Com'era noiosa quella tipa, mi spiace per lei ma oggi non ho voglia di fare giretti. Scendo dal'autobus e mi ritrovo a qualche isolato da casa mia.
Camminando guardo in giro le case, sono tutte villette color pastello :la mia é arancio chiaro, ma prima di approdare all'entrata principale mi soffermo a guardare la macchina dei vicini.
È una Mini azzurra quella? Ma possibile. Quella tipa la mia vicina?
Non importa, trovo la zia in cucina che mi fa sedere a tavola. Stranamente non mi posiziona un piatto davanti, ma un foglio bianco ed una penna.
"Com'è andata a scuola? "
Ecco l' utilità di quel foglio: rispondere. ^Ciao Zia, bene dai solo un ora e mezza di ritardo stavolta. ^ Elisabeth scoppiò in una fragorosa risata." Dimmi
della classe. " Lei sapeva che mi bastava anche un singolo giorno di scuola per sapere com'era ogni singolo compagno ^Mmh allora, metà classe sono ragazze, 3 i bulletti che fanno i fighi e una dozzina di ragazzi normali. È una buona classe tuttosommato^ Vedo che mi scruta un po'. "Fame?"
^Apposto grazie, vado in camera ok? ^ mi sorride dolcemente come una madre: quella che mi manca. Saluto con la mano e salgo.
Campione domani costruisco un modellino, vieni a vedere miraccomando. Lo zio oggi stava facendo una delle cose in cui riusciva meglio : costruire.
Entro nel suo ufficio e lo vedo con occhialini e colla in mano intento ad assemblare la chiglia di una nave. "Ehi bentornato!Com'è andata?" cerco il mio blocchetto nella tasca ma evidentemente l ho lasciato in entrata. Gli invio un messaggio e lo vedo sorridere.
Apro il PC e lo appoggio sulla scrivania: é ora del cazzeggio. Entro sul sito della scuola e hackero tutto, in modo da rendere visibile il numero di cellulare di ogni singola persona. Dopo un paio di minuti gli ho già inviati al mio telefono. Sempre meglio averli a portata di mano no?
Finito il lavoretto esco.
Il tabaccaio é poco distante da casa e ci passo per prendere le Marlboro . Raggiungo il parco solitario e mi lascio cadere sulla panchina. Da li riesco a vedere un bambino mente gioca con il padre, hanno un pallone e se lo stanno lanciando ridendo come matti.
Esce una donna, probabilmente la madre del bimbo e gli chiama, probabilmente, a merenda.
Il bambino si mette a correre.
Il padre lo afferra e le mette sulle spalle.
Un vago ricordo di papà mi fa scendere le lacrime, accendo la sigaretta e la nicotina mi assale il sistema sanguigno.
Si insomma ragazzi prossimo capitolo spero sia più interessante :')
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Colorblindness || AC
RandomLo fissava impassibile "Perché non parli?" "Ehh .. Mm..". Lui tirò fuori il cellulare "Mi vuoi rispondere Michael!?" le arrivo' un messaggio. 'Sono muto.' L'espressione del ragazzo sembrava divertita "Non mentire stronzo...ti ho sentito cantare."