"mi raccomando, non fatelo scappare" scherzo a Nash e agli altri quando accompagno Aaron a casa di mister occhi azzurri.
Mi allontano sorridendo e salutandoli, diretta al negozio qui vicino per prendere le ultime cose per la festa."Allison!"strilla qualcuno alle mie spalle mentre cerco forchettine per la torta.
Per lo spavento le candeline che avevo in mano mi sono cadute a terra."Lucy"la saluto.
Indossa una gonna di pelle forse troppo corta e un top di paillettes giallo canarino.
"non ci vediamo da pò... cosa mi raconti?
so che tu e Carlos siete tornati insieme"ridacchia.
"Cameron" la correggo. Eppure sapeva benissimo il suo nome quando mi ha raccontato di essere stata con lui.
"oh ne hai anche un altro?" esclama e scoppia a ridere divertita.
Il mio sguardo basito la induce a smettere.
"sto scherzando, tesoro" ridacchia ancora.Mi costringo a forzare una risatina.
È completamente diversa da come l'ho lasciata a New York, se non la conoscessi sono sicura che non ci saremmo messe a parlare neanche per sogno."allora?" insiste.
"si, siamo tornati insieme" rispondo fiera, ma il suo sguardo mi rende nervosa.
"immagino, immagino" sorride.
"beh so che domani si terrà una festa da te per Lily, si?"
"si" rispondo laconica.Lily la odia. Invitarla mi sembra assolutamente fuori discussione.
"perfetto, allora ci vediamo da te.
A che ora?" chiede.
Ingoio rumorosamente.
"a dir la verità... ehm...." non so cosa inventarmi.
"è una festa molto intima, sai... quattro amici e un film." spiego.È comunque la verità, una festa intima con il nostro gruppo e la famiglia di Lily.
Sorride.
Il suo sorriso mi incute paura, ha qualcosa di sinistro."chiaro"
"ti senti ancora con Sam?" le chiedo per cambiare argomento.
Irrigidisce immediatamente le spalle, il suo sguardo, per un attimo perso, mi scruta con superiorità, respira rumorosamente e stringe a sè la borsa color oro.Intuisco di aver fatto la domanda sbagliata per stemperare la tensione.
Mi guarda in silenzio con gli occhi ridotti a due fessure.
Ingoio rumorosamente e a disagio."beh... si è fatto proprio tardi, devo tornare a casa" forzo un sorriso e mi giro per uscire dal negozietto lasciando pure ciò che mi serviva per la festa.
"si, ci vediamo domani allora" la sento dire mentre praticamente scappo via.
Probabilmente hanno litigato.
Erano molto unite, eravamo molto unite.
Tutte e tre insieme, sempre inseparabili.
Ho passato con loro la maggior parte della mia infanzia e quasi mi dispiace non avere più notizie di Sam.
A quanto pare però, parlarne con Lucy non può aiutarmi.Sì, sicuramente avranno litigato e forse proprio questo ha spinto Lucy a cambiare così tanto.
Accelero il passo verso casa mentre sento ancora lo sguardo pungente della mia ex amica addosso.
"Ali" mi sorride Chloe non alleno spalancò la porta.
"spero di non aver combinato un guaio" esclamo.
Mi guarda turbata e preoccupata.Mi avvicino a lei seduta sul divano.
"forse... è possibile che Lucy si presenti qui domani"Chloe fa silenzio, il che mi confonde perché mi aspettavo una reazione del tutto diversa.
Reazione che non tarda ad arrivare perché appena collega tutto si alza dal divano gridando e agitando le mani.Si lamenta con me per averla invitata e con lei per essere così sfacciata da venire al compleanno di Lily, che si è capito benissimo non la sopporta proprio.
"non ci posso credere" grida indignata.
"non l'ho invitata io, le ho detto che sarà una festa intima, che non vogliamo nessuno e lei ha detto comunque che ci vediamo domani" mi giustifico.
Mi guarda sconvolta.
Si, si è autoinvitata.
"ma questa é pazza!" torna a gridare facendo avanti e indietro nella stanza.
"è pazza!" grida ancora.
"allora, c'è la remota possibilità che intenda 'domani' per i corsi" tenta di convincere se stessa.
"non so... lo spero" balbetto.Mi guarda ancora arrabbiata, ma non più con me.
Con Lucy, per essersi autoinvitata, per non avere il minimo senso della razionalità a presentarsi ad una festa di una ragazza che neanche conosce, per la sua sfacciataggine e la sua convinzione di essere superiore e quindi invitata da tutte le parti.
O almeno, questo è quello che sta gridando agitata.La porta si apre, rivelando la figura di Lily, con i capelli tutti spettinati e il fiatone.
"cosa succede?" domanda piano entrando in casa.
"chi si sente superiore?" chiede ancora appendendo la giacca alla gruccia dietro la porta.Chloe rimane senza parole e io non so come salvare la situazione, perciò comincio a gridare.
"No Lily, tu non puoi capire. Una cosa assurda!" e comincio a camminare avanti e dietro intorno al divano.
"hai presente quel film, ehm... le pagine della nostra vita? Ecco" grido e Chloe mi guarda cercando di nascondere la confusione.
"La madre di lei è proprio una sfacciata, io sono proprio sconvolta!" grido agitando le mani.A questo punto Chloe mi segue e comincia a gridare anche lei indignata.
"esatto! come si è permessa a nascondere le lettere che le mandava Noah?"
"appunto, chi si crede di essere? pensa di essere superiore a tutti e poter prendersi questo diritto" esclamo agitando il dito in aria.
"si, è una sfacciata!!" mi asseconda la corvina.Lily sorride stanca e sospira.
Sembra che la nostra sceneggiata abbia funzionato."in un grande capolavoro come quel libro, quel film... serviva per forza una donna così caratterialmente forte e all'apparenza cattiva"
Esausta va a sdraiarsi sul divano."come è andata oggi con i bambini?" chiede Chloe per cambiare argomento.
Lily sbruffa e si gira a pancia sotto, rivelando tante impronte colorate di piccole mani sui suoi jeans.
"non fate mai giocare i bambini con la pittura, soprattutto i maschi che toccano tutto"
Io e Chloe non riusciamo a trattenere una risata e lei ci sgrida spiegandoci che la giornata è stata estenuante e che i bambini l'hanno praticamente palpata da tutte le parti e questo, non fa altro che aumentare le nostre risate.
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never enough 3 •Cameron Dallas•
FanficDopo tutto Allison e Cameron avrebbero meritato una pausa, un attimo di tregua dai litigi, dalle invidie degli altri, dai problemi e le complicazioni che li avevano già tartassati negli anni precedenti. E invece no... Eccoli di nuovo ad affrontare n...