School!? No, thanks

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What I was thinking, everyone can see it, it's not a secret that I m just a reject

"Jennifer! sbrigati o farai tardi!"

"Fare tardi!? Di che stai parlando mamma?"

Dissi rigirandomi nel letto in uno stato di dormiveglia

"La scuola"

Disse lei aprendo l'armadio e rovistando fra i miei vestiti

"Non vado a scuola da un sacco di tempo"

Mugugnai infastidita

"Ora inizierai ad andarci di nuovo, nuova città nuova vita!"

Esclamò poggiando dei vestiti ai piedi del letto

"Questa non è una città - dissi mettendomi seduta - siamo nel bel mezzo del nulla!"

"Ricorda cosa ha detto la dottoressa: pensa piositivo"

"Cosa c'è di positivo nel trasferirsi in un posto dimenticato da Dio e nel ricominciare la scuola"

"Così puoi ricominciare daccapo "

Affermo entusiasta

"Ricominciare? - roteai gli occhi - No grazie"

"Dimentica il puoi, tu devi!"

Disse prima di uscire dalla camera. Sbuffai sonoramente alzandomi dal letto. Rabbrividii al contatto dei miei piedi nudi col pavimento freddo

- - - - -

Un gruppo indistinto di persone che camminavo e ridevano scherzando fra di loro, cosa avevano da ridere? Davvero erano così spensierati? Chissà quanti di loro stavano fingendo solo per compiacere gli altri, chissà quanti di loro, come me, sentivano quel vuoto nel petto, dev'essere quello che si prova quando hai un anima spezzata; non so di preciso quando si fosse rotta, ma era piena di ammaccature, probabilmente si era rotta già da un pò, ma da quando avevo realizzato che non era più al suo posto sentivo un vuoto, magari i vari pezzi erano sparsi in tutti i posti in cui ero stata male, se solo mi ricordassi dov'ero quando avevo perso anche l'ultimo pezzo, riflettendoci non mi servirebbe a molto ritrovarli, non credo che un anima si possa aggiustare con lo scotch

Più osservavo quel mucchio di teenager più la voglia di saltare la scuola si faceva viva in me, potevo, sarebbe stato così facile, ma dove sarei andata? Credevo che non ci fosse   neanche un bar in cui ubriacarsi qui, anche se ubriacarmi non era nei miei piani, ma sarebbe stato rassicurante sapere dell'esistenza di un posto in cui mandavo tutti a fanculo, certo avrei potuto mandare a fanculo tutti ovunque, ma farlo con una lemon vodka era più allettante come idea, magari il barista sarebbe potuto essere figo, magari avrebbe flertato con me e si sarebbe chiamato Harry, o magari no, già più  probabilmente non sarebbe mai successo

"Guarda chi si vede"

Disse qualcuno poggiandosi sul muretto accanto a me. Mi girai per dare un volto al ragazzo, Luke, con una sigaretta in mano, ovviamente

"Ciao"

Gli dissi osservando come si portava la sigaretta alla bocca, lo faceva come se fosse un movimento naturale, come camminare, ma non lo era; osservai come aspirava facendo illuminare di rosso la punta, facendo aumentare la cenere che presto sarebbe caduta senza lasciare traccie, come se non fosse mai esistita, infondo è quello che facciamo anche noi: nasciamo da una fiamma, quella dell'amore, viviamo la nostra vita, la maggior parte di noi la brucia, e poi moriamo, senza lasciare traccie

"Vuoi provare?"

Disse

"I miei polmoni non hanno fatto nulla di male, nel momento in cui lo faranno allora sarò felice di punirli, ma fino ad allora no"

"Hemmings": bad girl schoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora