The Encounter:
Avevo sbaragliato Brandon alla grande. Ero fiera di me e della mia arguzia. Si avvicinò Olimpiade:
-Hey chi era quello?-
Arrossii e mi guardai intorno per cercarlo.
-Era qui un attimo fa!-
Era sparito nel nulla. Lo cercai con foga e animo tra la folla ma niente. Dissolto.
-Vabbè l'importante che il piano sia andato a buon fine! Vedessi la faccia di Brandon! Ahahahaha troppo bella!-
Avevo lo sguardo perso in cerca di quel misterioso ragazzo. Tornai al presente.
-Dov'è andato?-
Olimpiade mi guardò preoccupata.
-Chi Brandon? O il tuo adone?-
Mi irrigidii.
-Brandon.-
Mi guardò seria e sbuffò.
-É uscito arrabbiato marcio dopo che ti ha visto con il tipo.-
La ringraziai e uscii a cercarlo. Fuori c'era il nulla. Sembrava di essere nel deserto del Saara in cerca di forme di vita.
-BRANDON!-
Iniziai a chiamare il suo nome gridando. Solo il suo eco mi rispose rimbalzando sui palazzi circostanti.
Mi imbucai in una stradina stretta e scura, ero certa che portasse alla trentatreesima dove egli prendeva sempre il tram. Svoltai l'angolo e lo vidi.-BRANDON!-
Si fermò e si girò. Aveva il volto sconvolto come se avesse visto un fantasma. Restai immobile. Cercai di decifrare quello sguardo poi tutto cambiò. Il suo sguardo era diventato truce. Iniziò a correre a tutta velocità verso di me come un placcaggio di rugby.
-Ma che...-
Non sapevo come interpretare quel gesto. Pensavo fosse benevolo ma prima che potessi capire ero già a terra. Sopra di me c'era lui. Odorava di alcool.
-Bran..don...-
Respirava a fatica. Ma la forza non gli mancava.
-ZITTA!-
Iniziai a tremare. Il mio corpo non rispondeva più a nessun comando. Ero paralizzata.
-Brandon che fai! Togliti!-
Cercai di spingerlo via ma era troppo pesante per me. In quel momento rimpiansi di non essermi iscritta al corso di jujitsu quando mi si era presentata l'occasione.
-Ti ho detto ZITTA!-
Non c'era nessuno. Ero sola. Mi domandai che cavolo avessi avuto in mente andandolo a cercare.
-Sei solo una puttana!-
Cercai di divincolarmi ma mi tappò la bocca e di rimando serrai la mascella intorno alla sua mano più forte che potei. Un urlò di dolore si levò alto e solo l'eco rispose nuovamente.
-FERMA DANNAZIONE!-
Mi legò la bocca con la cintura che si sfilò dai pantaloni. Piano piano si sbottonò i jeans.
-NWAAAAA!-
Iniziai ad urlare anche se la cintura me lo impediva. Dagli occhi mi cascarono lacrime calde e coppiose. Come poteva Brandon essere un mostro del genere.
-Così impari ad andare con gli altri puttana!-
Mi divincolai ma lui riuscì a bloccarmi le braccia ma non mi arresi, iniziai allora a scalciare. Quell'incubo sembrava non finire mai. Era l'inizio della fine. Pensai a mio padre, lo chiamai mentalmente, implorai il cielo e le stelle di non far finire la mia vita così. Ormai mi immaginavo giá l'indomani su qualche giornale: ragazza violentata e uccisa, si cerca il responsabile.
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Le Figlie Dell'Olimpo
Fanfiction«Ma tu che ne sai di me?!» Rispose Electra irritata guardando Marte dritto negli occhi color del mare. «Lo vuoi capire che sei tu che metterai a rischio tutti noi!» Electra arretró di qualche passo indietro incredula, non credeva possibile che Mart...