Capitolo4=Ci conosciamo?

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(T/n)'s Pov

"Devo solo aspettare che mi passi l'effetto delle pillole" continuavo a pensare,ancora incredula "poi posso pensare lucidamente e..." non riuscì ancora a terminare la frase.
Mi rimaneva sempre quella domanda,come un chiodo fisso: "Dopo che cosa farò?"
Sentivo che il risultato dell'aver preso la pillola si rivelò terrificante; sentivo ancora delle risatine alle mie spalle,la mia coscienza che mi diceva di andarmene e fuggire il più possibile,mentre dei passi si facevano sempre più vicini.
Però appena mi voltavo non c'era nessuno. Stavo andando in paranoia.
Ad ogni secondo di più mi sembrava semplicemente di vivere in un film horror,che ancora non aveva avuto il suo "bar ending",dove la protagonista o moriva...o moriva.
Una delle due opzioni.
Ripresi frettolosamente la scatolina delle pillole in mano e continuai a leggere le istruzioni: "Attenzione! Non ingerire se a stomaco vuoto".
-Merda- bisbigliai.
"I seguenti effetti potrebbero colpire il soggetto fino ad un massimo di ventiquattro ore".
-Che stupida- mi rimproverai.
"Si potrebbe confondere la realtà dall'immaginazione".
E in quel momento capii che l'unica cosa che potevo fare era soltanto riposarmi; stendermi sul letto e chiudere gli occhi.
-Realtà e immaginazione confuse- mi ripetevo,come se fossi un disco rotto.
Quella frase mi lasciò letteralmente spiazzata.
Lanciai la scatolina sul comodino,facendola cadere e rovesciare il contenuto.
Ovviamente l'avevo programmato.
Cosa potevo fare ora?
Piangermi addosso?
Disperarmi?
No.
Un trillo fece squillare il mio telefono.
Lo presi in mano,cominciando a fissare la schermata nera,divenuta una seconda volta colorata,insieme al solito squillo di whatsapp.
Sullo sfondo c'era la notifica proveniente da mio fratello,più grande di tre anni in più di me. (Il fratellone ci servirà più avanti).
Istintivamente sorrisi,al solo ricordo di noi due insieme.
L'ultima volta che ci siamo visti era l'anno prima,a Natale.
Quest'anno non è potuto venire per chissà quali problemi.
Tuttavia continuavo ad amarlo.
Sbloccai il telefono,aprendo direttamente l'applicazione.
L'immagine del suo profilo rappresentava lui,con i suoi soliti capelli biondi mai visti pettinati in vita mia,quei grandi occhi verdi che fissavano la fotocamera.
Ai suoi fianchi c'erano i suoi due migliori amici: Marco e Rafael.
-Denis- sussurrai,appena lessi il suo messaggio,scritto tutto in maiuscolo e con vari punti esclamativi.
"HAI SENTITO?! I NOSTRI GENITORI SONO MORTI!!! TU STAI BENE?!".
Gli risposi con un pacato "sì".
Lui,immediatamente,mi inviò un altro messaggio.
"COME FAI AD ESSERE COSÌ CALMA?! VUOI VENIRE PER UN PO' DA ME?!!!".
Era la prima volta che mi invitava a casa sua.
"No,grazie. Veramente. Sto benissimo" dissi,rifiutando la sua offerta,che da ormai anni volevo sentirmi chiedere.
Lui si disconnesse,lasciandomi alla mia odiata monotonia.
Mi alzai dal divano,scossa e con le gambe tremanti,andando verso la cucina che si trovava subito dopo il salotto,con ancora il telefono in mano.
Ci entrai,aprendo una delle mensole montate sopra il lavandino,e presi la Nutella.*N maiuscola,la Nutella è sacra*
Poi pigliai un cucchiaio e incominciai a mangiarla,sentendo lo stomaco che velocemente si riempiva.
Stranamente non avevo molta fame.
Solitamente mangiavo di più.
Sospirai,alzandomi dalla sedia su cui mi ero seduta *stavi in piedi,ma ok* e andai davanti all'entrata,presi il mio giubbotto ed uscii di casa,chiudendo la porta a chiave alle mie spalle.
Presi il mio telefono dalla tasca *messo magicamente lì* e guardai l'orario: 11:30.
Poi aprii Pinterest,incominciando a guardare qualche foto dietro le quinte di Marble Hornets;finché andai a sbattere contro qualcuno.
Caddi a terra,così come il mio telefono.
Mi misi una mano sulla testa,mentre con l'altra afferravo il cellulare,poi mi rialzai.
-S-Scusi- balbettai,posando lo sguardo sulla persona che avevo colpito.
Davanti a me si trovavano due ragazzi.
Quello con cui urtai si aggirava sui ventiquattro anni.
Era castano,con le basette,aveva gli occhi di un marrone luccicante,anche se la sua espressione era vuota,così come la mia anima.
Indossava una camicia a quadretti neri e rossi,dei jeans blu e un paio di scarpe nere.
Il secondo,invece,si aggirava sui vent'anni,aveva dei bellissimi e folti capelli giallo grano *amo Hoodie,perdonatemi*, con degli occhi azzurri splendenti e un'espressione di preoccupazione rivolta al suo amico e a me.
Portava una felpa gialla,strappata da una parte,dei jeans azzurri e delle scarpe beige.
Li restai un momento a fissare,per poi prendere parola -M-Mi dispiace-.
Il sangue cominciò a colare dal naso e,appena i due lo notarono,si scambiarono uno sguardo di approvazione che non intesi.
Infine me ne andai,guardandomi dietro le spalle,proprio come fecero loro.

A.S.
A volte ho seri problemi a scrivere a causa di persone che non mi vogliono fare usare il telefono.
Non faccio nomi (mia mamma)
Quindi mi scuso per il ritardo

Love Masked-Masky x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora