Introduzione

23 1 0
                                    

So che sembra strano ma stare male mi dà sicurezza, per la mia mente non sto mai abbastanza male, è come se essere perfetta significhi soffrire, come se tramite la sofferenza potessi dominare il Mondo. Per me stessa cerco sempre il peggio e spesso mi chiedo perché mi odio così tanto. È come una gara a chi sta peggio, perché chi sta male riceve più attenzioni. Io sento il bisogno di riceverne, seppur negative, perché così posso essere sicura di punirmi abbastanza. I miei pensieri mi portano all'autodistruzione, perché gira tutto attorno al mio controllo. Nemmeno io riesco a capirmi però è una cosa più forte di me, forse perché molte volte vorrei essere diversa ma non ce la faccio. È un meccanismo contorto che controlla la mia vita più di quanto lo faccia io. Come fanno gli altri capirmi se non mi capisco nemmeno io? Per questo preferisco tenermi tutto dentro. Devo mettere alla prova il mio corpo, fino a quanto può resistere? Quanto sono forte? L'anoressia mi ha fatto diventare una persona che non ha paura di niente, ma non sempre in modo positivo come si potrebbe pensare. Io non ho paura di morire ma ho paura di vivere, è questo il punto. Tutte le mie fobie erano deboli a confronto, è come un mucchio di foglie spazzate via dal vento, l'unica cosa che rimane è il nulla.
Io sono una di quelle persone che non si accontenta mai, che cerca sempre di più; per me non è mai abbastanza se non è perfetto. Sarei voluta essere diversa, "perfetta", almeno in apparenza.
Me ne accorgo io stessa che inseguo obiettivi esagerati, irrealistici e mi sento sciocca a basarmi su un numero come se esso giudicasse la mia intera esistenza, eppure perché continuo a bramarlo così tanto da consumarmi?
Mi sembra così irreale questa situazione. Molti dicono che mi sono rovinata con le mie mani, la realtà è che perfino io non riesco a togliermi dalla testa questa convinzione. Mi chiedo come sarebbe andata la mia vita se quel giorno non avessi cominciato quella maledetta dieta, se non mi fossi fatta del male quel giorno. Eppure questa non sono io,non sono mai stata io e ne sono consapevole,infatti mi sento in contrasto con queste due mie identità. Mi sono sempre chiesta perché questo destino fosse toccato proprio a me, eppure non ho mai trovato risposta, me lo sono chiesta così tante volte che ormai nemmeno me lo chiedo più. Ho accettato il fatto che tutto questo sia toccato a me e ho fatto tesoro di questa esperienza che, seppur estremamente dolorosa, ha portato alla mia crescita personale.

Solo un numero, la mia lotta contro i disturbi mentaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora