"Dovresti tagliate quella vena importantissima del tuo braccio e finalmente morire.."Quando andavo in prima media, dei ragazzini iniziarono ad insultarmi sui social: "grassa", "muori", "non ti vorrà mai nessuno"..
Da allora iniziai a vedermi sempre più grassa. E così entrai nel tunnel dell'anoressia.
Ma non bastava.
Il dolore che provavo era sempre più forte.
Dovevo sfogarmi, ed il pianto non bastava più.
Così iniziai con l'autolesionismo.. e fu qualche mese dopo che loro mi dissero quella frase.. mi fecero stare malissimo.. fu una pugnalata al cuore.
Mi vedevo di troppo in mezzo alla gente ma contemporaneamente non abbastanza.
Non abbastanza bella, magra, intelligente.
Successivamente da anoressia passai a bulimia, avevo perso il controllo.
Ero talmente sola, o almeno credevo di esserlo, che iniziai a considerare miei amici la lametta e l'anoressia.
Loro c'erano sempre per me.
Dopo questa frase feci una azione sbagliata ma che in quel momento mi sembrò l'unica soluzione e la più giusta: tentai il suicidio.
Ricordo che mi svegliai in ospedale dove rimasi per qualche settimana.Però dopo le cose non migliorarono.
Gli insulti continuarono.
Ma questa frase è quella che più mi ha ferita perché per me era: "puoi anche morire tanto nessuno se ne accorgerà, a nessuno importerà", ed in quel momento loro, anzi, quella persona era il portavoce di tutti gli altri, di tutte le persone che conoscevo.Ho fatto molte cose sbagliate nella mia vita,
ma ora va tutto meglio.
Mi spiace solo di aver sprecato così tanto tempo per quelle persone.
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Il potere delle parole [libro di condivisione]
RandomCon questo libro vorrei intraprendere una iniziativa di condivisione, sarà difficile da leggere e sarà anche molto difficile scriverlo.. ma spero che nasconda un bel messaggio. Si condivideranno frasi che hanno ferito, che faranno riflettere su com...