Mi prendo una mezz'oretta per farmi un bagno caldo, cercando di sciogliere il fascio di nervi che sono. Appena esco mi guardo allo specchio e ricordo com'ero qualche anno fa. Prima avevo un modo di vestire più stretto, pantaloni attillati e maglia aderente, piercing e capelli costantemente sciolti, a volte con meches di colori sgargianti, truccata perfettamente in ogni occasione. Da quando ho scoperto di essere incinta, sono cambiata, per mio volere. Prima di tutto ho tolto il piercing all'ombelico, per paura di potermi far male o far male alla piccola durante la gravidanza, ho iniziato a vestirmi nuovamente più larga e lasciato i capelli del mio colore, che ora sono spesso legati. Non mi trucco più spesso e tanto, metto il minimo indispensabile e in occasioni importanti. Anche nel mio comportamento ero più o meno cambiata: prima magari facevo qualche tiro di sigaretta e bevevo qualcosa, oggi non più, ero molto più irascibile, da quando è nata Federica sono molto più calma, prima facevo le ore piccole per festeggiare con i miei amici, ora per la bimba. Tutto sommato a me piaceva la vita che conducevo, era quella che avevo sempre sognato. Esco dal bagno nuda, consapevole che ci sarebbe stata solo Sara e forse anche Giulia. Appena sono fuori un abbraccio mi travolge, e capisco si tratti di Giulia. Ricambio l'abbraccio ridacchiando. <La mia migliore amica si sposa!>, esulta staccandosi, e io rido. <Hei, piano, è la mia migliore amica>, si avvicina Sara, e rido ancora di più. Sara mi porge un intimo bianco, parecchio provocante oserei dire. <E il mio matrimonio, non l'ingresso ad uno strip club>, contesto. <Infatti è per dopo il matrimonio>, puntualizza, facendomi l'occhiolino. Ridacchio e lo indosso. Mi sta una meraviglia, la taglia è azzeccata e sono sicura che l'abbiano cercato per parecchio prima di trovarlo. Fra mezz'ora arriveranno la parrucchiera e una donna che mi deve ispezionare, per vedere se tutto è al proprio posto. Sara mi spinge sul letto e Giulia va a prendere le cerette, mentre l'altra pazza mette la musica a tutto volume. <Ma sei pazza? Sono le quattro del mattino>, le ricordo ridendo. Lei alza le spalle, per poi iniziare a cantare. Giulia, arrivata alle mie spalle, mi attacca una striscia depilatoria sulla gamba, mentre Sara si occupa dell'altra. Fanno così per il resto del corpo e io mi rilasso, cercando talvolta di non urlare per la violenza che usano nello strappare le cerette, e mi godo la musica rap che mi entra nelle orecchie. Intanto, chiaccherano fra loro. <Con Ale come va?>, domanda Giulia. <Alla grande, tu invece con Dani?>, ricambia. <Non potrebbe andare meglio>, risponde sorridendo. <Quindi fra un po' diventerò zia?>, domando, sarcasticamente. <Forse sì, chi lo sa>, risponde Giulia. <Frena, vedremo>, risponde invece, Sara. Io rido, nel vedere Sara così. Mi ha sempre detto che non vuole bambini, ma secondo me ha soltanto paura. Sara è sempre stata un'anima libera, e ha timore la vogliano chiudere in gabbia. Penso abbia paura di mettere un punto fisso nella sua vita, come un bambino o un matrimonio, ma so meglio di lei che lo desidera.
Ore dopo, sono pronta. Mi guardo allo specchio con gli occhi lucidi. Nel mentre, erano arrivati mio padre e mia madre.
Ammiro la mia immagine riflessa. Ho un meraviglioso abito, con il corpetto stretto, lo scollo a cuore e la gonna ampia, di tulle. Fortunatamente il pezzo sopra dell'intimo è senza spalline, così non avrei avuto problemi. Ho un paio di scarpe col tacco, anche parecchio alte, e un bracciale stupendo, regalo dei miei genitori. Il trucco è perfetto, non troppo eccessivo, e i capelli perfettamente acconciati. Sono raccolti, ma morbidi, con dei fiori infilati nelle fessure. Alcune ciocche ricadono morbide sulla schiena in favolosi boccoli. Non sono mai stata più felice, forse solo il giorno della nascita di Federica, il ventisei gennaio. <Forza, dobbiamo andare>, mi dice Sara, che sarà la mia testimone. Anche lei era perfetta; un vestito rosa cipria le fasciava il corpo perfetto e i capelli erano completamente lisci. I tacchi neri che porta la slanciano perfettamente, e i capelli colorati, questa volta di viola, stranamente si abbinano benissimo al vestito. Porta una pochette nera e il trucco era perfettamente curato, come al solito. Si sofferma a guardarmi e le sfugge una lacrima, che asciuga immediatamente. <Sei bellissima>, mormora, prima di scoppiare a piangere. Il trucco fortunatamente è waterproof, quindi non si rovina, e mi lascio cadere un paio di lacrime anche io. La abbraccio, e dopo poco termina di piangere. Si asciuga gli occhi con un fazzoletto e scoppia a ridere. <Ti voglio bene, piccola stronza>, confessa, e il sorriso mi si allarga. Lei raramente mostra il suo affetto a parole, e questa volta si è sforzata per me. <Siamo in ritardo cazzo!>, esordisce Giulia, entrando nella stanza. Ci precipitiamo giù, Sara con più destrezza e abilità sui tacchi, mentre Giulia mi dà una mano per non cadere. Ci precipitiamo alla chiesa, in ritardo di mezz'ora e mi metto in fondo alle damigelle, vestite anche loro di rosa cipria, con i vestiti in tulle. Al capo della fila c'è Federica, bellissima, e mi viene da piangere a guardarla. Afferro il braccio di mio padre e lui si trattiene dal piangere. <Ti voglio bene, piccola mia>, mi dice, stampandomi un bacio in fronte. Parte la marcia nuziale e le damigelle fanno il loro ingresso. Appena l'ultima varca la soglia, lo facciamo anche noi. Mi guardo intorno, notando mia mamma applaudire e piangere, come il resto dei miei parenti. Dall'altro lato, scorgo Niccolò, Andrea e Giorgio, che applaudono, e sorrido. Appena sono davanti all'altare, mio padre mi lascia e mi sorride. <Trattamela bene>, raccomanda ad Edo dandogli una pacca sulla spalla, andando poi a sedersi. Mi misi davanti a lui, alzandomi il velo. E bellissimo. I capelli sono ostaggio del gel, che li tiene fermi, e ha addosso un bellissimo smoking nero, che gli sta alla perfezione. Ai piedi ha delle scarpe eleganti, che non gli ho mai visto usare. <Sei bellissima>, mi dice, sorridendo e facendo cadere una lacrima dal suo occhio. <E la cosa più bella è che da oggi sarai mia anche legalmente>, mormora. Sorrido ancora di più e mi volto alla mia destra, notando i miei testimoni, Sara e Vale, e i suoi, Ale e Marta. Mentre il prete parla, noi ci guardiamo intensamente per tutta la cerimonia. <Non vedo l'ora che tutto sia finito>, mi confessa. <Perchè?>, chiedo, aggrottando le sopracciglia. <Perchè muoio dalla voglia di baciarti>, risponde, illuminando il viso con il suo sorriso. Quando il prete pronuncia le fatidiche parole, si fionda su di me, lasciando un bacio che incornicia un momento che non scorderò mai. Usciamo dalla chiesa e lui mi prende in braccio proprio a mo' di sposa, facendomi sentire più amata di quando avrei mai potuto pensare di essere nella mia vita. <Ti amo così tanto da odiarti, sei parte integrante di me>, mi dice, per poi baciarmi nuovamente. Appena usciamo tutti ci lanciano il riso, anche la piccola Federica. Ci rechiamo tutti quanti ad un ristorante, mentre io non cancello più il mio sorriso a trentadue denti. <Ti amo cosi tanto>, mormoro, appoggiando la mia mano sulla sua, sul cambio. Appena arriviamo, noto che Sara aveva ragione: aveva progettato tutto nei minimi dettagli. Durante il pranzo, portano le nostre portate preferite, e mangio fino a scoppiare. D'un tratto Sara si alza e corre in bagno. La seguo, vedendola vomitare in uno dei bagni del locale. <Tutto bene?>, chiedo. <No, non so cosa sia>, risponde, ma io credo di saperlo. Esco dall'anti bagno, trovando Giulia. <Fammi un favore, corri in farmacia e prendimi un test di gravidanza>, le dico. <Un altro? Ci vuoi riempire>, scherza. <Non fare domande, corri>, le ordino, e lei esce di fretta e furia dal locale, accompagnata da Dani. Quando torna, faccio fare il test a Sara, che risulta essere positivo. <Chiamami Ale>, mi dice. <Sara...>, provo a farla ragionare, ma mi interrompe. <Ilaria Termini, chiamami immediatamente Alessandro Montesi o giuro che mi metto a sbraitare>, mi ordina. Esco dal bagno e lo trovo già lì, preoccupato a morte per la sua fidanzata.
<Tutto bene? Come sta?>, mi domanda a raffica, ma lo ignoro. <Corri dentro>, dico, per poi allontanarmi e tornare a sedermi. <Tutto bene?>, mi sussurra Edo, mettendomi la mano sulla coscia. Annuisco, per poi continuare a mangiare ciò che avevo nel piatto. Pochi minuti dopo, escono Sara e Ale dal bagno. Ale ha gli occhi rossi e un sorriso felice sul viso, così come Sara. Si avvicinano e attirano l'attenzione di tutti, battendo leggermente un coltello sul bicchiere in cristallo. <Un attimo d'attenzione>, richiama tutti Ale. <Volevo dirvi che diventerò padre>, esclama. <Sara è incinta>, dice, sorridendo e facendosi sfuggire una lacrima. Si abbassa verso di lei, mentre tutti esultiamo, e le bacia la pancia. <Ancora un attimo, per favore>, chiede, e Sara non capisce.
----------------
Tra pochi capitoli finirà la storia
STAI LEGGENDO
||Un incontro inaspettato|| ~FF~ Sespo [IN REVISIONE]
FanfictionNon pensavo che quell'estate mi avrebbe cambiato la vita.....