Showdown

3K 140 43
                                    

In men che non si dica, si trovarono sul ponte che conduceva all'ingresso del castello. Sui fronti opposti si fronteggiavano da un lato una decina di maghi, compresi Hermione, Harry e Draco, e dall'altra Tracey Davis che puntava la bacchetta alla gola dell'anziana preside.
«Davis, arrenditi e lasciala andare. Sei solo» urlò Harry mettendosi in testa al gruppo. In tutta risposta l'uomo scoppiò a ridere.
«E chi ha detto che sono solo?» terminò la frase ed emise un potente fischio. Per qualche secondo non accade nulla ed il solo rumore che li accompagnava era quello del vento, poi all'improvviso un ruggito spezzò il silenzio.
Quel suono familiare fece accapponare la pelle alla riccia che istintivamente si avvicinò stringendo la mano al biondo. Sapeva benissimo a chi apparteneva quel suono mostruoso.
Come un incubo che prende vita il mostro dalle tante teste volò sul ponte facendolo tremare, una delle teste sputó del fuoco segnando una linea incandescente sul suolo che face indietreggiare tutti.
«Draco, devo entrare nel castello. Il cappello con la spada sono nell'ufficio della preside» gli sussurrò la strega. Entrare senza farsi notare e prendere la spanda non avrebbe dovuto essere troppo difficile... Certo non fosse stato per quel pazzo davanti all'ingresso principale sarebbe stato anche meglio.
«Non vai da sola vengo con te!» ribattè deciso lui, sapeva benissimo che era la sua idea fin dall'inizio affrontarlo da sola per porre fine a tutto. Ma non glielo avrebbe mai permesso.
«Ragazzi non vorrei interrompere la vostra discussione... ma penso che se ne accorgerebbe se uno di voi due sparisse, quello vi guarda come se foste il suo pranzo. Ora con nonchalance io vado a prendere la spada, voi pensate a lui. Gli altri terranno impegnato l'idra finché non torno. Non morite» Harry fece l'occhiolino alla coppia. E lentamente si mimetizzò tra il resto del gruppo per poi scomparire.
I maghi tirarono fuori le bacchette puntandole verso l'idra, in pochi secondi si scatenò il putiferio. Ogni due o tre maghi c'era una testa dell'idra pronta ad ucciderli. Gli incantesimi sembravano non scalfirle di mezzo millimetro, la squadra era decisamente in difficoltà. I due lottavano fianco a fianco, proteggendosi a vicenda. Una testa rischiò di staccare un braccio a Malfoy con le sue fauci, ma la prontezza di Hermione glielo impedì, gli lanciò incendio colpendo in pieno la bocca aperta del mostro che gemette dal dolore.
Un altra testa cercò di bruciarla viva, ma Draco protette entrambi con protego.
«Se usciamo vivi da qui, giuro che dirò a tutti che mi sono innamorata di Draco Lucius Malfoy» disse la strega ridendo mentre schivava l'ennesima testa cadendo tra le braccia del biondo che stava sorridendo a sua volta come un ebete.
«Mi ami?» le chiese quasi incredulo, la riccia sorrise annuendo prima di spingere di lato il ragazzo per evitare che venisse colpito dalla coda, finendo per essere colpita e scaraventata contro il parapetto in pietra del ponte. L'impatto della schiena contro il muro le fece perdere il respiro per qualche secondo, ma non era nulla di grave.
«Sto bene, tranquillo» lo rassicurò vedendo il suo sguardo spaventato mentre si tirava su.
«Andiamo e facciamola finita» constatò il biondo, dovevano mettere fine a tutta questa faccenda.
Scivolò tra le zampe del mostro seguito dalla strega, schivando ancora un altra fiammata arrivarono finalmente davanti a Tracey che stava osservando divertito il combattimento.
«Siamo alla resa dei conti» esordì
«Tu vuoi noi Davis, lascia andare McGranitt» tentò cauta la donna. L'uomo fece spallucce e spinse via la preside gettandola al suolo, puntando invece la bacchetta contro Hermione.
Cercò di rimanere impassibile e continuare a trattare come avrebbe fatto un poliziotto babbano in un caso di scambio simile, lo aveva visto fare tante volte in televisione. Alzò le mani in segno di resa
«Tracey, non vogliamo farti del male. Tu hai perfettamente ragione, è stato ingiusto quello che è successo a Megan. Non si meritava di morire. Adesso poserò la bacchetta, così vedrai che non sto mentendo» sotto lo sguardo attento ed esterrefatto di Draco la donna appoggiò il suo bastoncino sul pavimento, senza mai distogliere lo sguardo da quello del pazzo. Aveva capito il suo piano, ma restare disarmata era una pessima idea.
«...Neanche queste persone o i ragazzi di Hogwarts meritano di morire. Non vuoi che loro passino quello che hai passato tu, vero?» per un attimo il serpeverde che la stava minacciando, sembrò ascoltarla veramente. Aveva iniziato ad abbassare la bacchetta e alcune lacrime gli bagnarono le guance.
«Tu... tu non capisci» ringhiò. La riccia annuì, era difficile ma forse poteva convincerlo.
«Hai ragione, io dopo la guerra sono andata avanti. Ma tutti abbiamo perso qualcuno di importante per noi, e questo ti lascia un vuoto. Ma non si riempirà uccidendo altri, posa la bacchetta per favore e sistemiamo le cose» continuò lei. Il ragazzo abbassò la bacchetta e lo sguardo con essa.
Ce l'aveva fatta davvero?
Era finita.
O forse no.
In una frazione di secondo che sembrò infinita gli occhi neri del ragazzo si piantarono in quelli della riccia, mostravano di nuovo quello strano scintillio folle.
«Sistemare le cose? Lei non tornerà mai da me. Però posso far si che chi me l'ha fatta portare via soffra come ho sofferto io!» capì immediatamente quello che stava per succedere.
Il tempo sembrò rallentare agli occhi di Hermione, anche se sapeva benissimo essere pochi secondi.
Non poteva credere che quella sarebbe stata la sua fine, ma non ci diede nemmeno importanza. I suoi pensieri finirono tutti rivolti ad un unica persona. Si voltò verso Draco che la stava fissando terrorizzato, lo guardò rassicurante mimandogli un semplice "ti amo" per poi riportare la propria attenzione verso Davis e fare un passo verso di lui. La vide, sembrava tutto così irreale, la punta della bacchetta rivolta contro di lei divenne verde ed un fascio di luce dello stesso colore partì da essa.
Prese un respiro chiudendo gli occhi in attesa di essere colpita e mettere fine alla propria vita.
Se morire avesse voluto dire salvare i suoi figli, Draco e tutti gli alti... beh, non poteva immaginare modo migliore per andarsene.
Sentì la voce di Malfoy gridare il suo nome disperato e poi un forte colpo dritto nel petto. Cadde a terra in un tonfo e da lì il silenzio.

After Harry Potter ~Dramione~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora