IX

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"Cad..."

Dove sono? Cosa mi è successo? Chi mi sta parlando? Non sento nulla, cosa vedo?

"Cad... mi senti?"

"Sono, sono qui."

"Come sta?"

Non mi sente, perché non mi sente?
Perché non mi senti?!

"Quando finirà tutto questo... scusate, scusate."

Perché piangi? Cosa ti spinge ad essere così infelice?

"Dobbiamo procedere."

Cosa volete farmi? Andate via.

"Vi prego, riportatelo da me."

Nemesi, è tutto un tuo artificio, lo so, perché mi fai vedere queste cose, perché?!

"Fatti vedere! Nemesi, so che sei qui!"

Non rispose nessuno. Sono da solo, e non so dove sono.
Non vedo nulla, è tutto buio.

"Fatemi uscire! Dove diavolo sono?!"

Improvvisamente le luci si accesero.
Mi ritrovai sdraiato sulla spiaggia, la sabbia rendeva soffice e delicata la mia posizione.

"È finita, siamo arrivati a terra."
La voce di Nemesi, debole e più chiara rispetto alle altre volte mi entrò nelle orecchie.

"Che cosa mi hai fatto Cad?"
Era lì, sdraiata fianco a me, sudava freddo e pareva piuttosto affaticata.

"Tu mi hai usato Nemesi, mi hai reso ciò che non sono, questo è un esorcismo."
Dopo quella frase lei si mise a guardare il cielo.

"Ti sbagli, sei tu ad avere usato me. L'unico modo per essere te stesso quando usi i miei poteri è riuscire a controllarti."
Ci fu una pausa di qualche secondo.

"Io non sono ciò che pensi che io sia Cad. Io sono qui per adempire al tuo destino, e lei lo sa, lo sa anche meglio di me."

"Quindi cosa dovrei fare?"

"Sto morendo Cad, per colpa tua sto per andarmene."
Rimasi in silenzio.

"Quando tutto questo sarà un vago ricordo per me, puoi decidere di fare due cose: andartene e lasciarmi qui; oppure rimanere con i miei resti, pregare per me e unirti al mio spirito."
Fredde lacrime solcavano il suo viso che lentamente si stava spegnendo.

"Perché sei così criptica, io per crederti ho bisogno di risposte, continui a farmi vedere e sentire strani scenari, è arrivata l'ora di dirmi la verità."
Risposi parlando velocemente.

"Capirai tutto quando arriverà quel momento, ricordi quando la prima volta ti ho detto che in futuro ti avrei fatto una domanda...?"
Disse con voce sempre più bassa.

""Ti chiederò se vorrai continuare a vivere oppure abbandonare tutto quello che hai, ma per arrivare a ciò dovrai superare tutte le insidie di questo mondo, è il tuo destino di cui io sono parte integrante"; come scordarlo"
Lei chiuse gli occhi.

"Addio Cad, possa il fanciullo che è in te trovare le risposte che cerca e salvarsi una volta per tutte..."

Nemesi morì, tra le mie braccia.
Anche se le sue parole continuavano ad essere ricche di mistero decisi di crederle.
Rimasi insieme ai suoi resti per tre giorni e tre notti, guardando, a poco a poco, il suo viso asciugarsi mentre inesorabilmente il suo corpo cominciava a decomporsi.
Fui proprio io a porre fine alla sua spirituale vita, accecato dalle parole di Maddalena.
Forse, non comprendevo a pieno ciò che Nemesi voleva dirmi, e molto probabilmente vi è un nesso logico tra tutte le visioni a cui mi ha sottoposto.
Forse, sono stato io talmente tanto approssimativo da non accorgermene.
E ora mi trovavo lì, affranto, dinnanzi ai suoi occhi vuoti, che mi fissavano, come a farmene una colpa.

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