love pills

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Piccoli momenti, piccolissimi.
Okay, credo di dovere delle scuse, all'inizio di questo capitolo, prima di iniziare con delle parole nettamente meno tristi di quelle del capitolo precedente.
Dunque, stavo dicendo che devo delle scuse al protagonista di questa storia.

Ti devo delle scuse, mon cherìe, perché so che a volte non ti piace per niente leggere i miei punti di vista.
Voglio che tu sappia che comunque sia tu non sei il cattivo di questa storia, e che non importa il parere degli altri, perché se io ho scritto questa storia è perché ti ho amato da morire, o forse addirittura sarebbe meglio usare il presente indicativo.
Se scrivo questa storia è perché ti amo alla follia, e sei veramente una bella persona.

Comunque sia, dopo questo inizio di buon auspicio, posso andare avanti con la storia.

Lui non è mai stato molto aperto, tanto che durante il primo periodo passato insieme lui raramente mi raccontava qualcosa di se, e di riferimenti ai propri pensieri ne ho visti pochi, anzi, proprio pochissimi.

Tuttavia, imparandolo a capire ho potuto spesso ricavarne vantaggi; perché essendo ormai consapevole del fatto che ero diversa dalle altre non ricevevo ti amo buttati al vento, complimenti di cortesia e frasi fatte, le cose che mi diceva dovevo interpretarle.
E ci scommetto che tutti voi vorreste avere questo privilegio.

In un primo momento mi dava fastidio questa nuova modalità d'approccio perché anche io ero abituata ad un determinato tipo d'attenzioni da parte sua.
Credevo che sentirmi fare complimenti e lodi continue solamente sull'aspetto esteriore mi bastasse, ma dal momento in cui ha iniziato a darmi anche solo una pillola d'amore sul serio, ho scelto di non farne mai più a meno.

Ha imparato a fidarsi di me perché io non l'ho mai tradito nemmeno volendo, era una certezza per lui e per me.
La fiducia reciproca è sempre stato il nostro punto forte, era il numero da giocarsi alla lotteria; avevamo tanti problemi, ma abbiamo sempre potuto contare l'uno sull'altro.

Supportarlo in ogni sua decisione, anche la più stupida è sempre stato il mio compito.
Quando tutti gli sono andati contro io gli sono rimasta accanto senza pentirmene.
Mi pento di tante cose, ma non di esserci per lui.
Ci sono, c'ero e rimarrò con lui, ora e sempre.

Mi ha iniziato a dimostrare come e quanto tenesse a me mascherandolo sotto altre cose, con piccole parole, o con le più minime frasi.
Sapete, potete pensare di lui quello che gli pare.
È uno stronzo per come mi ha trattata, certi discorsi non vanno evitati e questa relazione non andava gettata al secchio, ma lui con noi non c'entra un cazzo.

Lui è speciale, davvero.
È quella persona che non vorresti conoscere, una di quelle persone per le quali non credi valga la pena di andare fino in fondo, ma che in realtà sono molto di più.
Lui è molto di più, il mio molto di più.

Ho proprio un sacco di amici importanti, ma esattamente come quando dovete scegliere cosa vi piace di più tra due cose che adorate.
Sì, mi piacciono entrambe, ma un pizzichetto di più mi piace di più una sola.

Una volta mi disse una cosa che tutt'ora riesce a scaldarmi il cuore.
Era impegnato quel pomeriggio ed io non stavo affatto bene, non era proprio una bella giornata e lo ammetto, avevo solo tanto tanto bisogno di lui.
Così gli dissi che non importava, che capivo che era impegnato.
E lui, forse neanche rendendosene conto mi disse una frase speciale.
'È vero, ma posso pensare anche a te.'

Non lo so se lui pensa a me ancora.
Se ogni tanto gli salta in mente il mio nome, e vi giuro che pagherei oro per sentire cosa lui ha da dire su di me.
Vorrei tanto entrargli in testa, e vedere cosa avrebbe da dire su di me, su noi due.

Per colpa o merito (punti di vista.) di queste piccole parti d'amore che mi riservi.

Quando mi dice che sono bella in una foto in cui mi si vedono solo gli occhi mi ci sento sul serio, bella.
Quando mi dice che qualcuno non mi merita è perché lo pensa sul serio e non perché vuole fare scenate.

Per colpa o merito di queste pillole d'amore ogni volta non è mai quella buona per dimenticarlo.
E a tratti ne sono contenta, perché ormai mi sento felice solo con il suo, di amore.

A modo suo, mi ama anche lui.

Concludo con una breve annotazione del mio caro Catullo che riesce sempre a scucirmi le parole dalla bocca.

Ti odio e ti amo.
Ti chiederai come faccia!
Non so, ma avviene ed è la mia tortura.

Ed io a volte mi strapperei i capelli pur di non stare male per te.
Ma una cosa devo ammetterla; quando sto male sto male.
Ma quando sto bene, buon Dio, quando sto bene con te è tutta n'altra cosa.

When We MetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora