Aveva finalmente messo da parte la sua incolumità, e avrebbe incominciato a comportarsi in modo diverso? Come aveva detto Lauren 'vedo che iniziate ad andare d'accordo' , beh non la vedevo proprio in questo modo, ma se a lei sono servite quelle parole per farle cambiare idea, perché non avrei potuto pensarla anche io così?
"Ehi Charlie... a che cosa stai pensando?"
Assorta fra i miei pensieri, vidi il teneroso faccino di Elisabeth che mi guardava ancora assonnata.
"Ti sei svegliata piccolina?" Le andai vicino sorridendole.
"Si.. sai ho tanta voglia di uscire."
"Oh davvero? Beh allora che ne dici di andare a fare un giro?"
"Sii, si si si si." Iniziò a saltellare a piedi nudi sul pavimento. Era davvero entusiata.
"Bene allora, vai a metterti qualcosa addosso, io intanto vedo cosa posso mettermi."
"Va bene, torno subito" mi sorrise chiudendo la porta.
Cosa mi mettevo? Non avevo mai idea di cosa indossare, quando era ora di uscire. Andai davanti al mio armadio, e cominciai a tirare fuori tutto quello che avevo.
Caspita! E pensare che mi lamentavo pure del fatto che avessi pochi vestiti e che ogni volta usavo sempre le stesse magliette.
Cacciai una canotta, che era ancora dentro l'armadio, grigia con delle ricamature, molto attillata e con sottili bretelline. Ok questa andava bene. Come sotto avrei preferito mettere dei pantaloncini corti. Presi da una crocetta dei pantaloncini messi uno sull'altro. Con una molletta feci cadere quello di jeans. Shorts di jeans con sotto parigine nere.
Adoro le parigine, le indossavo quasi sempre. Le avevo anche di tutti i colori.
Scarpe, vans blu.
Completato il mio outfit.
"Ridammelo è mio..
No è mio, molla la presa..
Noo è miooo, aaaa"
Ma che cosa succedeva?
Uscii dalla porta della mia cameretta e vidi Elisabeth che tentava di strappare qualcosa dalle mani di Liuk.
"Charlie, Charlie! Liuk vuole prendermi la mia bambola di sirena."
"Liuk! Smettila!"
Lo presi da parte.
"Ma insomma, è mai possibile che qui non si può avere un minimo di tranquillità?"
Uscì Kyle dalla stanza tutto infuriato.
"Lei mi ha preso la mia macchina comandabile".
Ero in mezzo fra Liuk ed Elisabeth, mentre cercavo di tenerli divisi.
"No, io non ho preso la tua stupida macchinina."
"Si, invece! Ridammi la mia macchinina!
"Noo! Ti ho detto che non l'ho presa io."
La voce di Elisabeth si fece più squillante del solito.
"No! Ridammela!"
"Liuk, smettila, lei ti ha già detto che non ha preso la tua macchina."
"La smetto solo quando smetterà lei di fare la cattiva."
"No, no, no! " esclamò Elisabeth.
La bambina cominciò a correre per tutta la casa, rincorsa dallo spudorato Liuk.