Continuavo a coccolarlo e a lui sembrava non dispiacere. Giocavo con il suo corpo; era tutto quello che desideravo, il resto del mondo in quel momento valeva meno di zero. Lo baciai dolcemente mentre mi percorreva la schena con le dita. Quando approfondì il bacio un rumore ci interruppe. Vaffanculo. Chi osa disturbare. Mario prese il suo I Phone su cui campeggiava il nome del disturbatore "Cristiano Ronaldo ". Mario ebbe come uno scatto e rispose subito al compagno.
M: cris...
C: Mario dove cazzo sei sono 10 minuti che suono al tuo campanello. Dobbiamo andare alla continassa per gli allenamenti ricordi?
M: si, ehm... non posso. Avvisa max arrivo tra un po ho avuto un imprevisto.
C: ok ma non mi assumo le conseguenze delle tue azioni.
M: grazie. Ci vediamo tra poco.
Chiuse la telefonata e mi guardò per un secondo poi iniziò a rivestirsi. "Scusa" disse prima di uscire. Ma di cosa, in fondo era colpa mia... dovevo farmi perdonare. Mi lavai, mi vestii e uscì per andare a fare un giro in centro. Decisi di fare qualche acquisto e mangiare qualcosa per strada, poi decisi di andare a trovare la mia amica Alessia. Arrivata sotto casa sua suonai e lei mi aprì per farmi salire. Entusiasta mi lanciò una scatola. La nostra scatola. Quella dove conservavamo le maglie autografate dai calciatori della juve. La aprì e ci trovai dentro 2 biglietti per juve-sassuolo. Curva sud. Stavo per urlare. Avrei visto la mia squadra, avrei visto lui...
Pensandoci, io sapevo chi fosse lui, ma lui non sapeva neanche il mio nome. Mi venne un'idea. Comprai un cartellone e ci scrissi su " ehi mario mi chiamo Francesca, mi regali la tua maglia? Ti giuro che non ti farò mai più far tardi agli allenamenti " così, mi avrebbero ripresa sul multischermo e avrebbe sicuramente capito chi ero. O almeno lo speravo. Finalmente era arrivata la mia amata domenica. La juve giocava alle 15, avevo tutto il tempo per prepararmi. Una volta pronta passai a prendere Alessia e insieme ci dirigemmo allo stadio per mangiare qualcosa e poi goderci lo spettacolo.
