定め.

1.3K 131 8
                                    

定め: Destino.

。・:*:・゚★,。・:*:・゚☆   。・:*:・゚★,。・:*:・゚☆

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

。・:*:・゚★,。・:*:・゚☆   。・:*:・゚★,。・:*:・゚☆

All this is no coincidence.

«Dio ci ha create per provvedere al fato di voi ingenue creature.»
Le tre anziane indicarono le radici dell'albero.

Parlavano esclusivamente in coro, cosa che provocò brividi lungo tutto il suo corpo.

«Compreso avrai oramai d'esser presente in una dimensione al di fuori del tuo conosciuto. Spazio e tempo mai sfioriscono. Le sue radici sopraggiungono sino al cielo cieleste di tua provenienza e scendono sino agli inferi nel regno dei dannati. Tra queste diramazioni in prossimità del cielo vi è il regno dei terrestri e in prossimità degli inferi il regno dei morti.»

Una si distaccò dalle altre avvicinandosi a Jimin che arretrò.

«Tessiamo le fila del destino, intrecciando vite, accorciandole ed infine mettendovi fine.» Spiegò la più giovane.

«Che vi siano intrecci proibiti?» Continuò. «Crudele scherzo del destino. Ma il Fato permane e mai muterà.»

Sopraggiunse la seconda.
«Le fila si sono incontrate e troppo tardi per qualsiasi rimpianto è. Il bene e il male si sono mescolati perdendo la loro essenza primaria. Un amore sfidante le leggi dell'universo presto giungerà e da esso nessuno fuggirà.»

Jimin capì poco e niente.
«Perché sono qui?» Corrugò la fronte. «Mi sarà revocata la carica di Angelo Custode?»

«Avete violato il veto senza alcun ritegno e le vostre conseguenze pagherete.»

The destiny is jealous of us.
Just like you I'm so scared.

«Veto?»

«Divieto di qualsiasi contatto fra una creatura angelica e demoniaca.» La minore sembrò fortemente scossa. «Sacrilegio!»

Jimin rabbrividì.
«Verrò punito?»

In quel momento la più anziana, che fino ad allora non aveva espresso alcun giudizio, rise. Una risata raccapricciante.
«Il Fato si è dilettato a dispetto di qualsiasi aspettativa in quest'occasione.» Sussurrò all'interno della sua mente.

Maybe it's the providence of the universe.
It just had to be that.

Si avvicinò a Jimin inginocchiandosi in modo da poter essere alla sua stessa altezza. Portò una mano alla sua fronte e Jimin si sentì assopito.

Una serie di immagini scorsero di fronte ai suoi occhi. Alcune familiari, altre sconosciute. Ma in un modo o nell'altro sembrarono tutte appartenere a sè. C'era una strana figura menta nella maggior parte di quelli che sembravano suoi ricordi che continuava a procurargli una forte emicrania.

You are me, I am you.

«Non osteggiarlo. È il tuo destino. Tutto si ripete.»
Gli sussurrò nella sua mente. Jimin sentiva di impazzire. Il fatto che la più anziana delle tre comunicasse esclusivamente tramite il pensiero stava prosciugando lentamente tutte le sue energie.

Non appena staccò la mano dalla sua fronte il ragazzo perse i sensi e poco dopo svanì.

«È una seconda vita.» Sussurrò la più anziana nella mente dell'altre.

The universe has moved for us
without missing a single thing.
Our happiness was meant to be.

[•    •   •]

Vi starete chiedendo dove sia finito il demone.
Impazienti.

Yoongi, a differenza dell'angelo, si era ritrovato nel limbo.

You're my penicillium, saving me, saving me.
My angel, my world.❞

Tuttavia, non era a conoscenza di quel luogo come lo era Jimin a causa di Seokjin.

Quel luogo apparteneva alle leggende. Non era qualcosa di cui tutti erano al corrente, in sostanza.

«Dove cazzo sono?» Sbraitò contro il nulla.

Il limbo era come sempre invaso dalla nebbia che non permetteva di distinguere alcunché.

«Chiunque ci sia sappia che mi sto rompendo il cazzo. Ho bisogno di fottute risposte.» Ringhiò innalzandosi da terra e perlustrando la zona.

«'Sto posto è fottutamente uguale.» Imprecò ancora una volta. «Può essere mai che in mezzo a 'sta merda non ci sia almeno una creatura?»

In quell'istante apparve Seokjin.
«Osa disturbare la quiete di questo luogo?»

«Chi sei?» Si abbassò lentamente piegando le ali in modo da raggiungere la stessa altezza del proprietario della voce.

«Uno dei residenti in questa dimensione.»

Yoongi assottigliò lo sguardo girandogli attorno ed ispezionandolo per bene facendo caso ad ogni singolo dettaglio per poi rimettersi di fronte a lui.
«Cosa sei precisamente?» Sbottò con disprezzo. «Nè un angelo-» Constatò indicando le ali imbrattate, simbolo di impurezza. «Nè un demone.» Indicò la nuca alludendo alla mancanza delle corna.

Ogni demone aveva delle corna che adornavano il suo capo, a seconda del livello di appartenenza vi erano tre colori : Arancione, rosso e nero.

A Yoongi appartenevano le corna rosse così come le sue ali e ciò era dovuto al fatto che il demone necessitava ancora di completare la sua specializzazione in "Tentazione suprema."

Mentre gli angeli presentavano aureole che variavano dal celeste fino al dorato. Jimin, d'altra parte, aspirava all'aureola dorata degna di un perfetto Angelo Custode.

Tralasciando questa digressione, Seokjin lo squadrò senza perdere la sua compostezza.

«Sono un angelo peccatore.»

Since the creation of the universe,
everything was destined.

운명;; Ÿööńṃïń.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora