Quando ho fatto il primo colloquio al centro mi dissero che di sicuro mi avrebbero tenuto in cura,poi ho dovuto ricevere la conferma.
Per fortuna dovetti fare solo una cura ambulatoriale.
Quando sono arrivata lì ero già messa meglio così non mi hanno ricoverato.
Poi però vedevano che io non assumevo proteine,che mangiavo troppo poco e mi diedero degli integratori.
Quelli sono stati il mio peggior incubo. Avevo un sacco paura a prenderli...
La maggior parte delle volte li buttavo via,ma qualche volta mi toccava prenderli e per me era difficilissimo.
La situazione non cambiava,infatti ho passato un altro brutto periodo.
Smisi di mangiare quasi completamente e se mangiavo erano solo 3 kcal.
Ovviamente non riuscivo a stare in piedi e passavo tutta la giornata a dormire.
Quando mi alzavo sentivo il mondo girarmi attorno.
L'unica cosa che passava per la mia bocca era l'antidepressivo.
Ebbene sì,soffro anche di depressione e ansia.
Una sera mia madre decise di portarmi fuori,sapevo il motivo.
Io stavo malissimo,sembrava che non ci fossi in quel momento con la testa. Arrivò il momento cruciale,mangiare.
Figuriamoci se non mi aveva portato lì per mangiare.
Abbiamo girato per 3 volte tutto il centro commerciale per scegliere cosa mangiare ma a me non andava bene nulla,in realtà sarei voluta fuggire.
Poi ci siamo sedute su una panchina e lei mi ha iniziato a fare un discorso e a mettersi a piangere,così dopo,quasi obbligata da lei,siano entrate in una pizzeria.
Io ho ordinato una pizza bianca,lei a presino chiesto di metterci poco olio.
Mi ha letto nel pensiero.
Era buonissima,mi sembrava di stare in paradiso,non realizzavo nemmeno che quello era cibo!
Ero contenta alla fine del pensiero di mia madre,però solo io so quanto ho pianto quella notte. Inutile dire che poi non ho più toccato cibo...
Ho fatto una fatica bestiale per convincere i miei a non farmi ricoverare. Erano molto preoccupati,io però per nulla al mondo sarei voluta andare in ospedale. È una delle mie tante fobie,più che altro potrei dire che è il cibo la fobia principale.
Stavo dimagrendo ancora e al centro mi minacciavano di farmi fare i pasti assistiti o di ricoverarmi. No,no e no.
Non l'avrei mai accettato.
Nessuno può controllarmi,io devo controllare tutto.
In qualche modo ho fatto sì che non scegliessero un'altra soluzione. Gliel'avevo detto io che non avrebbe risolto nulla.
Non so perché ma ho iniziato ad ingrassare,il mio metabolismo si rifiutava. Questa cosa mi ha fatto disperare un sacco ed io ormai ho perso tutta l'autostima.
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Solo un numero, la mia lotta contro i disturbi mentali
General FictionLa vita ti controlla più di quanto tu possa controllare lei, cercare di controllare non è altro che una lotta contro se stessi. In questa autobiografia racconterò la mia vita partendo dal principio, ovvero dalla mia infanzia, parlando nello specific...