Cloe, 50 anni prima
Arrivo al campanile del villaggio trafelata, il mio vestitino azzurro aderisce al mio corpo a causa della pioggia: non oso immaginare come siano messi i miei capelli, forse dovevo pensarci prima di venire qui, darmi una sistemata, magari potevo evitare di correre sotto la pioggia, sarò impresentabile...
Ma i miei pensieri vengono interrotti non appena lo vedo, è in piedi di fronte a me, ha le braccia incrociate, indossa una camicia bianca con le maniche arrotolate e sbottonata sul petto. I suoi capelli scuri gli ricadono umidi sulla fronte e quegli occhi, quei maledetti occhi non si staccano da me neanche per un secondo. Non scrutano me, incendiano la mia anima, la corrodono, la accarezzano, la bramano, la desiderano. E mi chiedo come sia possibile che in così poco tempo possa provare un'attrazione così grande, che sogni così tanto di essere bruciata da lui e dal suo sguardo intenso. E la cosa più incredibile è che so che per lui è lo stesso, sento tutta la sua brama, tutta la sua passione, le sento come se fossero scolpite nel mio cuore.
Kilian Lacroix mi sta semplicemente osservando, ma è come se mi stesse avvolgendo nel suo tornado personale, ed è strano ma io voglio entrarci, voglio che mi sconvolga la vita. E in questo momento sono certa solo di una cosa: ora non posso più tornare indietro, in così poco tempo mi ha già portata così lontano.
Il ragazzo che è l'oggetto di tutti i miei pensieri si avvicina a me disinvolto, lascia ricadere le braccia muscolose lungo i fianchi scoprendo il suo torace ormai visibile attraverso la camicia, grazie alla pioggia. La sua figura imponente si piazza davanti a me e non smette un secondo di guardarmi. Un sorriso furbo si fa spazio sul suo volto e alza una mano, prende una ciocca dei miei capelli e se l'avvolge intorno alle dita, mi chiedo se stia diventando una sua abitudine. Da questa vicinanza riesco a scorgere perfettamente il suo viso e le gocce d'acqua che continuano a percorrerlo scendendo dalla sua fronte alle sue labbra, tracciano un sentiero bagnato che vorrei poter sfiorare con le dita, con la bocca. Le goccioline scendono ancora sul suo petto e lui continua a giocherellare con i miei capelli. Sto per chiudere gli occhi e abbandonarmi completamente a queste sensazioni quando lui parla.
-Cloe eh? E così era questo il nome...Cloe, Cloe, Cloe.... Non mi piace, erano meglio gli altri che ti ho dato io-
-Come Clothilde? – domando beffarda, sorride divertito
-No, come Cyprienne- risponde ridendo e scoppio a ridere pure io. Ci guardiamo fissi negli occhi e di colpo si fa serio -Allora, cara Cyprienne, avrei tanta voglia di fare una cosa, ma visto che sei una brava ragazza devo trattenermi; quindi, per distrarmi, ti porto in un posto- riprende mettendo un braccio attorno alle mie spalle e iniziando a camminare, verso dove non lo so, ma sento che potrei seguirlo fino in capo al mondo.
-Una brava ragazza dici? – gli domando trattenendo un sorriso
-La più brava - afferma fissandomi. Poi dopo un po' aggiunge: - Forse un po' troppo-
-Cosa vorresti insinuare con quel "un po' troppo"? –
-Mah, niente, mi dai l'impressione di una ragazza che non farebbe nulla senza l'approvazione dei suoi genitori-
Scoppio a ridere, se solo sapesse del mio viaggio, dei miei progetti, dei miei sogni; forse, allora, cambierebbe totalmente la sua opinione, anzi di certo. Ma non posso dirglielo, lo conosco appena e la mia sorellina Jeanne mi dice sempre che, delle persone per cui si prova una forte attrazione, non bisogna fidarsi troppo. Il cuore acceca la ragione.
Quindi continuo a ridacchiare sommessamente, lasciando che la sua mano cinga le mie spalle e beandomi del suo odore mischiato a quello della pioggia. E' un odore forte, orientale, sottile e intenso allo stesso tempo, non so perché, invece di suscitarmi emozioni mi ricorda la musica, quella che ti avvolge, ti inebria, ti circonda. Non penso sia il più buono che io abbia mai sentito e neanche il più particolare, mi comunica solo una melodia che per la prima volta ha qualcosa da dirmi e che io voglio ascoltare fino alla fine, a costo di farmi sanguinare le orecchie e lacrimare il petto.
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Crepe
ChickLitProvenza, Francia. Un vecchietto ricorda la sua storia d'amore nelle campagne. Cloe è il nome di colei che gli ha rubato il cuore e che è capace di farglielo battere nonostante le crepe che sotto forma di rughe segnano il volto dell'uomo. Lei un'a...