Due amiche a New York

CAPITOLO 5 - CITTA' NUOVA, VITA NUOVA

Sento dei passi avvicinarsi al letto ma rimango con gli occhi chiusi facendo finta di dormire credendo che sia Claire che mi sta venendo a svegliare. Il materasso si piega leggermente segno che qualcuno si è appena sdraiato al mio fianco. Mi giro verso la figura alla mia destra e piano piano apro gli occhi. Dopo aver messo a fuoco la stanza sgrano gli occhi, mi alzo velocemente dal letto e, rivolgendomiintruso, dico, anzi urlo“Cosa diavolo ci fai in camera mia, sul mio letto. Lui con un espressione divertita, rimanendo sdraiato sul mio letto, risponde“Sono le… Devo portarvi a fare colazione e Claire mi ha detto che non ti eri ancora svegliata così ho deciso di farlo ioLo guardo per una manciata di secondi mentre penso a 5 modi per farlo sparire dalla faccia della Terra facendo un favore alla razza umana.
Potrei scoprire a cosa è allergico. Oppure potrei lanciarlo dalla terrazza facendolo sembrare un incidente. Potrei chiuderlo in una stanza senza acqua né cibo. Potrei farlo scivolare accidentalmente sulle rotaie della metropolitana o potrei lasciarlo in pasto agli squali.
“Ehidice sventolandomi una mano davanti al viso e solo ora mi accorgo che si è alzato dal mio letto e si è avvicinato. Porta dei pantaloni in jeans fino al ginocchio, una maglietta smanicata bianca, delle Converse nere e gli occhiali da sole agganciati al collo della magliaA cosa stavi pensando”
“Sicuro di volerlo sapere?” dico prima di lanciargli un’ occhiataccia.
“Forse è meglio di no .. Ti aspettiamo in salotto, hai meno di 15 minuti per prepararti. Sbrigati” dice mentre esce dalla stanza. Chiudo immediatamente la porta a chiave.
Ti sembra possibile?!!?! Giuro che me la pagherà cara! penso mentre raggiungo la cabina armadio. Dato che faceva abbastanza caldo prendo degli shorts azzurri, una maglietta blu smanicata e l’intimo.
Mi fiondo in bagno a fare una doccia veloce. Dopo essermi vestita, lego i capelli in una coda alta e copro le occhiaie con un po’ di correttore. Mi metto le mie Vans, infilo il cellulare in borsa e mi metto gli occhiali da sole. Esco dalla mia stanza dalla portafinestra che dà sulla terrazza e raggiungo il soggiorno. Claire e Matt sono seduti sul divano a chiacchierare, io li sorpasso e raggiungo il portone dell’attico. Mi volto verso i due che continuano a parlare tra di loro e dico: Forza muovetevi! Ho una colazione che mi aspetta!”. I due si mettono a ridere e mi raggiungono.
Dopo aver passeggiato un po’ per le strade di New York raggiungiamo lo Starbucks più vicino al nostro palazzo. La prima ad entrare sono io e subito noto in un angolo un tavolo con 2 ragazzi seduti che appena entriamo salutano Matt. Deduco siano i suoi amici che voleva farci conoscere così mi avvicino al tavolo seguita da Matt e Claire.
“Ciao ragazzi io sono Marissa quella che abita nell’attico” dico stringendo le mani ai due ragazzi “ e ho bisogno di un bel caffè e di una ciambella immediatamente” aggiungo sedendomi al tavolo.
I due si mettono a ridere, mentre io li guardo più attentamente. Uno dei due è piuttosto alto, capelli corti e biondi, occhi verdi. Si presenta a me e alla mia amica dicendo : “Voi dovete essere le italiane carine di cui parlava Matt, io sono Johnny, Johnny Thompson e lui è Chris Parker l’altro coinquilino”.
Chris è un ragazzo alto dai capelli castani e corti e occhi marrone scuro.
Claire si siede dall’ altro lato del tavolo rispetto a me vicino a Chris e Johnny si siede vicino a capotavola. Vicino a me è rimasto un posto libero che viene però subito occupato da Matt.
“E ti pareva” sbuffo non appena il ragazzo si siede al mio fianco. “Che c’è non mi vuoi vicino?” mi chiede con il suo solito sorrisetto sghembo stampato in faccia.
“Dopo stamattina odio sapere che sei nel mio stesso pianeta, immagina seduto vicino a me” dico senza degnarlo di uno sguardo. “Perché che ha fatto stamattina?” chiede Johnny divertito alternando lo sguardo tra me e il suo amico. “Era arrivato per accompagnarci qui, ma Marissa non si era ancora svegliata così si è offerto di svegliarla” dice ridacchiando quella che credevo fosse la mia migliore amica “è entrato in camera sua, si è buttato di fianco a lei e poi dopo un po’ l’ho sentita gridare” prosegue scatenando le risate di Matt e i suoi amici. Io la guardo in cagnesco e poi dico: “La lista che ho formulato stamattina appena sono scattata in piedi dopo aver visto Matt,  posso usarla anche per te, sai ?”. Matt si gira verso di me al sentir pronunciare il suo nome e, con sguardo interrogativo, mi chiede: “Di che lista stai parlando?” Io rispondo, continuando a guardare fuori dalla vetrata del negozio con nonchalance: “Hai presente quando mi hai chiesto a cosa stessi pensando? Beh ti basti sapere che ho trovato ben 5 modi per farmi premiare per aver fatto un favore al genere umano eliminandoti”. Mi giro a guardarlo, mentre con la coda dell’occhio noto che i suoi amici e Claire si stanno soffocando dalle troppe risate. Matt, al contrario, non sembra molto divertito. Sorrido fiera di me stessa, un cameriere si avvicina e ordiniamo ciò che vogliamo per la colazione.
Mezzora dopo aver fatto colazione e chiacchierato raccontando a vicenda aneddoti sulla nostra vita, i ragazzi si sono offerti di accompagnarci a comprare tutto l’occorrente per l’appartamento.
Raggiungiamo il palazzo dove viviamo e saliamo sulla macchina di Matt.
Nei sedili posteriori si siedono Chris, Johnny e in mezzo a loro Claire, mentre a me tocca sedermi sul sedile del passeggero.
Matt: “Allora Marissa … abbiamo tutti capito che di prima mattina è meglio se ti portiamo una bella tazza di caffè bollente altrimenti diventi acida” rivolgo lo sguardo fuori dal finestrino e rispondo alla sua frecciatina dicendo “Sì, meglio ancora se mi portate anche una ciambella”.
Sento vibrare il telefono nella borsa segno che sta per arrivare una chiamata, lo tiro fuori dalla borsa velocemente e leggo il nome di chi sta effettuando la chiamata. Mi stupisco quando leggo il nome dell’ultima persona che mi sarei aspettata che mi chiamasse.