i don't deserve you

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Finito Gennaio, dopo vari drammi che misero in mezzo anche la mia famiglia, sembrava che le acque fossero finalmente calme.
Beh, relativamente.

Lui aveva un problema di fondo: appendeva.
In gergo giovanile, appendere significa non rispondere — anche non intenzionalmente — ai messaggi.
Servivano circa 15 messaggi attaccati per far sì che lui li notasse.
All'inizio non era troppo importante, potevo sopportarlo, ma nel mese di Febbraio i nostri discorsi si intensificarono ed io iniziai ad avere delle pretese — lecite, a mio avviso — nei suoi confronti.
Mi meritavo delle risposte, ad almeno un quarto delle domande che gli ponevo.
Cosa siamo io e te? Silenzio tombale, evitava quel discorso come la peste.
Faceva il geloso, non voleva che qualcuno mi si avvicinasse troppo ma poi non aveva mai delle risposte concrete.
Non si stufava mai di farmi saltare i nervi, a quanto pare, era il suo hobby preferito.
Tuttavia trovò naturalmente dei modi per placare la mia ira ed il mio costante bisogno di attenzioni da parte sua.

Ogni tanto mi diceva delle cose carine, trovava il modo di disinnescarmi.
Non trasformavamo più ogni discussione in una lotta di supremazia: questa cosa credo sia l'unica che può essere attribuita a noi due positivamente.
Sapevamo prenderci, ci capivamo al volo.
Non servivano tante parole, era come se fossimo in grado di leggerci nel pensiero reciprocamente.

Questo era il nostro più grande pregio in quanto coppia ma anche il nostro più grande difetto.
Sapevamo capirci quindi era anche facile capire quando qualcosa non andava o quando uno dei due aveva fatto qualche sbaglio.
Pretesti, ogni sbaglio era un pretesto per prenderci a parolacce e per poi chiarire dopo qualche ora, anzi, a volte minuti.
A volte ci prendevamo a parolacce: gli argomenti principali delle nostre liti erano i seguenti.
'Sei uno stronzo, come ho fatto a perdere tempo con te?'
O, in alternativa..
'Sei cambiato, mi fai schifo, rimarrai da solo.'
E, di conseguenza, da parte sua:
'Dici così perché non ti ho mai voluto.'
Come anche,
'Stai esagerando, esageri sempre, chi ti capisce.'

Le classiche cose che si dicono per ferirsi a vicenda.
Ma lui per la maggior parte delle volte aveva il coltello dalla parte del manico.
Tuttavia, un dilemma ce l'aveva anche lui.
Non so se me lo diceva per placarmi o perché lo pensava sul serio, ma in tre mesi di relazione mi ha sempre detto che non mi meritava.

Non l'ho mai capito il perché, tutt'ora non capisco perchè crede di non meritarmi.
Semmai sono io a non meritarmelo.
Però non lo saprò mai, perché alla fine lui il suo amore non me l'ha mai concesso.

Potrei racchiudervi qui tutte le nostre liti, ma la peggiore fu solamente una.
Ancora una volta, fu Lulu a salvarmi.

Solitamente la gelosia (la mia, ovviamente) ci spingeva a litigare, ma quella volta non era stato quello il motivo.
L'avevo visto cambiare in modo negativo sotto i miei occhi, potevo percepirlo; ed immaginate me, che ho passato tre ore ascoltando 'Changes' di 'XxxTentacion'.
Era adatta alla situazione, credetemi.

Lo ammetto, dissi cose abbastanza brutte; ed il giorno dopo tornai da lui.
E lui mi disse che la sua considerazione di me era scesa, che una cosa simile non se la sarebbe mai aspettata da me.
Ma la cosa più terrificante che mi disse fu che non aveva più intenzione di ascoltare Lulu.
Che aveva perso il suo valore, perché il valore lo avevo perso io stessa.
Fu la cosa peggiore che mi disse.

Ma questa è solo una delle mille liti, e ogni volta tornavamo 'insieme.'
E in quest'ultimo pezzo mi converrebbe fare una piccola dedica direttamente a lui.
(E aprirei una piccola parentesi solo per dirvi che no, non ho neanche la più minima, insignificante intenzione di dirvi il suo nome, non solo per la privacy ma anche perché poi iniziate ad accollarvi e Dio, levatevi dal mio uomo.)
Okay, mi ricompongo, lascia che ti dica questo.

Ora, ammetto che la colpa forse è solo mia;
avrei dovuto perderti e invece ti ho cercato.

Però l'ho fatto perché ti amo.

When We MetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora