Federico Bernardeschi (Juventus)

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Per aminaalba005

Finalmente tre settimane di pausa.

L'estate era giunta anche per noi calciatori, alla fine.

Avevo aspettato con molta impazienza questi ventuno giorni di puro relax, dopo una stagione intensa, fra campionato, Coppa Italia e Champions League.

Ero sdraiato nel letto, coperto fino si fianchi, con lo sguardo verso il soffitto a godermi quel momento di silenzio.

Wendy e Spike stavano sicuramente ancora dormendo nelle loro comode cucce in cucina. Bella la vita da cani eh.

Un verso incomprensibile mi fece abbassare lo sguardo sul mio petto, dove beatamente dormiva la ragazza più bella che avessi mai conosciuto.

Vittoria l'avevo incontrata per puro caso al mio arrivo a Torino. Era l'agente immobiliare che la squadra aveva ingaggiato per trovarmi casa.

Avevo subito trovato un'intesa tutta nostra ed in pochissimo tempo aveva trovato la casa perfetta per me. O meglio, per noi.

All'inizio vivevo da solo, ma con il passare dei mesi e con l'inizio della nostra relazione, l'avevo convinta a trasferirsi da me. Dopo innumerevoli tentativi, ma ci ero riuscito.

Era bellissimo addormentarmi la sera con lei stretta fra le mie braccia e ritrovarla lì appena sveglio.

Certo, i suoi capelli lunghi erano sempre ovunque e spesso, d'estate, appiccicati alla mia pelle, procurandomi un po' di fastidio, ma nulla di insopportabile.

Si mosse leggermente, sistemandosi meglio su di me; la circondai con le mie braccia e la cullai per qualche minuto.

-Fede, fa caldo- disse prima di lasciarmi un bacio sul letto -Legati i capelli- risposi baciandole la mandibola, scendendo poi verso il suo collo -Accendi l'aria condizionata, invece- sollevò di poco il viso, per riuscire a guardami negli occhi -Solo se tu ti leghi i capelli- ero molto testardo e lei lo sapeva bene.

-Okay, è un accordo equo- sorrise per poi lasciarmi un bacio lieve sulle labbra e legarsi i lunghi capelli scuri in una coda, mentre io accendevo con il telecomando l'aria condizionata.

-Ora mi puoi stritolare quanto vuoi, Berna- sorrise ritornando nella posizione iniziale; sorrisi anch'io abbracciandola e portandola sul mio corpo -Da oggi sei in vacanza, finalmente- parlò contro il mio collo, dove lasciò un bacio -Per tre settimane mi avrai in mezzo ai piedi per ventiquattr'ore al giorno- annuì unendo le nostre labbra -Sono felice, davvero tanto- affermò fra un bacio e l'altro -Anch'io, tanto tanto- la baciai ancora, mai sazio delle sue labbra.

Mezz'ora più tardi, dopo una serie approfondita di coccole, ci alzammo dal letto per andare a fare colazione.

Vittoria si mise subito ai fornelli a preparare dei pancake integrali, mentre io mi occupai dei miei due bimbi.

Riempì le loro ciotole con dell'acqua fresca e con la loro dose di croccantini mattutina -Wendy, Spike- li chiamai ed immediatamente si sentirono le loro zampe sbattere contro il parquet.

Mi saltarono sulle gambe, felici di vedermi, li accarezzai e poi si avvicinarono alle ciotole per bere e mangiare. Erano caotici, ma li amavo.

Tornai da Vittoria, che stava finendo di preparare gli ultimi pancake, ed iniziai ad apparecchiare la tavola per la colazione.

Una volta pronto tutto, iniziammo a mangiare, per poi ripulire e mettere tutto al proprio posto.

-Non mi dirai mai dove andremo pomeriggio, vero?- mi chiese cercando di convincermi a svuotare il sacco -Ovviamente no, piccola- risposi abbracciandola da dietro, per poi baciarle il collo.

Immagina || Football EditionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora