È giusto così.

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Ero sconvolta, nonostante non fossi stupida ed ero assolutamente consapevole della sera precedente comunque non potevo crederci che qualcuno stesse piangendo a causa mia. Era un concetto così lontano da me. Jenny entrò subito in chat e mi rispose:"Come fai a saperlo?" Giustamente aveva ragione; le nostre camere erano molto distanti e inoltre erano situate in due posti totalmente opposti, quindi non potevo averlo visto. Gli dissi che mi era stato detto da Clare e lui probabilmente tentò di chiudere l'argomento, ma io non mollai e gli dissi:"non mi hai risposto, perché stavi piangendo?" Allora passarono dei minuti lunghissimi, non so dire se siano stati 5 o 10, ma ricordo perfettamente che ero in area relax, sulla sua chat che non si decideva ad inviare risposta. Finalmente arrivò, c'era scritto "beh, perché nel mio petto c'è un cuore... e non hai idea di quanto lui ti assomiglia"

Credo che questa risposta mi devastò, ebbi letteralmente una fitta al cuore, e mi venne quasi naturale chiedergli dove fosse per raggiungerlo. Era ai campetti, erano lì vicino e ricordo che mentre mi alzavo per andare da lui arrivò Star che ovviamente mi chiese dove stessi andando. Le dissi che stavo andando ai campetti da Markus e Jenny, in realtà non avevo idea se ci fosse o meno Markus, ma non mi andava di dirle che andavo solo da Jenny, altrimenti mi avrebbe fatto le occhiatine e non ero proprio dell'umore per sostenerle.

Arrivate al campo fortunatamente c'era anche Markus, ma era in campo a giocare e Jenny era fuori che lo guardava. Ci salutammo in modo molto imbarazzato, ma d'altronde, come avrei imparato qualche anno dopo, ogni nostro saluto al campetto era imbarazzato. Ad ogni modo, quel posto era troppo affollato per parlare liberamente perciò gli proposi di andare a farci un giro. Sapevo benissimo che Star avrebbe pensato male, ma onestamente non mi interessava minimamente. Dato che non avevo idea di dove andare e che sono una frana a cercare posti tranquilli, lasciai a lui la scelta del posto e ci portò nel trenino del miniclub. Si, lo so, può sembrare ridicolo, ma in realtà era un posto molto tranquillo e riservato quando era privo di bambini. Ci si poteva entrare facilmente e ci sedemmo su una delle panchine con tavolino che erano lì.

Lo so che gli avevo detto io che sarei venuta, ma una volta lì non sapevo davvero che cosa dire, era una situazione davvero imbarazzante, per entrambi. Allora gli chiesi se andasse tutto bene. Che deficiente, se ha pianto potrà mai stare bene?! Tralasciando la mia perspicacia e ritornando al discorso lui mi rispose "credo di sì, sono felice che tu abbia voluto parlarmi" (già, peccato che la persona che hai davanti sta nel panico perché qualunque cosa potrà dire sarà semplicemente la cosa più scontata di questo mondo)

"Senti... mi dispiace per quello che è successo, davvero. Lo sapevo che avrei fatto meglio a non dirtelo" gli dissi infine, con tutta la sincerità che avevo in corpo.

"Non dirlo neanche per scherzo, hai fatto bene, sei stata sincera invece di darmi un palo senza spiegazione" ribattè lui. In effetti aveva ragione, ma comunque non lo accettavo, mi sentivo troppo in colpa, in colpa per farlo soffrire in questo modo e non era una cosa giusta. Probabilmente per tirarmi fuori dall'imbarazzo mi misi in un imbarazzato ancora maggiore, dicendogli "hey, comunque quando baci mettila la lingua!" Probabilmente lo dissi perché il bacio mi era sembrato noioso, ma al 99% non era colpa del bacio di per sè quanto per il fatto che lui non mi piaceva. Potrà sembrare rude, ma è così, non credo che si possano provare chissà che sentimenti quando si bacia qualcuno che non si ama. Sicuramente per lui il bacio sarà stato molto più piacevole dell'esperienza terribile che era stata per me. Lui si giustificò dicendo che non aveva mai baciato e a quel punto non so che idea malata mi sia balzata per la mente, fatto sta che gli ho preso la testa e gli ho "mostrato" come si facesse.

È stato divertente perché io l'unico "bacio" con la lingua che abbia mai dato è stato con una mia compagna di classe alle elementari, che avevo tipo 7 anni, ma non si poteva considerare un vero bacio. Quindi ho semplicemente dato un bacio terribile con la lingua che però in quel momento sono passata come l'esperta dei Baci con la lingua e sono abbastanza sicura che ci abbia creduto che quella cosa terrificante era un bel bacio. Risparmio i dettagli che è meglio.

A quel punto una volta staccati continuai imperterrita a tenere su la mia maschera da esperta di baci dicendogli "non male, puoi migliorare. Ci lavoreremo su". Non chiedetemi cosa avessi in mente perché non ne ho idea. A essere sincera, era probabile che il bacio fosse il mio modo per tirarlo su dopo averlo torturato. Magari non era granché, ma sapevo che a lui avrebbe fatto piacere, a me non costava nulla, dopotutto era solo una settimana e sarei stata capace di resistere. Infatti, mentre uscivamo dal trenino e lui tornava verso la sua camera mi è sembrato di averlo visto saltellare, come un bambino a cui il papà ha preso un peluche. Ero contenta del fatto che lo avessi reso felice, all'epoca avrei pagato tutto l'oro del mondo per avere una persona che avesse avuto una tale disponibilità ma, visto che non potevo averla, decisi di donare la mia persona per farlo stare bene in quella settimana. Si, fu in quel momento che decidi di sacrificare i giorni rimanenti della vacanza per questo motivo.

Ma non avevo fatto i conti con il fatto che anch'io sono una persona, purtroppo, e presto avrei dovuto fronteggiare i miei di sentimenti.

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