6:Pericolo in vista

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Sono le sei del mattino mi alzo come ogni santo giorno e mi preparo per una nuova giornata .
Prima di uscire da casa , chiamo l'ospedale per avere informazioni sulla first lady che per ora è stabile. Appena arrivo in ospedale sento una voce chiamarmi, oh mio dio fa che non sia lui , menomale non lo è .
<<Ciao Stefan, che mi devi dire?>>
Mi guarda con il suo solito sorriso e mi risponde che c'è il presidente nella parte ovest dell'ospedale.
È un comportamento strano da parte del presidente, anche rischioso ....
Forse è stato spinto dalla situazione dice Stefan.
Non lo so Stefan , so solo che per lui non sarà facile.
Ora devo andare a più tardi .
Mi dirigo nei miei reparti, quando mi torna in mente la sera in cui Josh provò a toccarmi, basta non ci devo pensare , alla fine non lo sa che sono io e se lo incontrassi oggi .... entro nei reparti , guardo i referti e indico agli specializzandi cosa devono fare e come farlo.
Dopo una giornata sfiancante sono le 16:00 devo fare una pausa, vado alla mensa per vedere se è rimasto qualcosa da mangiare,mi incammino quando sento una voce provenire da una sala , non so perché mi avvicino alla porta per sentire, distinguo la voce del capo <<allora come va l'ospedale ? >>dice l'uomo al mio capo.
<<Bene se non ci fosse quella ragazza che mi sta alla calcagna>>
<<chi è ? Una troietta che non te la data? Ahahaha>> molto divertente, stronzo !
<<No è quella ragazza che porta milioni al nostro ospedale, è brava anche bella, solo che ha un difetto ...è intelligente,con i suoi occhi glaciali scopre tutti i tuoi scheletri nell'armadio>>
<<Allora cosa proponi ? >>
<<Dobbiamo farla fuori>>
Sono in trance non riesco a muovermi, lo sapevo che è uno strano ma non arrivare a tanto ...
Me ne devo andare , subito.
Corro verso il pronto soccorso, devo trovare assolutamente Stefan. Eh se lui fosse dalla sua parte? Mi posso fidare di lui ? Posso mettere in mano la mia vita nelle sue mani ?
Allora girai direzione , andai nel mio reparto , dissi di non sentirmi bene e me ne andai. Chiamai il dottor Foster per farmi sostituire, mi doveva un favore e uscì da quel maledetto ospedale.
Merda, mi vuole morta...
Perché ?
Perché tutti mi voglio morta ?
Sono così pericolosa ?
Perché ? Per quale motivo ?
Mi sento distrutta , inutile senza speranza .
Guardo il cielo mentre mi dirigo per andare al parco, voglio stare sola insieme ai miei pensieri.
Appena arrivo  mi siedo sotto un albero, penso alla mia famiglia ai miei fratelli , a come sarebbero diventati da grandi, penso ai miei genitori, ricordo i loro sorrisi dolci ,le loro sgridate innocenti , alle feste, il stare insieme.
Pensare al loro mi fa ricordare che ho ancora un cuore, anche se ne dubito.
E come se funzionasse solo per il suo scopo farmi vivere, da quella notte non sento più niente, non riesco ad aprirmi con le persone, non riesco a fare niente ,solo sopravvivere.

E come se funzionasse solo per il suo scopo farmi vivere, da quella notte non sento più niente, non riesco ad aprirmi con le persone, non riesco a fare niente ,solo sopravvivere

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Ma quanto è bella ?

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La ragazza che salvò il presidente Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora