Mene stavo seduta sulla sedia a disegnare , non so cosa , quando il suone della penna sul foglio viene sovrastato dalle risate di qualcuno .
Con la matita ancora a mezz'aria drizzo le orecchie per capire chi sono una ragazza e un ragazzo che stanno ridendo a scuarcia gola, come quando papà mi faceva il solletico , mi azlo per andare verso la finestra e affaciarmi quando una ragazza mi dice
< hey , ciao sono Melissa . Sono venuta a abitare qui di fianco > il suo tono era cordiale , aveva una voce nasale , e forse , per la mia timidezza , per il semplice fatto che non sono abituata a parlare con altre persone non la rispondo , le faccio solo un cenno con la mano , richiudo la finestra tirando e tende .
Sono sempre stata un carattere timido e poco socievole non amo stare al centro dell'attenzione , e sopratutto non so comportarmi e relazionarmi con le persone , non sono maleducata semplicemente non so cosa fare o dire .
Così mi metto a letto e come sempre imposto la sveglia sul comodino con il comando vocale , quello che mi dice l'ora , ho davvero il sonno pesante . La mattina seguente la voce metallica della sveglia mi desta dai miei pensieri e mi fa rigirare nel letto prima che tasto il bottone per spegnerla senza farla cadere a terra , affondo la faccia nel cuscino sospirando oggi ho lezione e non mi va di farla ma sono sicura che se la saltassi Morgana verrà fin qui per strapparmi le lenzuola dalla faccia e mi costringerebbe a alzarmi dal letto , così dopo aver contemplato i miei pensieri , su come sarebbe bello starsene nel letto , mi alzo per fare la doccia .
Affondo le mani tra la schiuma e me la spalmo sul corpo , profumo di mandorla , mamma mi compra sempre il bagnoschiuma al latte di mandorla sa che , come a quello che profuma di cocco , è il mio preferito mi rilasso per almeno due minuti prima di alzarmi e sistemarmi prima di scendere di sotto .
Indosso una maglietta e un paio di jeans e metto le scarpe da ginnastica prima di scendere nel salone per la mia lezione il sole riscalda nell'immediato la mia pelle, troppo chiara , appena scendo le scale di vetro e supero le grnadi vetrate che affacciano su un piccolo giardino zen dove spesso la mamma si rifugia dopo una giornata stressante . < ben svegliata > la sua dolce voce è inconfondibbile alle mie orecchie , le sorrido ancor prima che le sue braccia mi stringano a lei come solo una nonna saprebbe fare , anche se lei non lo è di sangue , mi siedo a indiano sul divano e prendo il blocco tra le mani < come stai ?> mi chiede sa che sono di poche parole non mi relaziono con nessuno oltre a lei e le poche volte con la mamma < bene , oggi c'è il sole >dico aprendo una caramella per mangiarla < si , è una bella giornata > faccio un sorriso tirato prima di annuire sicura che lei mi stia guardando .
< quindi se vogliamo parlare di legami covalenti > sto ascoltando la lezione di chimica prima che la sua voce viene interrotta dal rumore di un vetro che si rompe facendoci sussultare a entrambe < cos'è successo ?> chiedo allarmata posando il blocco sul divano accanto a me lei si alza, e credo che vada a controllare ,la sento parlare con una persona le voci provengono dalla cucina così mi alzo e vado a controllare.
< Mi scusi signora , le ripagherò tutto >
il ragazzo si scusa con Morgana e lei sospira < come avete fatto ? non sapete che non potete giocare a calcio da questo lato ?> la voce dolce di prima è sparita ed è comparsa la voce di rimprovero il ragazzo non parla , mi sporgo nella cucina e non sento nessun altra voce < Le abbiamo chiesto scusa , ci ridia il pallone > un altro ragazzo molto più scortese si intromette < non se ne parla ragazzino ora per prima cosa ripulite qui terra e poi mi ripagate il vetro rotto > un dice un semplice e laltro sospira e impreca , spalnco gli occhi < giovanotto ! non si bestemmia > rido portandomi una mano alla bocca per non farmi sentire , ma troppo tardi sento la voce di Morgana < skyler torna in salotto che ora continuiamo >alzo gli occhi al cielo .
Sono seduta sullo sgabello della cucina a bere un tè freddo quando sento un rumore alle mie spalle < la vecchia ha detto di venire a sistemare > la voce del ragazzo scorbutico < si chiama Morgana > dico posando la tazza sul marmo della cucina lui dice un semplice "ok" < dove prendo le cose per pulire ?> mi alzo dallo sgabello e con attenzione arrivo al mobiletto sulla destra dove c'è una porta dove ci sono scopa e paletta < qui c'è tutto , prenditele > si avvicina e entra nello stanzino inebriando le mie narici del suo profumo mi sposto subito dalla porta e vado a risederemi al mio posto.
Il ragazzo sta ancora raccogliendo i pezzi di vetro mentre io sono seduta sulla sedia ad aspettare che finisca < sei proprio di compagnia > borbotta e io sospiro , mi sento in soggezzione e mi sistemo diverse volte seduta sulla sedia . Passa accanto a me facendo sfiorare il suo braccio con il mio che ritraggo sull'immediato < scusa > mi affretto a dire subito , si gira e sento il suo fiato sul collo è alle mie spalle < per cosa , mi hai solo sfiorato > la sua voce è roca e mi fa venire i brividi , scendo dallo sgabello e mi giro verso di lui sbatto contro il suo petto , sono molto più bassa , le sue mani vanno sulle mie spalle per tenermi ferma visto che per un attimo barcollo all'indietro < per nulla , devo andare > mi schiarisco la gola imbarazzata e mi sposto andando a sbattere contro l'anta aperta , mi mordo il labbro per il dolore ma non dico nulla seppur lui sta ridendo di me < ok imbranata > salgo le scale e mi rintano nella mia camera cercando di fermare i battiti del mio cuore .
* me
ciao a tutti , spero che la mia storia vi piaccia . se volete lasciate una stella e un commento un bacio .
aiutatemi a far conoscere la mia storia , fate il passaparola .