Capitolo 4.

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Domani è il 'gran giorno', inizia la scuola, così questa giornata la uso per riposarmi. Alla sera metto la sveglia per le 6.00 della mattina successiva, intanto pensavo a cosa mi avrebbe spettato..scuola, prof, compagni, tutto nuovo. Dall'ansia quella notte dormì poco e niente. Alla mattina mi butto giù dal letto e mi vesto. Decido di indossare un jeans semplice, una t-short e delle converse bianche.

Scendo le scale e trovo mia mamma che mi prepara la colazione, si siede con me e finché mangio parliamo un po'.

Mamma: "Allora, agitata?"

Io: "Si nota molto?"

Mamma: "Dai, stai tranquilla, vedrai che andrà tutto bene!

Io: "Eh, lo spero, ora vado che sono in ritardo, ciao!"

Le do un bacio sulla guancia ed esco di casa. Mi avvio verso la scuola, arrivo che sta per suonare la campanella, così cerco la mia classe. Entro, la prof fortunatamente doveva ancora arrivare; mi siedo in un banco all'ultima fila, mi sentivo abbastanza a disagio dato che non conoscevo nessuno. Accanto a me si siede un ragazzo. Comincia l'appello. Fin li tutto bene, fino a che durante l'appello sento nominare: Casillo Alessandro. Proprio non me l'aspettavo. Sarà destino? Non credo.

Alessandro si gira verso di me e si presenta.

Ale: "Piacere Alessandro, tu sei..?"

Io: "Mi chiamo Valentina. Avevo avuto il piacere di vederti in Duomo l'altro giorno e tu mi chiedesti se andava tutto bene.."

Ale: "Sisi mi ricordo! Che ne dici se dopo scuola ti passo a prendere e andiamo a prenderci un gelato?"

Io: "Si, volentieri! Ti scrivo l'indirizzo su un foglio."

Ale: "Perfetto, passo alle 16!"

Non potevo crederci, un appuntamento con Casillo!

Finalmente suona la campanella e si torna a casa, devo solo chiedere il permesso ai miei genitori, spero dicano di si..

Gli angeli non devono avere per forza le Ali.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora