Chapter 5

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Confusion:

Mi svegliai con un enorme giramento di testa, era piuttosto strana la cosa. Sbattei piú volte le palprebe per mettere il tutto a fuoco.

-Muoviti che se no facciamo tardi alla prima lezione di corpo a corpo!-

La voce della mia amica mi riempì le orecchie, era stridula e nervosa. Ce l'aveva ancora per ieri sera, prima o poi le sarebbe passata.

-Sì ora mi alzo.-

Mi alzai barcollando. Mi diressi in bagno e mi lavai. Dopo quindici minuti circa uscii fuori e andai verso l'armadio, visualizzai il completo nella mia mente ed aprii: all'interno c'erano un paio di pantaloni da ginnastica a cavallo medio, neri e con la cerniera laterale, sopra una maglietta a top grigio chiaro e a finire un golf nero con il cappuccio a orecchie di gatto, con la cerniera. Mi cambiai in men che non si dica e mi misi le Blazer grige.

-Pronta?-

La guardai e le scossi la testa in segno negativo, poi presi la spazzola e mi feci una coda alta. Apllicai un po' di mascara e uscimmo di camera.

-Incorreggibile sei! Electra devi muoverti prima la mattina, non posso stare ad aspettarti sempre!-

La lasciai parlare, non volevo litigare, non era proprio giornata. Mi sorpassó e non potei far a meno di guardare il suo completo: indossava una tuta da ginnastica verde acqua dell'Adidas con alcune decorazioni blu.

-Olly e dai smettila di essere cosí velenosa come un'aspide con me, ti ho giá detto che non mi piace!-

Improvvisamente andai a sbattere contro qualcuno.

-Scusami io...-

Alzai lo sguardo per vedere a chi fossi finita addosso e mi si paró davanti il ragazzo occhi celesti.

-Chi è che non ti piace?-

Ci mancava proprio questa adesso, poi con Olimpiade lì a guardare la scena.

-Fatti gli affari tuoi!-

Feci per superarlo ma mi prese per un polso e tirandomi a se avvicinò il suo viso al mio.

-Sei tu che mi sei venuta addosso, non io!-

Devo ammettere che quegli occhi mi stavano stregando, non avevo piú parole in bocca, come se fosse passata la lava di un vulcano e dietro di se avesse lasciato il nulla, solo desolazione e paura.

-Lasciami andare!-

Mi lasció andare il polso mentre continuava a fissarmi.

-Olimpiade andiamo.-

Le presi una mano e la condussi lontano da lì, nonostante tutto lei fosse ancora proiettata con la mente alla scena di poco fa. Se ne stava zitta, buona, impassibile, mi dispiaceva da morire vederla così.

-Olly senti a me lui non piace e quindi...-

Mi interruppe:

-Ele lascia stare cambiamo discorso!-

Ci rimasi un po' male ma continuai la mia camminata verso la lezione all'aperto di corpo a corpo. Ce ne saranno sicuramente delle belle oggi, prevedo nubi e tempeste. Davanti a noi si paró un uomo alto e super pompato, era pelato ed era di spalle.

-Buongiorno.-

Salutai per educazione ma come si voltó rimasi pietrificata, tutti i capelli mi si drizzarono: colui che si ereggeva davanti a me era un Ciclope.

-Ah buongiorno....?-

Non capivo che volesse, poi una gomitata e una bisbigliata da Olimpiade mi salvó:

Le Figlie Dell'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora