II

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Passai l'intera giornata a camminare verso l'Ascensore.
Intorno a me potevo notare gli sguardi di disprezzo dei Nuru, non li biasimavo, dopotutto fino al giorno prima il mio lavoro era eliminarli.
Si fece sera e quindi decisi di cercare una locanda dove riposare per la notte.

Il Rakuen è diviso in due parti distinte: la zona Est e la zona Ovest.
L'Ascensore era situato nella zona Ovest ed io ero partito dalla parte opposta.
Al centro, a separare queste due parti, vi è una distesa di campagna, in quel momento mi trovavo proprio lì, avevo da poco lasciato la zona Est.
Questa campagna unisce le due zone tramite una strada rettilinea, chiusa ai lati da staccionate.

Stavo camminando tranquillo quando qualcosa attirò la mia attenzione.
Alla mia sinistra, al di là della staccionata, vi era un vecchio intento a scavare delle buche nel terreno.
Mi fermai a guardare meglio, le buche erano un'infinità, difficili da contare a occhio.
Questo vecchio si accorse presto di me.

"Ehi giovane! Vieni qua a dare una mano ad un povero vecchio!"
Mi urlò asciugandosi il sudore con la manica della sua giacca.
Rimasi fermo, ero indeciso sul da farsi ma, grazie ad un altro urlo dell'anziano, scavalcai con un salto la staccionata e mi avvicinai all'uomo affaticato.

"Oh grazie mille, magari tutte le persone qui fossero come te!"
Esclamò conficcando la pala che aveva tra le mani nel terreno bagnato.

"Pensavo che gli anziani qui non facessero altro che nascondersi per sfuggire agli Angeli, tu invece sei qui a scavare buche."
Dissi io portandomi davanti a lui.
Una forte risata uscì dalla sua bocca.

"Si lo so, è una cosa un po' strana!"
Disse continuando a ridere.

"Fammi un favore giovane, finisci di scavare questa buca mentre mi riposo per qualche minuto."
Continuò tirando su la pala e passandomela.
Guardai la pala e sbuffai.

"Ma cosa sto facendo?"
Sussurrai saltando dentro la buca ed iniziando a scavare.

"Quando profonda vecchio?"
Chiesi lanciando dietro di me un cumulo di terra.

"Ah giusto! Ti fermo io all'altezza giusta."
Rispose lui sedendosi sotto un albero che si trovava lì vicino.
Si era allontanato un po' da me, ma comunque potevamo vederci e parlare, anche se a voce un po' più alta.

"Dimmi vecchio! Perché scavi queste buche?! Perché non rimani in casa come i tuoi coetanei?!"
Urlai continuando a spalare.

"Prima o poi gli Angeli ci prenderanno! Siamo vecchi, i più sacrificabili, non mi interessa di essere preso oggi o domani!"
Fece un pausa schiarendosi la voce.

"Quanto alle buche, avrai notato subito che sono tombe, spero!"
Mi fermai di colpo.
Il sangue mi gelò nelle vene e un'espressione scandalizzata si formò sulla mia faccia.
Si, stavo scavando proprio una tomba.

"Muoiono molte persone di questi tempi! Non voglio che la mia permanenza qui sia inutile, faccio quello che posso!"
Fece un'altra pausa liberando la gola dal catarro.

"Inoltre mia figlia venne portata via da un Angelo! Non ebbe mai una degna sepoltura, non ritrovai il suo corpo da nessuna parte!"
Concluse riposando finalmente la voce.
All'udire quelle parole tornai ad accanirmi contro la terra.

"Mi dispiace vecchio! Accadono troppe cose brutte in questo posto! Come si chiamava?!"
Lo guardai, non sembrava toccato dall'argomento ma un filo di malinconia nell'aria si percepiva benissimo.

"Si chiamava Saeko! Era una bravissima ragazza! Penso che ti sarebbe piaciuta, aveva molti corteggiatori ai suoi piedi!"
Urlò lui facendo sbalzi di tono vocale, probabilmente dovuti alla tosse.

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