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21 luglio 2017

"Quanto odio i film con il finale aperto" sentenziò Aurora alzando gli occhi al cielo "Che senso hanno? Come fa a piacermi un film se non capisco come finisce?"
"Beh va a interpretazione, sta allo spettatore decidere il finale più appropriato per lui. Io li trovo geniali" risposi prendendo il telecomando e stoppando sui titoli di coda.
Avevo passato le due settimane precedenti immersa nei libri cercando di capirci qualcosa di neuroni, sinapsi e potenziali d'azione. L'esame di neuroscienze fu più lungo di quello che mi aspettavo e terminate quelle due ore infernali non avevo la minima idea di come fosse andato.
"Sono già passati quattro giorni e il prof non ha ancora pubblicato i risultati, comincia a salirmi l'ansia" sbuffai
"Vedrai che l'hai passato" rispose Aurora mettendosi in bocca una manciata di popcorn "Mal che vada puoi sempre ridarlo a settembre, no?"
"Consolante" dissi sarcastica lanciandole addosso un cuscino
Dopo tutti quei giorni di studio, una volta dato l'esame decisi che avevo bisogno di un po' di relax, per cui accettai volentieri quando Aurora mi invitò da lei a guardare un film quel pomeriggio.
"Parlando di cose serie, Roby si è più fatto sentire?" mi chiese
"No" risposi "E penso sia meglio così, non voglio che si illuda che possiamo rimanere amici, non ce la farei"
"No infatti, bisogna essere masochisti per rimanere amici col proprio ex. Non se ne parla"
Almeno su questo eravamo d'accordo.
"E invece con quel tipo carino?" chiese guardandomi con occhi maliziosi
"Quale tipo carino?" risposi fingendo indifferenza
Avevo raccontato alla mia migliore amica della mia rottura con Roby ma non avevo ancora trovato il coraggio di dirle di quel bacio con Andrea.
Di quei baci
"Eddai Sole, hai capito, quell'amico di Davide che c'era al Trabocchetto, come si chiama? Alessio?"
"Andrea" la corressi d'istinto
"Andrea ecco. Avanti sputa il rospo, ho visto come ti guardava quella sera"
"Ma non è successo niente di che davvero, siamo usciti un paio di volte e beh, ecco..."
"Si?" chiese incalzante
"E ci siamo baciati" conclusi con un sorriso timido
"Lo sapevo!" urlò Aurora battendo le mani "E ora cosa avete intenzione di fare? Vi mettete insieme?"
"Vacci piano" risi "in queste ultime due settimane non ci siamo visti e ci siamo sentiti veramente poco, quindi probabilmente mi avrà già dimenticato"
"Come no" rispose lei alzando di nuovo gli occhi al cielo
"In ogni caso non ho intenzione di iniziare subito un'altra relazione, men che meno con qualcuno che non conosco ancora bene" spiegai "Quindi penso che per ora continueremo a conoscerci, niente di serio o troppo impegnativo"
"Ben detto sorella" rispose Aurora alzando il bicchiere di coca cola per fare un brindisi.
Lo pensavo davvero. L'ultima cosa di cui avevo bisogno era lanciarmi a capofitto in una nuova relazione; da quando avevo assaporato questa ritrovata libertà mi sentivo veramente bene, volevo che le cose rimanessero così per un po'.
"Cosa fai stasera?" le chiesi per sviare il discorso da me
"Io e Christian andiamo a cena fuori e dopo facciamo un salto al concerto di Gabry Ponte; non che l'idea mi entusiasmi, ma questa settimana siamo già andati due volte al cinema e siamo a corto di idee"
"Suona Gabry Ponte in zona?" chiesi sorpresa
"Si, non è lontano, venti minuti da qua più o meno" rispose lei
"Ah interessante, mandami l'indirizzo magari vi raggiungo"
Non ero una grande fan della musica dance anni '90, ma Gabry Ponte non mi dispiaceva e poi era da tanto tempo che non andavo ad un concerto.
"Meglio che vada" dissi alzandomi "la palestra mi attende"
"Si, vai ad allenare quelle chiappe mosce" rispose Aurora sculettandomi addosso.
Raggiunsi la mia borsa e vidi che mi era arrivata una mail dall'università. Il cuore cominciò a martellarmi nel petto.
La aprii e cominciai a leggere lentamente a voce alta:
"Le comunichiamo che il docente ha provveduto a chiudere la sua posizione nell'appello dell'attività didattica: neuroscienze cognitive previsto in data 17 luglio 2017. L'esito a lei attribuito è: 23/30. Cordiali sal..."
"Te l'avevo detto!!" gridò Aurora cominciando a saltellare "L'hai passato!"
Rilessi più volte nella mente quel numero per accertarmi che fosse reale; un senso di gioia e soddisfazione mi pervase: ce l'avevo fatta. Non era un voto altissimo, certo, ma ero comunque felicissima di aver superato discretamente l'esame più difficile dell'anno.
Salutai la mia amica con un abbraccio, presi la borsa e mi incamminai verso la macchina sfoggiando un sorriso a trentadue denti; allacciai la cintura e, presa dall'euforia scrissi un messaggio ad Andrea:
"Esame passato! Stasera si festeggia!"
Mi rispose quasi istantaneamente:
"Hai già in mente qualcosa?"
Sorridendo digitai:
"Sorpresa! Troviamoci al Trabocchetto per le 10.00 stasera, invita anche gli altri"
E subito dopo aggiunsi:
"E vestitevi anni '90 mi raccomando"

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