Capitolo #1

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POV: Dark
Quella mattina fredda mi alzai dal mio caldo letto, una leggera brezza di vento gelido entrò dalla finestra lasciando sulla mia schiena un brivido freddo che mi fece tremare leggermente.
I miei occhi erano abbastanza brillanti, di un color miele che variava fino al castano scuro. Il mio sorriso avrebbe potuto far innamorare anche il più stupido dei ragazzini che mi giravan attorno; I miei capelli, in quel momento, disordinati erano lisci e dalle punte secche essendo che detestavo tagliarli. Il pigiama bianco e rosa le andava su misura su quel fisico magro e dalla pelle delicata e bianca quasi come un raggio di luna. La ragazza sciolse la lunga treccia, ormai quasi completamente disfatta, di capelli che si distribuirono sulla sua testa e sulle gracili spalle con fare disordinato.
-Buongiorno Dark...- mormorò sbadigliando e, mettendosi a sedere separandosi dalle calde lenzuola, iniziò a cercare disperatamente le sue ciabatte per poter scendere dal letto, non voleva toccare il freddo pavimento della sua stanza. La sua stanza era più o meno come quella degli altri adolescenti solo che invece di avere una stanza colorata e pulita era in disordine e completamente di colore grigio sulle pareti.
Dei poster di cantanti metal e rock erano appesi sul muro grigio della stanza mentre di fronte al letto, dalle coperte rosso sangue, c'erano delle mensole anch'esse grigie, su cui erano posati diversi libri. Lo scaffale era ricoperto di varie tipologie di testi e romanzi: horror,testi storici, fantasy e qualche biografia di compositori famosi come Giuseppe Verdi, Beethoven, Mozart e tanti altri ancora.
Alcuni spartiti vuoti e pieni di polvere erano sospesi tra la mensola e la leggiadra caduta fino al pavimento freddo, i fogli bloccati da alcuni romanzi rimanevano appesi per un angolo o per una minima parte. Il pavimento era decorato da del marmo bianco con qualche sfaccettatura di nero che armonizzava con la colorazione del muro e il colore della mobilia.
I suoi genitori erano ormai da molti mesi fuori casa per motivi di lavoro e avevano chiesto a sua zia che abitava abbastanza lontano da lei di assumersi la responsabilità della giovane ragazza.
Inutile dire che la zia veniva solo un paio di volte al mese per controllare se lei tenesse la casa pulita e ordinata e se il frigo era vuoto o meno. Un paio di volte al mese la fanciulla riceveva dai suoi genitori un po' di soldi che essa utilizzava per fare la spesa e, se le avanzava qualcosa, la conservava per comprarsi qualcosa  che le piaceva, come magliette delle sue band preferite o per supportare qualche spesa inaspettata come la rottura di un elettrodomestico. In fatto di importanza di soldi Dark era molto autonoma e indipendente ed altrettanto a scuola, con una media alta, e con molte persone a scuola che la detestavano, non ci pensava due volte a starsene in casa con il calore del camino che c'era in salotto per suonare qualcosa davanti al fuoco con la chitarra che suo padre le aveva lasciato prima che se ne andasse.

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