2. Un burattino e una fata ( versione Larry di Pinocchio )

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C'era una volta un falegname molto povero di nome Geppetto.

Lavorare il legno non era per lui solo un mestiere, ma una vera e propria arte, perché fabbricava orologi fantastici, carillons e oggetti di ogni genere e ogni cosa che usciva dalle sue mani era un capolavoro.

La gente, però, non aveva bisogno dei suoi capolavori e Geppetto, molto spesso, soffriva la fame.

Un giorno pensò che, se avesse avuto un bel burattino di legno, avrebbe potuto farlo ballare e recitare e guadagnarsi così da vivere.

L'idea gli sembrò veramente buona, per cui si fece regalare un pezzo di legno adatto e si mise subito al lavoro.

Lavorò con pialla, scalpello e pennelli, notte e giorno, lo modellò come un ragazzo di circa sedici anni e gli dipinse sulla testa capelli castani lisci e sul viso occhi azzurri e, alla fine, ecco il burattino che aveva sognato!

Lo chiamò Louis.

Muovendo i fili, Geppetto lo faceva danzare, saltare, recitare e finì per affezionarglisi moltissimo.

Arrivò a pensare, sospirando:

" Ah, se Louis fosse un ragazzo vero! "

Il suo desiderio fu sentito da Harry, la fatina dai capelli turchini, che una notte entrò nella povera casetta del falegname e toccò Louis con la bacchetta magica.

I fili del burattino scomparvero a quel tocco e Louis si mosse da solo e parlò come se fosse vivo.

" Sono un ragazzo vero? " chiese alla fata.

Harry gli rispose di no e che, per diventarlo, doveva prima dimostrare di essere bravo, sincero, ubbidiente e onesto.

" Se sarai così, un giorno diventerai un ragazzo vero! " disse.

Si rivolse quindi a Liam, un grillo parlante molto saggio e molto vecchio che viveva nella casa di Geppetto da più di cento anni e lo pregò di essere la coscienza di Louis, di seguirlo sempre e di insegnargli che cosa fosse bene e che cosa male, poi scomparve nella notte.

Il mattino dopo Geppetto quasi impazzì dalla gioia, vedendo che Louis era vivo.

Decise di trattarlo come un ragazzo vero, perciò lo mandò a scuola, dato che, pur non essendo un bambino, non sapeva nè leggere né scrivere.

Per comprargli i libri vendette il suo unico, vecchissimo cappotto, ma era felice, perché Louis avrebbe imparato molte cose.

Il burattino ringraziò Geppetto con tutto il cuore, perché desiderava davvero fare ciò che la fatina Harry gli aveva detto e diventare un ragazzo vero.

Quindi afferrò i libri e una mela e si diresse a scuola, seguito dal grillo Liam.

Purtroppo, lungo la strada, Louis fu fermato da due loschi individui, il Gatto e la Volpe.

Vedendo un burattino senza fili, questi furfanti pensarono subito al denaro che potevano guadagnare vendendolo a Mangiafuoco, un burattinaio che girava il mondo.

" Un ragazzo di legno " esclamarono con parole suadenti e convinsero Louis che, per avere grande successo e ricchezza, il teatro era una strada molto più facile e comoda della scuola.

Invano il grillo Liam tentò di dissuadere Louis, infatti questi, esaltato dalle parole dei due furfanti, esclamò:

" Lasciami in pace. Sento che la vita dell'attore è fatta per me! "

Così Louis andò da Mangiafuoco.

La sua recita fu un successo, gli applausi scrosciavano e sul palcoscenico piovevano monete d'oro e d'argento.

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