Come avrei potuto sfuggire da quella situazione?
Che cosa potevo inventarmi?
Avrei potuto dire di essere andata a dormire in camera di Elisabeth, di averle fatto compagnia fino a tardi, perché voleva qualcuno con cui giocare.
Oppure avrei potuto dire di essere andata fuori per qualche attimo, a prendere un po' d'aria.
Mi girai intorno, elevando le mie speranze in qualcosa che potesse salvarmi.
D'un tratto mi era parsa l'idea di scappare. Avrei potuto andare via, o ritornare in camera e chiudermi dentro con la chiave, ma li c'era Elisabeth, e io non volevo in alcun modo svegliarla.
Optai per la seconda.
Le avrei fatto credere che avevo bisogno di camminare un po'.
Poi la fissai negli occhi.
"Perché sei venuta a controllarmi?" Le chiesi.
"Ero venuta a vedere se stavi bene, dato che ieri sera sei andata a letto senza mangiare." Mi rispose.
Già, ora ricordo. Ieri sera ho saltato la cena, perché mi sentivo poco bene.
E ora, troppa la fame che mi stava assalendo, sarei potuta svenire all'istante.
La porta dell'altra camaretta che si trovava all'opposto della mia, dove ci divideva la ringhiera delle scale, si aprì poderosamente.
"Ehi, ma cos'è tutto questo baccano?
Perché urlate così forte? Ci sono persone che dormono qui!"
Sbucò Kyle. Era in pantaloncini, la sua faccia ancora tutta dormiente. Le mani imbronciate e i capelli tutti arruffati fra di loro. Faceva quasi ridere in quello stato.
Lauren si voltò e lo guardò.
"Devi presentarti sempre così tu? Vatti a mettere una maglietta!"
Indietreggiò e prese a volo una maglietta.
"Allora signorina, la tua spiegazione? Dove sei stata stanotte?"
Abbassai lo sguardo, non volevo guardarla negli occhi.
"Era con me."
Ci voltammo entrambe dalla parte di Kyle, che era alla nostre spalle.
Lo guardai sbalordita, con occhi spalancati, mentre si strofinava un occhio con la mano destra.
"Come hai detto?" Chiede Lauren.
"Si esattamente mamma, hai sentito bene, era con me." Risponde Kyle.
"E da quando Charlie esce con te?" Ribatté Lauren.
"Non esce con me infatti. Ma ieri sera l'ho vista tutta sola, mi dispiaceva e mi faceva tanta pena, così ho pensato che potesse stare con me, e l'ho invitata."
Mi guarda con un espressione maliziosa, e poi si rivolge alla mamma rivolgendole un sorriso.
"Almeno si è divertita?" Lauren mi guarda.
"Sisi..vero Charlie, ti sei divertita ieri sera?" Risponde, facendomi l'occhiolino.
Oddio.. l'occhiolino.
Arrossii
"Si..sisi." risposi io.
"Bene, sono contenta, che almeno voi due stiate iniziando ad andare d'accordo. Ora è meglio se vado, è tardissimo. Charlie, ci sono delle brioche sul tavolo della cucina, prendile se hai fame e riscaldale nel fornetto."