24. Non doveva succedere

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Mi giro e...

<<Emily?>>dico stupita vedendola. Non ha un sorriso sembra piuttosto triste.

<<Hey..>>dice grattandosi la nuca.

Ha i soliti vestiti scuri, stavolta ha una maglia larga con uno scheletro, pantaloni scuri e larghi, i capelli rossi sono legati in una coda alta. Il trucco è sempre lo stesso ma la sua espressione è diversa.

<<Ho scoperto ciò che è successo con Leah e ho capito tutto ora! Solo ora!>>le dico. Non la conosco bene, l'ho incontrata a caso e non la definisco "amica".

<<Lo so che non è giusto m->>la interrompo.

<<No Emily forse non hai capito! Sei una str->>mi fermo immediatamente dandomi mille pugni mentalmente.

<<Perché? Perché lo hai fatto?>>domando quasi sussurrando.

<<Se mi lasci ti spiego!>>dice sedendosi nella panchina. Io intanto mando un messaggio a Leah.

"Aspettami da qualche parte sto per venire"

Spero non venga qui e mi trovi con Emily perché non voglio avere altri problemi con lei e voglio semplicemente capire e ascoltare cos'ha da dire.

<<Dimmi>>mi siedo accanto a lei.

<<Tempo fa, come ti avrà raccontato la tua amica, ero una persona orribile, lo ammetto! Ma la ragione di tutto questo è mia madre.. lei mi definiva una zingara che se ne stava con gruppi strani a bere e fumare, ma io ho uno stile tuto mio, sono fatta così! Mi piace il nero, fumo e qualche volta vado a bere, o meglio, andavo..>>dice sospirando. Mi guarda e vedo della tristezza in quei due occhi azzurri.

<<Poi lei ha iniziato a insultarmi, non mi chiamava più come un tempo, anzi, si vergognava di avere una figlia come me. Io nonostante ciò non sono cambiata. Tutti parlavano male di me, a casa, in famiglia con parenti.. ho iniziato ad arrabbiarmi per tutto ed è questa la ragione per cui trattavo male Leah e gli altri ragazzi.. ero invidiosa di loro? Non so bene perché.. ma mi dispiace e per questo vorrei chiedere perdono a tutti..>> mi racconta.

<<Emily.. ma tu sei una ragazza stupenda nonostante il tuo stile! Lo ammetto, ti odio un po' per quello che hai fatto a Leah, e se lei non volesse perdonarti, non lo farò nemmeno io, perché io ci tengo a lei, non sai quanto>>

Lei annuisce capendo la situazione. Le do un abbraccio, cercando in qualche modo di aiutarla e magari farle spuntare un sorriso.

<<Ma.. Emily, posso farti una domanda?>>lei annuisce.

<<Hai chiarito con tua madre?>>domando.

<<No.. mi odia e non mi chiama dal giorno in cui sono uscita di casa>> mi risponde alzando le spalle.

<<E quindi con chi abiti?>> spalanco gli occhi dalla sorpresa. Non si merita di essere chiamata madre.

<<Beh da sola per il momento, lavoro dopo scuola in un locale. È molto grande, non so se lo conosci ma venerdì se ti va potresti venire, suona una band molto famosa>> mi sorride.

<<Certo>>rispondo ricambiando il sorriso.

La campanella sta per suonare.

<<Emily, posso avere il tuo numero?>>le chiedo alzandomi.

Lei annuisce e inizia a scriverlo nel mio cellulare per poi salvarsi come: Emily scavalca cancelli.

Rido appena lo leggo.

|| Innamorata di un BAD BOY ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora