Chapter thirty-five: They need each other

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Finn
"Ragazzo, su..è ora di andare. Le visite saranno disponibili nuovamente dalle 8 di questa sera. Potrai dormire qui se necessario"
Mi disse il dottore con aria visibilmente triste.
Gli dispiaceva essere costretto a farmi uscire, e allora perché non mi faceva restare?!

Anuii asciugando le lacrime rimaste.

"Si riprenderà?"
"Gliel'ho già detto, non si sa"
"Si può sapere a cosa serve quest'ospedale?! Fategli delle visite, no? Possibile che debba pensarci io?! Non avete uno straccio di cervello!"
"Rimani calmo! Ovvio che faremo degli accertamenti! È per questo che ti abbiamo fatto uscire, ti pare?!"
"M-mi scusi io...sono agitato"
"Sta calmo, va dai tuoi amici che sono ancora al piano di sotto, digli la situazione e soprattutto, alle otto in punto torna qui, chiaro? Lei ha bisogno di tutto il tuo appoggio in questo momento, ha bisogno di te"
"Quello che ha bisogno di lei sono io in questo momento..."
Sussurrai a me stesso così piano,che l'uomo alla mia sinistra neanche mi sentì.

Ripercorsi nuovamente la strada che avevo fatto appena 15 minuti fa al contrario e trovai i miei amici nello stesso punto in cui li avevo lasciati.

"C-come sta?"
Chiese Sadie alzandosi di scatto dalla sedia.
"Dicono che ha un trauma cranico"
"Io non..."
Disse Sadie prima di scappare fuori alla struttura.
Senza pensarci due volte corsi da lei.

Si era accasciata a terra con la schiena poggiata al muro, mentre teneva le mani a coprirsi il viso e singhiozzava ripetutamente.
"Hey,hey,hey...che hai?"
"Finn..io..è colpa mia"
"Colpa tua? Cosa vuol dire?"
"Non avrei mai dovuto dirle di andare dalla polizia! Non saremmo mai dovute andare!"
"C-cosa? Non capisco"
"Io gliel'avevo detto! Avrebbe dovuto dirtelo! Ma lei non voleva! Non voleva che ti preoccupassi per lei..capisci?"
"Preoccuparsi?"
"Si. Preoccuparsi perché mentre pensavi che fosse tutto okay...niente, niente era okay!"
"Io..."
"Conosci Conor Price?"
"Conor?! Cosa c'entra adesso?!"
"Incredibile...lei l'aveva detto"
"Cosa? Cosa aveva detto, Sadie? Non ci sto capendo niente!"
"Aveva detto che conoscevi Conor, diceva che gli avevi fatto qualcosa in passato"

Deglutii.
Come l'aveva scoperto?

"Che, che cosa? Come faceva a saperlo?"
"Incredibile! Incredibile! Aveva ragione!"
"Sadie..."
"Finn...è più grave di quanto pensi. Ed è difficile da spiegare, difficilissimo"
"Provaci Sadie, perché sto diventando matto!"
"Io..allora.."

"Sadie! Finn! Dov'eravate Finiti!"
Dissero Caleb e Gaten in coro, col fiato ne per la corsa.
"No! No! No! No! Non ora! Potreste andare da qualsiasi altra parte? Per favore. Dovete andare"
"Sadie? Cosa stai dicendo!"
"Ha ragione Caleb, abbiamo bisogno di qualche minuto soli"
"Soli? Per fare cosa esattamente? C'è la tua ragazza in una fottuta stanza d'ospedale e tu pensi a parlare con Sadie?! Serio?!"
"Sta zitto una buona volta! E per favore...lasciaci soli. Torneremo tra qualche minuto"
Annuii e prese Gaten per un braccio, allontanandosi velocemente.

"Stavi dicendo?"
"Prima promettimi una cosa...anche se questo ti farà arrabbiare, non prendertela con lei per nessuna ragione"
"S-si, certo"
"Allora...ricordi quel giorno a Londra? Sai...quello dopo...insomma...voi due..."

Arrossii a quei ricordi.

"Come dimenticarselo"
"Bene, quello stesso giorno Millie ha ricevuto un messaggio da...Conor, ecco"
"Conor? E cosa voleva esattamente?!"
"L-lui una volta a scuola le aveva chiesto di uscire..lei ha rifiutato, poi lui ha iniziato a toccarla e..e lei gli ha dato uno schiaffo"
"Che cosa ha fatto?! Quel verme! Io lo ammazzo! Giuro su Dio che lo ammazzo con le mie mani!"
"Calmati! Non ho finito!"
"Come posso calmarmi! Ha osato toccarla! Lui! Proprio lui che non doveva manco incrociarla con lo sguardo!"
"Fammi finire ho detto!
Dicevo, una volta le aveva chiesto di uscire e lei aveva rifiutato, poi è successa la storia dello schiaffo e per questo, quel giorno a Londra gli scrisse quel messaggio...dove la minacciava. Diceva che si sarebbe vendicato"
"Oh no no no no no, ti prego non dirmi che"
"Non ho finito. Lei ha ignorato a lungo quel messaggio pensando che fosse soltanto uno scherzo, ma no, non lo era. Lo aveva raccontato a me e nemmeno io all'inizio le avevo creduto. Diceva che avrebbe davvero potuto essere pericoloso, ma a me non sembrava niente di grave all'inizio. Quando poi sono successe altre cose che non sto qui nemmeno a spiegarti poi io le avevo detto di parlarne a te, perché la cosa era più seria di quanto pensassi. Ma lei aveva rifiutato, diceva che non voleva che ti mettesse in mezzo perché avevi già i tuoi problemi con Conor e non voleva che ti facessi del male. L'ultima cosa che lui ha fatto poi, ha fatto sì che sia io che Millie, dopo numerose valutazioni andassimo dalla polizia, perché non c'era altra scelta. Conor aveva detto che avrebbe fatto male sia te che lei.
Così abbiamo mentito a te e a Caleb dicendo che andavamo a fare una 'passeggiata' quando stavamo andando dalla polizia. E prima che potessimo entrare nella caserma, mentre Millie era affianco a me ad un certo punto è sparita. Mi sono girata intorno ma non era da nessuna parte. Dopo averla cercata letteralmente ovunque l'ho trovata a terra ad un vicolo mentre Conor e quegli idioti dei suoi amici la stavano picchiando. Non hai idea di come fosse raccapricciante quella scena.
Era terribile, Finn. La prendevano a calci, e lei non poteva fare niente, non riusciva a muoversi.
Fortunatamente appena mi hanno vista sono scappati, ma ormai il danno era fatto. Prima di perdere i sensi è riuscita a dire soltanto il tuo nome.
E adesso è lì, in quella stanza, e io mi sento terribilmente colpevole! È tutta colpa mia, avrei dovuto dirtelo prima"
Disse tra un singhiozzo e l'altro, mentre lacrime continuavano a scendere copiose sulle sue guance.

Anche io stavo piangendo, non potevo farne a meno.
Mi sentivo io il vero colpevole.
Ero stato io a non accorgermi che fosse strana.
Ero stato io a non proteggerla.

"È colpa mia, Sadie"
Dissi con voce disperata, mentre cercavo di contenere le lacrime che non sembravano volersi fermare.
"Non dire così, ti prego"
"Avrei potuto fare qualcosa, avrei potuto salvarla"
"Non è colpa tua"

Esitai prima di rispondere.

"No..hai ragione...non è colpa mia. È colpa di Conor"
Dissi, alzandomi di scatto.
"Torna subito qui! Non permetterti di allontanarti! Ha bisogno di te! E non ti permetto di lasciarla. Più tardi andrai da Conor, perché si, devi dargli una lezione anche da parte mia"
"Ohh, lo farò. Sta tranquilla"
"Adesso entriamo..tra poco iniziano le visite e voglio vederla, sai, non sono stata così fortunata come te, non mi hanno fatto entrare"
Disse, facendo un piccolo sorriso.
Le sorrisi a vicenda e insieme entrammo nuovamente nell'ospedale.

"Grazie a Dio! Le visite sono appena iniziate! Andiamo da lei!"
Disse Caleb alzandosi di scatto.
"Andiamo"
Disse Sadie con poca convinzione.
"Andiamo"
Ripetei io nella mia mente, pronto per rivedere la mia piccola.

"Siete gli amici di Millie Brown?"
Disse una dottoressa sulla trentina, capelli ricci e scuri e un sorriso smagliante.
"Si, proprio noi"
Rispose Gaten.
"E chi è il fortunato?"
Chiese sorridendo un po' di più.
"Come,scusi?"
Chiese Sadie, confusa da quella affermazione.
"Chi è Finn?"

Tutti si girarono verso di me confusi, e a loro volta guardavo loro confuso.

"S-sono io"
"Ohh, bene. Quella ragazza non fa che dire il tuo nome. Non so come abbia fatto, ma mentre le facevamo delle analisi continuava a dirlo"
"Questo vuol dire che è salva?"
Dissi con voce speranzosa.
"Oh beh, questo non lo sappiamo. È ancora confusa e crediamo che sia in una
lieve fase di coma"
"Che cosa?"
Gridò Sadie con tutta la voce possibile.
"Non dovrebbe essere grave. Se riesce a dire delle parole vuol dire che è ancora qui, tra di noi. Ma si suppone che se non si svegli entro domani allora potrebbe trattarsi di un coma. Adesso non vi faccio più perdere tempo, prego, entrate"
Disse e senza farcelo ripetere due volte entrammo velocemente tutti all'interno della stanza 353.

"Millie!"
Disse Sadie correndo ad abbracciarla.
Lei no, non era sveglia, ma stava respirando.
Il suo battito era regolare, riuscivo a sentire il rumore della macchina che lo registrava fin dentro le ossa.

Le presi nuovamente la mano, riprendendo ad accarezzarla dolcemente.

"Va tutto bene, sono qui ora. E non ti lascio"
Dissi senza alzare la voce, anche se i miei amici riuscirono comunque a sentirmi.

"Dici che si riprenderà?"
Chiese Gaten con sguardo preoccupato.

"Certo che si. Deve...deve riprendersi.
ho bisogno di lei"
















Angolo Autrice;
QUESTO CAPITOLO NON MI PIACE, MA OK.
Niente é so sad, e pensare che sono stata io a far sì che tutto questo accadesse HAHAHAHAHAHA.

Solo una cosa...pronti per lo scontro? QUELLO CHE TUTTI STIAMO ASPETTANDO?
Non lo negare, lo so che tu, proprio tu che stai leggendo, non vedi l'ora di leggere anche il prossimo capitolo per scoprire cosa succederà tra Finn e Conor😏😏.

Oltre questo volevo solo ringraziare tutti quelli che continuano a supportarmi, che nonostante non sia un granché continuano a leggere la mia storia che, ripeto, è stata scritta con l'unico intento di intrattenere le persone che hanno come me questa passione per Finn,Millie e la fillie e di certo non per un determinato numero di lettori (come ho già detto, mi aspettavo che il mio massimo potesse essere di 20 letture)
E invece, vedere che sono arrivata a 2k letture è...WOW.
Quindi si, grazie tante a tutti💘💘💘

Ci si vede la settimana prossima con un nuovo capitolo, Byeeeee✌️
Carol💖

Fillie~Nulla è per caso💞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora