Storia suggerita da LastForKissIn mezzo al mare l'acqua era azzurra come i petali dei più bei fiordalisi e trasparente come il cristallo più puro, ma era profonda, molto profonda.
Proprio lì abitavano le genti del mare....
Sul fondale crescevano alberi stranissimi e piante con gli steli e i petali così sottili che si curvavano al minimo movimento dell'acqua, come fossero eterei umani.
Tutti i pesci, grandi e piccoli, nuotavano tra i rami, proprio come facevano gli uccelli nell'aria.
Nel punto più profondo si trovava il castello del re del mare.
Le sue mura erano di corallo e le alte finestre ad arco erano fatte con ambra chiarissima, mentre il tetto era formato da conchiglie che si aprivano e si chiudevano secondo il movimento dell'acqua.
Il re del mare era vedovo da molti anni, ma la sua vecchia madre governava la casa e si occupava dei suoi nipoti.
Erano sei, cinque graziose fanciulle e, come ultimo, un ragazzo bellissimo, con una pelle chiara e delicata come un petalo di rosa e occhi verdi come un prato in primavera, ma, come le sue sorelle, non aveva piedi, dato che il suo corpo terminava con una coda di pesce.
Era, infatti, una sirena.
Harry, così si chiamava il giovane principe, amava sentire parlare del mondo degli uomini e la vecchia nonna dovette raccontargli tutto quello che sapeva delle terre emerse.
«Quando compirete quindici anni» disse la nonna un giorno «avrete il permesso di affacciarvi fuori dal mare, sedervi al chiaro di luna sulle rocce e osservare le grosse navi che navigano...vedrete inoltre anche i boschi e le città.»
La principessa più grande compì quindici anni dopo un mese e poté raggiungere la superficie del mare.
Tornata a casa, ebbe cento cose da raccontare, ma quella più bella, secondo lei, era stata stendersi al chiaro di luna su un banco di sabbia nel mare calmo e guardare, verso la costa, la grande città piena di luci che brillavano come centinaia di stelle, sentire la musica e il rumore delle carrozze degli uomini, guardare le moltissime torri e i campanili e ascoltare le campane che suonavano.
Harry ascoltò con attenzione il racconto e, quando poi a sera inoltrata andò alla finestra per guardare in alto attraverso l'acqua scura, pensò alla grande città con tutto quel rumore e gli sembrò di sentire il suono della campana che arrivava fino a lui.
L'anno dopo, la seconda sorella ebbe il permesso di risalire l'acqua e di nuotare dove voleva.
Si affacciò proprio quando il sole stava tramontando e trovò che quella vista fosse la cosa più bella.
Tutto il cielo sembrava dorato, raccontò, e le nuvole rosse e viola avevano navigato sopra di lei, ma, molto più veloce delle nuvole, era passato come un lungo velo bianco uno stormo di cigni selvatici, che si dirigeva verso il sole.
Anche lei aveva cominciato a nuotare verso esso, ma questo era scomparso e i riflessi rosati si erano spenti sulla superficie del mare e sulle nuvole.
L'anno successivo toccò alla terza sorella: era la più coraggiosa di tutte e risalì un largo fiume che sfociava nel mare.
Vide belle colline verdi con vigneti, castelli e fattorie che spuntavano tra verdissimi boschi, sentì come cantavano gli uccelli e il sole scaldava tanto che dovette spesso buttarsi in acqua per rinfrescare il viso infuocato.
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Favole Larry
Fiksi PenggemarFavole in chiave Larry Cover di tomlinsay Questa storia non è di dominio pubblico