Scontro tra dei

26 2 0
                                    

Passarono diversi giorni dal torneo.
Dovetti affrontare diverse interviste e firmare dichiarazioni di "non violenza"... Certo, come se una firmetta potesse funzionare da garanzia...
Iniziai anche la mia attività di volontariato, guarii migliaia di persone, facendoli tornare a camminare, parlare e fare ciò che prima non potevano fare.

Pensavo fosse finita, stavo stilando la nuova lista dei miei dieci comandamenti.
-Metti un comandamento sui Chimichangas- disse Deadpool.
-Sui combattimenti- suggerì Saitama.
-Sul budino al caffè- concluse Saiki.
-Scemo io che vi ho anche scelti come miei assistenti...
-Posso andare dai miei compagni di classe?- chiese Saiki -Vorrei assicurarmi che vada tutto bene.
-Certo, non siamo mica il prigione, riporta a casa anche Mob così saluta la famiglia.
-Che palle- disse Domino -Vado a fare shopping.
Rimanemmo io, Saitama e Deadpool.
Improvvisamente una luce scese dal cielo e ci assorbì come nei peggiori rapimenti alieni.
-Et, cosa vuoi da noi?- urlò Deadpool.
Ad attenderci non c'era un UFO però, ma una grande sala con persone giganti sedute sui troni.
-Chi siete voi?- ci chiese un uomo con la barba bianca.
-Altri cattivi- sorrise Saitama -Siete forti?
-Siamo tre membri degli Olimpi- spiegai.
-È INVERO- urlò una voce -COME OSATE CHIAMARVI CON TALE NOME?
-Mi scusi, sommo Babbo Natale- intervenne DP -Non vorrei sembrare inopportuno, ma mi appropinquo a porvi un quesito... Voi chi cazzo siete?
-Sono gli dei dell'Olimpo- spiegai.
-E tu come lo sai?- chiese Saitama.
-Ho un cervello funzionante... Capacità di osservazione, logica... So leggere nel pensiero... Insomma devo elencare tutti i motivi?
-AVETE OSATO SPACCIARVI PER NOI, PER DIVINITÀ. ORA VI PUNIREMO.
-Oh i cazzotti- a Saitama gli si illuminarono gli occhi.
Davanti a noi c'erano una quindicina di divinità, i dodici del Pantheon più altri minori. Improvvisamente sentimmo un rumore, arrivarono centinaia di mostri tra giganti, Minotauro, centauri e altri di vario tipo.
-Vabbè facciamola breve, DP occupati di Thanatos, la morte. Così soddisfi i tuoi feticismi strani e inoltre non ho idea di come si uccida la Morte, pensaci te. Saitama, prenditi i mostri, sono una cinquantina, dovrebbero bastare per farti sfogare. Io sconfiggerò gli dei.
-Come sei sfrontato- disse un Dio grande e grosso vestito da motociclista, mentre DP correva dietro a un uomo incappucciato.
-Ares, Dio della guerra. Fatti sotto.
Quell'uomo mi attaccò senza tregua con una spada e una frusta.
-Il sadomaso lo riservo alle ragazze più carine, magari chissà, una delle tue sorelle?
I colpi mi passarono attraverso senza danneggiarmi.
-Io sono la Guerra. Non c'è nulla di più forte e violento della...- si accorse di avere un mio pugno nello stomaco.
-L'unico God of War che ricordo si chiamava Kratos- tolsi il braccio dal suo stomaco -Sei un Dio gracile.
Ares si inginocchiò perdendo sangue d'orato.
-Maledetto, hai osato umiliarmi.
Ares si gonfiò, la ferita guarì, guadagnò venti centimetri di altezza e raddoppiò la massa muscolare.

Tirò un fendente con la sua spada infuocata, io mangiai sia le fiamme che la spada

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Tirò un fendente con la sua spada infuocata, io mangiai sia le fiamme che la spada.
-Piccolo bastardo.
Gli bruciai la frusta, così iniziò a prendermi a pugni.
Potendo contare su un'agilità maggiore, schiavai tutti i colpi.
-Devo contrattaccare- pensai.
Feci un "bang" e gli sparai un colpo di energia che rimbalzò sui suoi muscoli.
-God Mode: 50℅.
Mi ricoprii della mia aura bianca e lo colpii con diversi pugni che risultarono inefficaci.
-Chi è gracile ora?- prese il mio ultimo pugno e mi sollevò in aria stritolandomi.
-God mode: 75℅
La forza che sprigionai fu enorme, riuscii a liberarmi dalla stretta, ma i miei colpi risultavano inefficaci.
Capii, una divinità era un concetto assoluto, Ares era il concetto di guerra, quindi forza e quella forza nessuno poteva superarla.
Risi, resi il mio corpo gelatinoso e scatenai tutta la mia velocità, oltre all'ultraistinto e al rallentamento temporale.
In questo modo riuscii a correre evitando di essere colpito da lui.
La prima cosa che feci per invalidarlo fu sparargli del veleno dritto in faccia.
Ares urlò dal dolore, era completamente accecato.
Iniziai a colpirlo da più lati stuzzicandolo, usai veleni di diversi tipi, indebolendolo e paralizzandolo.
Usai magie di ghiaccio e saliva pietrificante per rallentarlo, mentre correvo intorno a lui.
Usai il corpo di Majin Buu e lo avvolsi, una volta appunto lo ustionai e colpii con esplosioni varie.
Una freccia arrivò dalle mie spalle e colpì Ares, era stato Apollo.
La freccia lo curò e rese tutto il mio lavoro inutile.
-Un briciolo di lealtà e orgoglio, non ce l'avete?- urlai.
-IN GUERRA TUTTO È LECITO- urlò il bestione caricandomi.
-Ok- lo guardai dritto negli occhi -Io, detentore del Geass del comando, ti ordinò di sottometterti a me e farti inglobare.
Ares si fermò, la mia tecnica aveva avuto effetto, lui si inchinò davanti agli occhi degli altri dei.
Lo avvolsi e inglobai.

-Come hai osato?- urlò Zeus.
-Non si preoccupi padre. I prossimi siamo noi- dissero un uomo biondo e abbronzato e una donna bruna e pallida volando su dei carri.
-Apollo, Dio del sole, di musica e medicina e la sorella gemella Artemide, Dea di luna, caccia e donne.

Il piu forte degli eroiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora