La famiglia di Angy

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Ma cosa stava facendo la famiglia di Angy? ??

Era un fresca mattina d'autunno, ormai Angy era un mese che era in coma.

Elis era sempre più ubriaca e continuava a negare l'evidenza davanti a suo marito e sua figlia, fino a quando un giorno la sorprese a vagare nuda per le strade, completamente sbronza, urlava e diceva:
"fottetemi mio marito non mi vuole più, secondo voi sono da buttare".

James la prese in braccio e la porto in casa, capiva perché Elis si comportasse così.
Da quando era successo la disgrazia di Angy, lui l'aveva abbandonata a se stessa, non gli era stato vicino come doveva, non aveva avuto più attenzioni e momenti di tenerezza con lei, s'era spenta la fiamma dell'amore tra loro, per il troppo dolore che stavano affrontando, ma purtroppo adesso era troppo tardi per rimediare, aveva bisogno di un'aiuto per riprendersi, quindi il giorno dopo chiamò una clinica specializzata in recupero di alcolisti, ne discusse con Elis che all'inizio non voleva andarci, poi quando James gli disse :
"amore ti rendi conto che le tue figlie hanno bisogno della mamma, che io ho bisogno di te e che questa non é la strada da affrontare, per risolvere il nostro dolore e i nostri problemi di coppia. Amore io voglio solo che ti curi, che stai bene, perché sai che io ti amo e che sei la persona più importante della mia vita se non ci fossi te al mio fianco, non ci sarebbero nemmeno le nostre meravigliose figlie, vedrei Angy si riprenderà e avrà bisogno della sua mamma al 100×100".

Detto questo Elis si mise a piangere e disse:
"anche io vi amo a tutti e tre andiamo alla clinica".

Preparano un borsone con un po di vestiti e altre cose che potevano servirli, Elis diede un bacio ad Angy, che giaceva lì nel letto in quel coma profondo e poi chiese a James di dare un bacio a Meri da parte sua quando sarebbe tornata da scuola e di spiegargli la situazione nella maniera migliore. Detto ciò montarono in macchina e andarono verso la clinica.

Non era un posto molto bello, anzi era abbastanza deprimente, più che una clinica sembrava un casale di campagna, entrammo dentro e lì c'era una signora ad attenderci, disse di chiamarsi Gina e che sarebbe stata lei a seguirmi e quando avrebbe ritenuto, che io fossi guarita a dimettermi, quindi salutai mio marito e Gina mi condusse nella mia stanza.
Era una misera cameretta con due lettini singoli, uno per lei e uno per me e infondo alla stanzina, c'era un armadio piccolino, dove riporre i nostri vestiti, alla sinistra del mio letto c'era un bagnettino con un wc e una doccia strettissima, andava bene in fin dei conti non ero lì in villeggiatura, ma per guarire.
Gina si girò verso di me e disse:
"dai cara ora riposati un pò, che ti vedo stanca, ti chiamo io per la cena, così parliamo anche del programma di domani, a più tardi".
Feci come disse lei e mi buttai sul letto a riposare.

James era tornato da poco dal viaggio di ritorno, era passato anche da una veggente, che aveva sentito nominare e gli aveva mostrato il ciondolo di sua nonna, per vedere se l'aveva mai visto, o se sapeva dirgli cos'era, ma non ebbe nessuna risposta da dargli, l'unica cosa che fece fù indirizzarlo da un'occultista.
James non sapeva nemmeno che cosa fosse un'occultista, ma ci sarebbe andato al piu presto.
Tra una cosa e l"altra era ora di cena e tra poco sarebbe tornata sua figlia Meri (l"aveva chiamato dicendogli che rientrava per cena, invece a pranzo si era fermata da un'amica).
Quindi gli preparò la cena, una cosa semplice, perché James non sapeva cucinare.

Meri si mise a sedere a tavola e fu sorpresa di vedere il babbo ai fornelli e la prima domanda che gli fece fù :
"babbo dov è la mamma?"
James rispose:
"a farsi aiutare non stava tanto bene e vuole star bene per te ed Angy".

Meri si alzò da tavola e disse urlando:
"soprattutto per Angy...se no restava qui con me...".
Corse verso la sua camera e ci si rinchiuse dentro.
James provò a farla ragionare, ma non ci fù modo, quindi andò a letto a dormire.

Meri era furiosa e in quel momento quella vocina che sentiva nella sua testa gli disse:
"vedi avevo ragione a loro non importa niente di te, dai adesso fai ciò che ci rende felici".

Meri non ci penso due volte, andò in bagno e si fece vari tagli sulle braccia e sulle gambe, poi si buttò per terra e vedere il sangue che colava sul pavimento e quei tagli profondi, che le segnavano il sul suo corpo e ciò la rendeva estramente felice e sollevata.

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