🔞 capitolo particolarmente spinto
---La serata trascorse velocemente tra balli e discorsi della dirigenza bianconera , poco prima che la festa finisse avevo deciso che il mio amato croato aveva sofferto abbastanza. Avevo troppa voglia del suo corpo nudo sopra il mio, così tornai al tavolo e salutai ivana (alla quale sto egregiamente sul cazzo, ma che non mi pare abbia compreso che l'unico cazzo su vui voglio stare è proprio quello del suo ragazzo) e mi diressi verso il bagno guardando mario e facendogli intendere che avrebbe dovuto seguirmi. Chiusi la porta alle mie spalle e attesi per qualche secondo l'arrivo del numero 17. Mi si catapultó addosso baciandomi con passione e foga mentre le sue mani cercavano di infilarsi sotto il mio vestito. Staccò i nostri corpi e mi guardò con un'esspressione penetrante e focosa.
M: non puoi immaginare quanta voglia ho di prenderti in tutte le posizioni possibili
Io: ti prego fallo subito,non resisto più- dissi sbottonando il suo pantalone per poi lasciarlo in boxer.
M: ci sta ivana di la,come facciamo? Se viene qui è la fine, dobbiamo resistere ancora un po.
Io: non posso mario, il mio corpo ha bisogno del tuo - dissi stringendo tra le mani il sui pene pulsante per via della troppa eccitazione.Cedette a qualche piccolo gemito per via della presa della mia mano, che iniziai a muovere su e giù per procurargli più piacere. Più lo sentivo ansimare più lo volevo dentro di me. Quando lasciai la presa in modo che potesse penetrarmi sentimmo qualcuno avvicinarsi alla porta e ci chiudemmo in una cabina.
I: amore?
Ma porco **** fu il pensiero comune mio e di Mario che si affrettò a rispondere
M: sono in bagno, ti serve qualcosa?
I: no amore volevo solo dirti di fare presto, a casa c'è un letto che ci aspetta, non lo facciamo da troppo tempo.Ora esco e le spacco la faccia giuro- pensai. Vidi mario in difficoltà e decisi di "aiutarlo" nella risposta riposizionando la mano sul suo cazzo perfettamente eretto. Nel rispondere si lasciò sfuggire alcuni gemiti.
M: oh...si...mh...
I: esatto amore, è proprio questo cge voglio sentire, mi stai facendo eccitareMario sentendo quelle parole si "risvegliò" dal momento di piacere, che in tutta la confusione io non avevo ancora potuto avere pienamente.
M: no!
I: cosa no?
M: non posso stasera, mhm...dormo da cristiano
I: ma amore! Preferisci restare da lui ad allenarti e non una notte d'amore con me?
M: abbiamo una partita importante, devo allenarmi o il mister mi lascia in panca.
I: ma...
M: niente ci vediamo domani pomeriggio
I: uff che palle però!Sentimmo la porta del bagno sbattere, segno che ivana era uscita dalla stanza. Guardai mario.
Io: sul serio preferisci gli allenamenti ad una notte d'amore con lei?
M: se gli allenamenti sono nel tuo letto come quelli in cui mi cimenterò questa notte, li preferisco a qualunque cosa.
Io: quindi resti da me?
M: ovviamente, perchè non ti va?
Io: hahaha non mi va? A me? Ti va di scherzare? Muoviti a portarmi a casa che la mia figa vuole essere sfondata a ripetizione per almeno le prossime 3 ore.
M: sarò ben felice di accontentarla signorina - disse sorridendo malizioso mentre si tirava su i pantaloni per andare via.Usciti dalla sala dissi a cristiano che mi avrebbe accompagnato mario e lui sorrise dandomi una leggera pacca sul sedere. In meno di 2 minuti entrammo nella Porsche del croato che mise in moto e sfrecciò via. Per fortuna casa mia è relativamente vicina. Una volta arrivati sotto casa scesi subito per aprire la porta mentre lui parcheggiava l'auto. Entrata nell'appartamento entrai nella mia camera liberandomi del vestito mentre attendevo l'arrivo del mio adorato attaccante. Lo vidi entrare e gli saltai addosso mente anche lui cercava di liberarsi degli indumenti in eccesso.
M: ti va se proviamo qualche posizione del kamasutra?
Io: quello che vuoi basta che ti muovi a metterlo dove dovrebbe essereMi sollevò dai fianchi e mi buttò sul materasso allargando le mie cosce con le braccia e facendo sprofondare la sua lingua avida nella mia intimità procurandomi un piacere disumano. Quando ero sul punto di venire si fermò infilando in me il suo pene e stimolandomi il clitoride, venni dopo poco ma lui continuò a spingere facendomi a tratti anche male per via delle dimensioni dell'attrezzo e provocandomi orgasmi multipli ai quali non avevo intenzione di sottrarmi continuando a strusciare la mia intimità contro il suo ventre per aumentare l'intensità del già immenso piacere.