Questa é la storia di una ragazza che è morta e di ciò che accadde in lei dopo. Questa è la storia di Angel, questa è la mia storia...
Venni al mondo troppo presto e non nel senso che fui una bimba prematura, ma vidi la luce nell'epoca sbagliata, o almeno questo è quello che mi diceva mia mamma. Il mondo non era pronto per ciò che ero, o come diceva lei, non voleva essere pronto. Quando aprii gli occhi per la prima volta, mi amava raccontare, tutti rimasero senza fiato per il colore dei miei occhi, si perché uno è blu notte e l'altro viola. Quegli stessi occhi furono la mia benedizione e la mia maledizione.
Un'amica di mamma, che veniva spesso da noi, aveva un figlio di un paio d'anni più grande di me, lui diventò il mio compagno di giochi. Eravamo inseparabili, nonostante io fossi più piccola. Fu il periodo più bello della mia vita, ma ebbe fine troppo presto. Avevo cinque anni quando lui e la sua famiglia morirono in un incidente d'auto. Qui iniziai a morire, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.
Morii a sette anni. A otto iniziai a vedere e sentire ciò che gli altri non vedevano e sentivano. Io vedevo le anime con tutte le loro sfumature, i demoni con le loro auree, sentivo i pensieri e quindi tutte le bugie e sentivo le emozioni. A nove anni scoprii che mentire mi lasciava letteralmente un sapore amaro in bocca. Iniziai a fare ricerche per capire cos'ero. A dieci anni scoprii che l'unica cosa in grado di ferirmi fisicamente ero io. Notai anche che per me non era strettamente necessario respirare e che ero in grado di rallentare il mio battito cardiaco tanto da arrivare ad un battito ogni tre ore. Ero più forte e più veloce di chiunque sulla terra, ero sola. Nessuno voleva stare con la ragazzina dagli occhi strani. A tredici anni iniziai a ferirmi con le mie stesse unghie, ma le ferite guarivano troppo in fretta. A quindici morì mia madre e capii che nessuno si sarebbe più preso cura di me. Le mie ricerche su chi ero continuarono. Iniziai a fare i dispetti alle persone, a dire bugie e ad apprezzare il loro retrogusto amaro. Iniziai a frequentare Bar e Discoteche, ma non mi univo alle masse danzanti, no io restavo in un angolino buio ad osservare tutti i demoni suggerire peccati agli umani. Scoprii che molti degli scienziati che studiavano il paranormale sapevano meno di me. Ma tra Angeli, Demoni, Vampiri, Licantropi, Fenici, Arpie, Fate, Folletti, Dei, Semidei, Guerrieri Immortali e Sirene io non c'ero.
A sedici anni nella mia classe arrivò un ragazzo più grande, avrà avuto all'incirca diciannove anni, con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Ogni cosa facessi sentivo il suo sguardo bruciarmi sulla schiena, mi osservava. Poi un giorno mi fermò in cortile "Sono lenti colorate quelle?" lo guardai irritata e gli risoposi "No, sono nata così." lo lasciai lì, ma mi voltai per vedere che reazione avesse avuto, stava ghignando...
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RR-Raccolta di Racconti
ParanormalPiù storie con trame diverse, ma con una cosa in comune..