diventerai uomo e ti dispiacerà d'aver perso tanto tempo. Agli oziosi vengono brutte idee per la testa".
"Sarà quel che sarà" rispondeva sempre Louis.
Morto il padre, il ragazzo continuò a bighellonare da mattina a sera, ma un giorno, mentre stava giocando, come al solito, con alcuni amici, gli si avvicinò un forestiero.
"Sei tu il figlio del sarto?"gli domandò costui.
"Sì" rispose Louis " ma mio padre è morto da qualche anno".
Il forestiero si mise a piangere: "Povero fratello mio. Ero venuto qui dall'Africa, dove vivo, per riabbracciarlo. Oh, che disgrazia!".
"Voi dunque sareste mio zio?" si stupì Louis " Non assomigliate a mio padre nemmeno un po'. Comunque venite, vi porto da mia madre".
Nemmeno la donna aveva mai saputo dell'esistenza di quello zio, che tuttavia le piacque, perché l'aveva assicurata che si sarebbe preso cura di Louis, che lo avrebbe indotto a lavorare e che l'avrebbe fatto diventare ricco.
"Verrai con me. Ti porterò in un posto che sarà la tua fortuna" disse l'uomo.
Quindi, preso per mano Louis, che in realtà avrebbe preferito restarsene a casa, lo costrinse a seguirlo.
Camminarono per alcune settimane finché, giunti in una radura, il forestiero rivelò a Louis chi egli fosse in realtà.
Indicò un' enorme pietra e disse:
"Non sono tuo zio, ma un mago. Ho deciso di renderti ricco, anzi ricchissimo. Lo vedi questo macigno? È pesante, ma tu dovrai spostarlo. Lì sotto c'è una caverna piena di diamanti. Ci entrerai e quell'immenso tesoro sarà tuo".
Louis era molto diffidente e aveva ragione, perché, anche se non lo sapeva ancora, quello era un mago cattivissimo.
Attraverso terrificanti sortilegi aveva scoperto dov'era nascosto il più fantasmagorico tesoro del mondo, che contava, tra le tante meraviglie, una piccola lampada dagli straordinari poteri, ma aveva anche scoperto che c'era una pietra a chiudere l'antro in cui quel tesoro era custodito e che a sollevarla poteva essere una sola persona, quel ragazzo di nome Louis.
Così, intendeva servirsi di lui.
Per vincere la diffidenza di Louis, perciò, il mago non esitò a consegnargli un anello.
"Mettilo al dito, non togliertelo mai. È un anello magico, ti sarà d'aiuto in tante occasioni. In cambio, tu per me dovrai fare una cosa, portarmi la piccola lampada che troverai in fondo alla caverna".
Incuriosito, Louis, a quel punto, decise di spostare il macigno.
Sotto c'era una scala che scendeva profondissima e il ragazzo la discese.
Si trovò così in una grandissima caverna, con degli alberi meravigliosi dai cui rami pendevano, invece dei frutti, grappoli di brillanti.
Louis non sapeva che cosa fossero i brillanti, però il loro luccichio gli piacque, così ne colse alcune manciate e se ne riempì le tasche.
Vide anche la lampada, la prese e cominciò a risalire verso l'imboccatura della caverna, dove il mago lo attendeva sempre più impaziente.
"Dammi la lampada, presto" gli ordinò il mago.
STAI LEGGENDO
Favole Larry
FanfictionFavole in chiave Larry Cover di tomlinsay Questa storia non è di dominio pubblico