1: ricordi devastanti pt2

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Quello che vidi era straziante. La mia casa andava a fuoco.

Allora  guardai Josh che rimase impassibile come se fosse di ghiaccio,nemmeno si preoccupò, di dove stessi andando

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Allora  guardai Josh che rimase impassibile come se fosse di ghiaccio,nemmeno si preoccupò, di dove stessi andando. Allora andai verso casa mia, che già era piena di fumo, non si poteva respirare, appena entrai cercai i miei genitori, mio fratello, i miei parenti, ma quello che trovai in salotto, sembrava un film dell'orrore ,erano tutti li i loro corpi spenti, freddi, capii subito che non morirono per il fumo, morirono per mano di un killer, si avevano sparato alla mia famiglia. Cercai lo stesso di svegliarli , ma non ci riuscii, allora andai da mio padre ma era morto, lo chiamai<<Papà, svegliatiiii>>, non mi rispose nemmeno la mamma, sentii un rantolo di qualcuno che mi chiamava, era mio fratello agonizzante, mi fiondai su di lui, non mi fece parlare, perché mi guardò negli occhi e mi disse<< Serena non fidarti mai di nessuno, loro ti vogliono prendere, i...o ti voglio bene e con il suo ultimo respiro mi disse scappa>>. Una lacrima dal mio viso scese e sentii un vuoto, un dolore mai visto, inimmaginabile, sentii rabbia, frustrazione, ma di più dolore.
Decisi di scappare , ma prima andai in camera dei miei genitori , li trovai attaccato allo specchio un bigliettino , scritto da mio padre.
Nel biglietto c'era scritto: Passerotto mio, lo so che sei arrabbiata, triste per quello che è successo, ma devi andare avanti, non ti fermare mai, qui ci sono dei documenti, soldi e una foto. Trova l'uomo della foto e sarai salva.
Appena finii  di leggere il bigliettino, nemmeno mi accorsi di piangere, allora scappai , prima che le fiamme inondassero la mia casa, la mia famiglia. Vidi Josh, che mi chiamava, che voleva entrare dentro la casa, menomale che i suoi genitori se ne accorsero e lo bloccarono. Io ero nascosta dietro un cespuglio, cercai il suo sguardo, lui lo recepì e si girò , ci guardammo per un instante, voleva dirmi qualche cosa... ma non lo capì mai ... perché arrivarono i pompieri e la polizia , lui si girò, distratto dal suono delle sirene e me ne andai nel bosco. Ero sola insieme a un piccolo zainetto con dentro i documenti. A Josh gli lasciai la mia collana preferita, un sole .
Da quel giorno non lo vidi più...
Camminando nel bosco pensai a quella giornata e mi venne un flashback ,vidi scappare un uomo dalla porte posteriore della cucina ,aveva un tatuaggio sulla mano, un serpente.
Me la presi con me stessa per non aver salvato la mia famiglia, la mia casa, di non aver preso quell'uomo e di essere nata, perché se non fossi mai nata, loro sarebbero ancora vivi.
Mi sentii inutile, un corpo senza anima.

Mi sentii inutile, un corpo senza anima

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La ragazza che salvò il presidente Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora