Federico Chiesa (Fiorentina)

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Per Sofia_Bricoli

-Sofi, sei pronta?- la voce di mia madre mi chiamò -Quasi, sto scendendo- risposi finendo di spruzzare il profumo sui polsi.

Quella sera era una serata super importante. Il mio migliore amico, Federico, mi aveva chiesto di fargli da accompagnatrice alla cena di Halloween organizzata dalla squadra.

Avevamo passato una settimana intera a decidere il nostro travestimento.

Scesi le scale e lo trovai lì, perfettamente truccato da scheletro, davanti la porta di casa mia.

-Siete inquietanti- disse mamma -Allora siamo perfetti per Halloween- le sorrise Fede, mentre mi prendeva sottobraccio -Mi raccomando, state attenti- ci venne a salutare papà -Non si preoccupi, la riporterò a casa viva e vegeta- fece la battuta il numero venticinque viola.

Due scheletri. Vivi e vegeti. Si, Certo.

Mi aprì la portiera dalla sua Mini, per poi sedersi alla guida e portarci alla location della festa.

Conoscevo solo tre persone a quella festa, contando anche Federico.

Giovanni era uno di questi. Non appena ci vide arrivare, si avvicinò a salutarci insieme alla sua fidanzata Giulia.

Restammo tutti e quattro insieme per un po', fino a quando i ragazzi non furono chiamati a fare una foto di squadra. Così restammo solo io e Giulia, a parlare del più e del meno.

-Come va con Fede?- mi chiese mentre prendevamo posto al nostro tavolo -Bene perché?- chiesi facendo finta di niente -Perché ti ostini a non volergli dire che per te lui è più di un semplice amico? Guarda che anche lui nutre un interesse per te che va oltre l'amicizia- disse più apertamente -Ma quando mai! Sulla mia testa c'è una bella friendzone, che neanche ti immagini- risposi scuotendo la testa.

Ero molto sicura degli affari miei.

Federico mi parlava spesso delle ragazze che gli piacessero, così come io gli parlavo dei ragazzi che reputassi interessanti.

Non rispecchiavo affatto i suoi canoni, mentre lui li rispecchiava alla perfezione i miei.

Sospirai triste, mentre Giulia mi accarezzava la guancia.

-Okay, stanno tornando, forza su un bel sorriso- mi incitò mentre Federico e Giovanni avanzavano a passo deciso verso di noi.

Presero posto anche loro.

-Come va Sofia?- mi chiese l'attaccante argentino -Bene, tu Gio? Fai dannare questa povera ragazza?- risposi ridacchiando -È lei che fa dannare me!- commentò contrariato mentre lei lo guardava male per scherzo -Ma la amo lo stesso- -Paraculo di un argentino-.

I due iniziarono a fare i piccioncini, cosicché io e Federico decidemmo di lasciarli perdere per un po'.

La cena passò tranquilla, chiacchierammo con Gio e Giuli, ridendo come matti.

-Maxi è da solo?- chiesi vedendo il suo compagno di squadra girovagare per la sala senza accompagnatrice -Si, è venuto da solo- alzò le spalle mentre beveva un sorso d'acqua.

-Potevi farlo anche tu- osservai -E perché mai?- rispose inarcando un sopracciglio -Perché sei single anche tu- dissi guardandolo un po' ovvia -In realtà sono impegnato, signorina- affermò poggiando il braccio destro sulla mia sedia -Impegnato? A fare cosa? L'idiota?- chiesi ridendo -Anche, ma principalmente sono impegnato a conquistare il cuore di una donzella- fece l'occhiolino e si alzò da tavola.

Lo vidi uscire fuori e presa da un moto di gelosia, lo seguì cercando di dare nell'occhio il meno possibile.

Riuscì nel mio intento e raggiunsi Federico fuori.

Immagina || Football EditionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora