Capitolo 1

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L'alba tardava ad arrivare quel giorno, sembrava che anche il sole avesse difficoltà a rischiarare quella coltre di nuvole cariche di neve che assediavano Berk. I fiocchi avevano ripreso a cadere copiosamente e l'aria era gelida. Piccole stalattiti pendevano dai tetti delle pittoresche capanne, oppure si facevano beffe della gravità, modellate dal forte vento che sferzava le strade e che creava piccoli vortici di soffice neve.

Hiccup avrebbe voluto restare a godersi il caldo proveniente dal suo camino, rannicchiato vicino al fuoco, avvolto in una calda coperta, ma mattine come queste richiedevano attenzioni particolari perchè neve, vento e ghiaccio potevano causare molti problemi agli abitanti di Berk, sia che fossero uomini oppure draghi. Quindi indossò un pesante mantello di lana, si coprì la testa con il cappuccio e, facendo un grosso sospiro, uscì dalla sua accogliente dimora. Le Furie Buie non amavano il freddo pungente e, il nuovo capo, non volle svegliare il suo amico e compromettere la sua salute: avrebbe chiesto a uno dei tanti draghi che abitavano le stalle di accompagnarlo nel suo giro di controllo mattutino. La visione dall'alto consentiva di avere un quadro completo e veloce delle problematiche da affrontare e, inoltre, nella tranquillità del mattino, quando ancora tutto il villaggio dormiva, poteva essere, per quel breve volo, di nuovo soltanto Hiccup, invece che capo Hiccup.

Aveva accettato il suo nuovo ruolo, aveva dovuto accettarlo, per diritto di nascita, ma avrebbe voluto aspettare. Avrebbe preferito sedere sul trono di Berk quando fosse stato più adulto e, magari, con suo padre che lo affiancava con la sua esperienza e lo supportava nelle sue scelte. Ma il destino aveva scelto diversamente.

Sospirò mentre procedeva con passo incerto tra i cumuli di neve soffice.

Non si sentiva affatto pronto, non sapeva se le decisioni che prendeva erano delle scelte corrette ma, come aveva già detto tre mesi prima, poteva soltanto provarci.

Raggiunse le stalle, illuminate debolmente da alcune torce accese e iniziò a guardarsi intorno in cerca di un drago che non avrebbe sofferto troppo il freddo, ma, la sua attenzione, fu catturata da una testa di capelli d'oro che spuntava da dietro un Uncinato Mortale blu e giallo che gracchiava felice. Astrid.

La consapevolezza si tramutò in un sorriso dolce che gli illuminò anche gli occhi e, senza rendersene nemmeno conto, stava già camminando velocemente verso di lei.

"Già sveglia?" le chiese facendola sussultare per la sorpresa mentre armeggiava con le fibbie della sella di Tempestosa.

"Hic! Mi hai spaventata!" si voltò verso di lui e gli diede un pugno (non troppo forte) sulla spalla.

"Hey!" ridacchiò, massaggiandosi il punto colpito << Che ci fai già in piedi con questo freddo?>>

"Potrei farti la stessa domanda... " rispose beffarda.

"Beh, sono il ca... voglio dire... lo sai... - era in imbarazzo perchè ancora non era abituato a considerarsi tale e soprattutto usarlo come proprio appellativo, la giovane se ne accorse e ridacchiò -... tutte le mattine faccio un giro dell'isola".

"Bene, lo faccio anche io, come capo delle guardie di Berk, è mio compito assicurami che non ci siano minacce in giro, soprattutto dopo che abbiamo avvistato quelle navi di cacciatori a pochi giorni di volo. Abbiamo molti draghi, lo sai – Hiccup annuì – dobbiamo stare allerta".

Tutti i draghi che Drago aveva catturato, avevano scelto di seguire il nuovo Alpha ed erano rimasti a Berk, rendendo l'isola parecchio affollata e parecchio esposta ai cacciatori che diventavano sempre più preparati e difficili da sconfiggere.

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