운명 : Destino.
Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso indistruttibile legato al mignolo della mano sinistra che la lega alla propria anima gemella.
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❝Trapped in a maze of decisions Exhausted by all the different chaos We've wandered around, looking for the answer.❞
«Hey, Chim. Non ti ho mai visto da queste parti.» Constatò Taehyung cercando di mantenere la voce bassa quanto notò gli sguardi accusatori.
«Siamo in biblioteca, Tae. Cerca di mantenere la voce bassa.» Sorrise lievemente. «Uhm-» Indugiò il rosa non sapendo bene che scusa inventare. Non poteva di certo rivelare la sua identità. Lo avrebbe mandato di certo fuor di mente. «Sono un nuovo studente. Da poco, ecco.»
Taehyung mostrò un sorriso quadrato poggiando una mano contro il viso. «Sai, sei il mio primo amico Chim. Eppure..» Corrugò la fronte riflettendo. Sembrò per un instante spaesato, come se fosse investito da un'ondata di sensazioni. «Mi sembra quasi di conoscerti da un'eternità.» Affermò serio per poi scuotere la testa ridendo. «Che sciocchezza, no?»
Jimin si bloccò. Era la stessa sensazione che aveva provato ogni qualvolta si fosse trovato nei suoi paraggi.
In quell'instante gli tornarono alla mente le parole di Yoongi.
'Nessuno nasce angelo o demone. Tutto ciò che ti hanno impartito non sono altro che menzogne. La nostra natura è datata da azioni compiute nelle nostre vite precedenti.'
❝We ran and ran endlessly But all the fake noise Can't tear us apart.❞
Tuttavia, preferì scacciare quella voce fastidiosa tornando a riporre la sua attenzione sul suo umano.
«Perché no?» Rise anche lui. «Anche tu, sei il mio primo amico.» Quella semplice parola risuonava così giusta alle sue orecchie. «Tae, tutto okay? A volte, mi sembri disperso nei tuoi pensieri..» Corrugò la fronte percependo il dolore dell'umano.
Gli angeli condividevano un rapporto particolare con i propri umani. Condividevano le emozioni, perciò qualsiasi sensazione provata dall'umano si trasferiva automaticamente all'angelo. Una sorta di empatia, ecco.
Taehyung parve quasi pizzicato. «Uhm, s-si!» Continuò a lanciare occhiate fugaci al suo cellulare.
❝People say That I'll end up a fool.❞
«Noto con piacere che c'è qualche bella creatura che desta la tua attenzione, non è così?»
Taehyung sollevò il capo immediatamente scuotendo le mani in segno di negazione. «OH, NONO. NIENT'AFFATTO-»
❝But I don't wanna use my head I don't wanna calculate.❞
«BRUTTI IMBECILLI FUORI!» Li rimproverò la bibliotecaria dell'istituto causando la loro fuga alternata da risatine.
Corsero fino al cortile per poi poggiarsi contro il muretto col fiato sospeso. «È s-stato d-divertente.» Rise Jimin stringendosi la pancia. «D-dovevi vedere la t-tua faccia.»
Taehyung lo guardò male. «Sei stato tu a causarlo!» Poi, spuntò un sorriso ambiguo sulle sue labbra accompagnato dal suo lento avvicinarsi. «Vendetta.»
Jimin parve non cogliere la serietà del ragazzo finché fu attaccato dal solletico da parte di quest'ultimo.
«NOO!» Tentò di biascicare fra le frenetiche risate. «C-CHIEDO PIETÀ.»
Al che Taehyung si fermò posizionando i pugni sui fianchi soddisfatto. «Mh, perdonato.» Disse cercando di mostrare della presunta superiorità finendo però per scoppiar a ridere.
E così, i due, fra le risate, si sedettero per terra incrociando le gambe e poggiando la schiena contro il muretto.
«Dimmi un po'. Chi è la persona fortunata?» Chiese Jimin sperando che l'umano si confidasse con lui.
❝Love ain't a business Rather like a fitness I've never been in a calculating love.❞
«Un segreto che ti porterai dietro fino alla tomba, call?»
❝If you push me, I'll fall, just raise me up again Even if I pull, you don't have to come.❞
«Call.» Rispose per quanto non potesse a prescindere dalla propria volontà eseguire quella promessa.
In fondo, lui non era un umano.
Taehyung sfoggiò ancora una volta il suo sorriso quadrato. La risposta non tardò a giungere e con essa il pallido rossore.