CHAPTER 2

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Capitolo

2

HARRY'S POV

E' proprio li, davanti a me, a guardare tutto questo. Mi sento davvero...male, quando i suoi occhi, i suoi grandi occhi grigi, si puntano sulle mie manette. Mi sorride ancora, ma io non riesco nemmeno a guardarla, non riesco nemmeno a mimarle un semplice '' ciao '' non riesco ad arrabbiarmi, all'idea che lei sia venuta qui, ad ascoltare tutte le persone alle sue spalle, parlare di me, di quanto sia stronzo. Mi saluta e piccole lacrime rigano le sue guance. Mi dispiace davvero tanto Vickie. 

Non vincerò mai questa causa e so perfettamente che Terence farà di tutto per portarmi fuori di qui, ma è abbastanza evidente.. che non andrà così. 

Tempo. 

Pensavo costantemente al tempo, prima di finire qui. Il tempo. 

Quanto tempo ti resta Harry? 

La libertà conosce il numero delle mie ore? 

Quanto tempo mi resta per baciarla ancora? 

Le ore contate dalla mia limitata libertà, hanno contato i nostri ultimi baci? 

Quante volte i miei pensieri, hanno sentito fin troppo spesso '' potrò mai aspettare? potrò mai aspettare per ottenere qualcosa di grande? potrò mai permettermi di aspettare..potrò mai avere abbastanza tempo?

Non c'è tempo, non più.. e non si tratta di un gioco, non si tratta di mosse da muovere prima del finale imminente di una partita, gioco da tavolo. 

       

Non c'è tempo. Non c'è mai stato, non l'ho mai saputo..e non ho mai pensato di ritrovarmi una tunica arancione e i polsi stritolati dal ferro. 

Non c'è tempo, è sempre stato mille passi avanti ad aspettare che lo raggiungessi, non ha avuto pietà nemmeno per la piccola donna che ha reso in frantumi il mio oblio. 

Ma, il mio oblio non era esattamente il nulla, che non è il nulla.. credo che una piccola parte della mia mente, abbia associato questo nome alla mia folle vita, 

<< Harry White, lei per quattro anni ha lavorato al bordello illegale di suo padre, John White.. è esatto? >> deglutisco e infiniti ricordi invadono la mia testa. 

<< è esatto >> mormoro. Vari bisbiglii si perdono nell'aria e continuo a fissare il mio riflesso sbiadito sul color argento delle manette. 

<< rammenta che suo padre ha ucciso un uomo? >> giro il collo verso il giudice e non posso far a meno di notare il colore dei suoi occhi. Proprio come quelli di mia madre, Altri ricordi, dolorosi, si fanno spazio nella testa e ritorno a guardare le manette. 

<< è esatto >> la storia della mia vita appare un romanzo agli occhi delle persone. Al notiziario non faccio altro che sentire '' White, White, White '' ..credo di essere diventato in qualche modo..famoso. 

<< e lei sa..che l'omicidio commesso da John White, porterà complicazioni al suo stato >> annuisco e stringo i denti << probabilmente suo padre rischierà l'ergastolo >> al notiziario non fanno altro che parlarne. Annuisco ancora e fisso il vuoto. 

<< lei rammenta che l'uomo ucciso da suo padre è Robin Clark? >> lancio una veloce occhiata al suo viso << il padre dell'ultima sua vittima sessuale >> vittima sessuale. Le lancio una seconda occhiata è sento la sua piccola voce '' vittima sessuale?'' Terence scuote la testa, non sapendo dar una spiegazione alla giovane donna al suo fianco. Indugio su di lei per qualche secondo e voglio soltanto dirle di andarsene ed essere felice. Voglio dirle questo e voglio chiedere il suo perdono, per averla lasciata sola nella mia buia giungla. Ho sentito le sue urla all'interno di essa, dalla notte che ho dormito nel mio piccolo materasso, della mia cella. 

Mr. White 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora