CAPITOLO 14 - APPUNTAMENTO

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Abbiamo appena raggiunto una zona della città tranquilla dove si trova il ristorante in cui ceneremo. Il tragitto in macchina è stato strano, non perché ci sia stato un silenzio imbarazzante ma perché, al contrario, abbiamo parlato per tutto il tempo facendoci domande a vicenda. Non sono una di quelle ragazze super timide che non chiacchierano mai con i ragazzi ma non mi è mai capitato di parlare di me stessa ad una persona in maniera così semplice, non mi sono mai aperta tanto facilmente e le uniche persone con cui l’ho fatto, tra cui Claire e Lorenzo, hanno impiegato un bel po’ di tempo prima di guadagnarsi la mia totale fiducia.

“Ehi, va tutto bene?” la voce di Matt mi riporta alla realtà dei fatti: sono ad un appuntamento con un ragazzo che conosco da poco più di una settimana e mi sto pure divertendo!. Accidenti a me, se vado avanti così mi metterò nei guai. Certo che se il mettersi nei guai implica un paio di occhi nocciola e un ciuffo di capelli biondi ne varrebbe davvero la pena.

“Marissa, ci sei?” mi accorgo di essermi soffermata troppo a fissarlo con sguardo assente e non posso impedire alle mie guance di avvampare.

“Uhm, sì sì scusa stavo solo decidendo cosa prendere”, detto questo abbasso lo sguardo verso il menù che tengo tra le mani e inizio a scorrere i piatti. Siamo seduti ad un tavolo piuttosto appartato rispetto agli altri che ci sono nella sala e mi chiedo se Matt non l’abbia fatto a posta a sceglierlo ma allontano velocemente il pensiero non volendo crearmi false illusioni.

“Volete ordinare?” chiede una giovane cameriera che si è avvicinata al nostro tavolo, ma sembra essersi rivolta soltanto allo splendido (e su questo non ci piove) ragazzo che ho davanti. Gli rivolge un sorriso smagliante e non fa altro che sbattere le ciglia.

“Per me una pizza capricciosa. Invece tu Marissa che cosa vuoi?” dice l’intera frase senza staccarmi gli occhi di dosso e ne sono compiaciuta.

“Per me una pizza marinara e una coca-cola in lattina”la cameriera sembra accorgersi adesso della mia presenza e, con fare annoiato, annota anche la mia ordinazione tornando immediatamente a fare l’oca per attirare l’attenzione di Matt.

“Cosa ti porto oltre alla pizza e al mio numero di telefono?” gli chiede lei mentre si passa la lingua sulle labbra con fare provocatorio.

Cerco di contenermi ma non ci riesco per molto e subito dopo scoppio a ridere. La ragazza si gira a guardarmi come se fossi diventata matta e mi lancia un’occhiata assassina. Matt sta trattenendo un sorriso e le risponde, senza darle molta importanza: “credo che prenderò anche io una lattina di coca-cola”. Quando finalmente la cameriera si allontana dal nostro tavolo sculettando indispettita di non essere riuscita a guadagnarsi nemmeno un’occhiata da parte di Matt, io ho le lacrime agli occhi dal troppo ridere. Cerco di calmarmi, Matt mi sta guardando con un sopracciglio alzato e so che mi sta per chiedere delle spiegazioni per il mio scoppio improvviso.

“Allora, ti va di dirmi che cosa c’è di tanto divertente?” mi chiede fingendosi offeso ma non gli riesce molto bene dato che sta sorridendo.

“Stai scherzando? Mi vuoi davvero far credere che non te ne sei accorto?” dico indicando il punto dove un attimo prima c’era la cameriera.

“Cosa mi è sfuggito in particolare?” chiede mentre mi guarda confuso

“Oh mio dio non ci posso credere! Davvero non ti sei accorto di come quella ti stesse sbavando addosso? Avanti, mancava poco che le ciglia le cadessero da quanto le ha sbattute, o che le venisse un crampo alla faccia dal troppo sorridere! E poi hai visto l’occhiataccia che mi ha lanciato? Oppure devo ricordarti il fatto che oltre alle ordinazioni si è proposta di portarti anche il suo numero?”mi sto chiedendo se davvero non se n’è accorto o se invece sa di aver attirato l’attenzione di tutto il genere femminile nel locale e sta semplicemente facendo finta di niente.

Due amiche a New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora