Il potere delle parole [libro di condivisione]

"Zitta 2008.."

"Zitta 2008, la tua bocca puzza ancora di latte"

Non sono una ragazzina di prima media derisa dagli altri, infatti ho molti amici, sia maschi che femmine.
La mia è la classe più bella, felice e strampalata della scuola, ma contiene un elemento che ha condizioni familiari brutte, ha una pulizia scarsa. Ma questa bambina ha una dote che può distinguerla sia in bellezza che in bruttezza: il disegno.

Ritornando a noi, mi ripeteva sempre: "zitta 2008", nel momento in cui io facevo la falsa amica e lei lo capiva.
Per esempio, se lei mi chiedeva i compiti e io anche solo per una volta non glieli davo, per lei ero una bambina brutta e piccola. Siamo state anche più di un mese in lite, anche per stupidaggini, per lei rimanevo sempre una 2008 che doveva stare zitta.
Solamente perché rispetto a lei sono più piccola di 7 mesi e 21 giorni, la bocca ancora mi "puzza" di latte, poiché, essendo più piccola, secondo lei mia madre mi dava ancora il latte con il biberon.
Io le ripetevo e lei ripeto che ultimamente è scontrosa con tutti, frequenta gente troppo grande che le insegnano parole che nemmeno i carcerati riescono a dire, che ha a che fare con persone migliori di lei in tutto e per tutto, anche di intelligenza e tante altre cose.
È svogliata e molte volte i suoi compiti passano inosservati.

È stata una delle frasi più brutte che mi abbia potuto dire. Neanche i maschi sono capaci di dirmi queste cose perché io non me le merito e me lo fanno capire.

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