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Alicia raccoglie l'ennesimo bastoncino da terra. È immersa nei suoi pensieri, ha ormai perso la cognizione del tempo e finisce per prenderne più del dovuto.

Pensava ad Elyza, a quanto fosse una stronza patentata, ma allo stesso tempo le rieccheggiavano in mente le parole di Kal.

Possibile che quella ragazza fosse tanto antipatica quanto buona?
L'aveva salvata, è vero. Ma chiunque l'avrebbe fatto. Eppure il fatto che era andata a caccia anche quella mattina solo per darle qualcosa di più nutriente da mangiare, l'aveva sorpresa parecchio.

Oppure, semplicemente, aveva utilizzato quella scusa giusto per mangarselo lei qualcosa di più buono del cibo in scatola.

Alicia sbuffa, quello sguardo gelido e quel sorrisetto strafottente non sembravano voler smettere di occupare i suoi pensieri.

La irrita parecchio. Ma sapere che in realtà, è più di ciò che dà a vedere, la irrita ancora di più.

Fa per raccogliere un altro bastoncino quando un rumore di passi, la distrae dai suoi pensieri. Si alza velocemente per poi guardarsi frettolosamente attorno.

Il battito inizia ad accelerare, è disarmata.

Come diavolo le era venuto in mente di addentrarsi così tanto nel bosco pur sapendo di non possedere un'arma in grado di difenderla nel caso l'avessero attaccata?

L'aveva fatto senza pensarci, bastoncino dopo bastoncino, riflessione dopo riflessione, era finita in mezzo al bosco senza nemmeno accorgersene. Probabilmente si era anche persa.

All'improvviso sente un sospiro alle sue spalle, si gira di scatto e vede Elyza appoggiata al tronco di un albero,  intenta a rigirarsi il suo pugnale fra le dita.

Alicia tira un sospiro di sollievo e dopo un pó, il battito torna regolare.

"Mi hai fatto venire un infarto" la accusa alzando leggermente la voce.

L'altra ridacchia.
"Te l'hanno mai detto che è pericoloso addentrarsi nel bosco disarmati?" Alicia la guarda male.

"Cosa c'è, sei venuta ad uccidermi? " le chiede sarcastica, cercando di nascondere il nervosismo.

"E questa cos'era, una frecciatina?" chiede a sua volta Elyza visibilmente sorpresa.

Alicia sbuffa, si carica il sacco in spalla e fa per tornare all'accampamento.

"È dalla parte opposta, tesoro" la informa Elyza alzando gli occhi al cielo.

Alicia si ferma all'istante per poi girare i tacchi e incamminarsi senza proferir parola.

Elyza ridacchia fra sè e sè, iniziando poi a seguirla.

"Hai fatto un buon lavoro con la legna, ma potevi anche non farlo. C'é già all'accampamento, l'ho raccolta stamattina" le dice dopo aver rinfoderato il pugnale.

Alicia si ferma nuovamente, per poi girarsi e ritrovarsi la bionda a un solo passo di distanza.

"E perché non me lo hai detto? Da quant'è che mi segui esattamente?!" alza la voce puntandole un dito sul petto.

Elyza alza le spalle.

"Ho pensato che altra legna ci avrebbe fatto comodo così mi sono limitata ad osservarti" ammette con un sorrisetto beffardo.

Alicia è sorpresa, non l'aveva neanche sentita arrivare.

Si porta una mano sul volto, quella bionda insopportabile le avrebbe fatto venire una crisi di nervi prima o poi.
Sospira, cercando di calmarsi. 

"Non potevi aiutarmi?" chiede spazientita, riprendendo a camminare.

"Sembravi così impegnata, non volevo disturbarti" l'altra sfodera il un ghigno strafottente, ma non è cattivo, sembra il sorrisetto furbo di una bambina dispettosa.

"Sei irritante" le dice Alicia senza voltarsi.

"Grazie" risponde Elyza "me lo dicono in tanti"

E Alicia, senza nemmeno accorgersene, si ritrova con un sorriso divertito impresso sulle labbra.


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"Se non ci fosse stata, non ti avrei chiesto di appiccare il fuoco" Lucy ride sonoramente prendendosi gioco della castana. Questa sbuffa, si era solo distratta.

"Non l'avevo vista" si difende.

"Non hai neanche guardato" commenta Elyza mentre passa la carne cruda del coniglio sul fuoco.

"Non è colpa mia" Alicia mette su un broncio che tutti e tre, si, anche Elyza, trovano estremamente adorabile.

Kal se la ride, è felice che abbiano trovato Alicia. Potrebbe dire che è come la ciliegina sulla torta.

Appena il loro cibo è abbastanza cotto, Elyza passa una coscia a testa agli altri tre per poi portarsene una alla bocca.

"Ancora carne.. una volta ero vegetariana" dice con tono arreso la mora. Gli altri ridono, divertiti dall'ironia della vita.

"Ora sono addirittura io ad uccidere gli animali per poi mangiarli" sospira. "Insisto riguardo all'orto, Elyza, un pò di verdura non ci farebbe male non credi?"

L'altra sta per rispondere quando sente numerosi passi avvicinarsi. Contemporaneamente buttano il cibo a terra e sfoderano le loro armi. Elyza, corre verso una tenda e da uno zaino, tira fuori un pugnale millitare avvolto in un fodero di pelle nera.

"Tu!" richiama l'attenzione della castana e le lancia l'arma in malo modo. Alicia la afferra appena in tempo e ringrazia i propri riflessi.

"Sono almeno una trentina, ce la facciamo?" Chiede Lucy allarmata.

"Si, cerchiamo di far veloce. Restate vicini" risponde tranquilla la bionda.

Iniziano a farli fuori uno dopo l'altro e numerosi corpi putrefatti cadono a terra.

Combattono con un'intesa particolare, sembra gli basti un'occhiata per capirsi ed Alicia si sente un pesce fuor d'acqua, fa del suo meglio, ma è goffa, ha paura e le tremano le gambe.

Ad un certo punto, Lucy si ritrova con due vaganti di fronte, stringe la presa sul pugnale e si avvicina a quello alla sua sinistra mentre con la coda dell'occhio vede Kal libero. A metà strada spinge con un calcio l'altro vagante indirizzandolo verso il ragazzo, questo fa lo sgambetto al putrefatto, che cade a terra. Il ragazzo si abbassa per poi trafiggergli il cranio con forza. Nel rialzarsi, ne sorpassa uno che si sta avvicinando e questo viene messo k.o. da Elyza.

Alicia colpisce con forza e inizia a sentire i muscoli bruciare.

Si guarda intorno, ne mancano pochi. Ha il respiro affannato, sente l'adrenalina fluirle in tutto il corpo.

Ne uccide altri due e cerca di riprendere fiato, i polmoni bruciano e il cuore batte a mille. Intanto osserva i compagni che se la cavano senza problemi.

Lucy si volta verso di lei e i suoi occhi si dilatano.

"Alicia! Attenta!" urla, e la castana ha un deja vu.

La madre aveva urlato le stesse parole prima della loro separazione, in seguito lei si era girata fulminea e aveva colpito il vagante alle sue spalle, mandandolo a terra. Questa volta però, chiude gli occhi.

Sa che è troppo tardi.


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Reunited [Lexark] [Sospesa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora