Footballers |One Shots| .

Cristiano Ronaldo.

Dovevo ammettere che dall'esterno l'Hollywood sembrava un bel locale, ma essendo sempre abituato ai locali lussuosi di Madrid volevo prima vederla all'interno per poter giudicare come si deve.

Ormai vivevo a Torino da un mese, ero l'uomo più chiacchierato del momento. Insomma, 'Cristiano Ronaldo è il nuovo giocatore dalla Juventus' non era una cosa che si sentiva tutti i giorni.

All'inizio sembrava andare tutto alla grande, mi ero già abituato al nuovo ambiente, anche perché era ormai da tempo che desideravo cambiare aria e Torino mi era sembrata la soluzione migliore.
Avevo sentito il calore dei tifosi juventini in quella partita di Champions quando al mio goal, invece di insultarmi, applaudirono alzandosi in piedi.
La Juventus era un grande club, con una grande storia e dei meravigliosi tifosi, c'era da ammetterlo: mi affascinava da morire.
Il mio trasferimento era stato causato da tanti fattori e così mentre ero in vacanza con Georgina e i bimbi firmai quel contratto senza pensarci ulteriormente.

Georgina, quella mora dallo sguardo dolce e il sorriso splendente che mi aveva affascinato dal primo istante in cui la avevo vista, avevo davvero ritenuto che potesse essere lei la donna giusta, la mia compagna di vita.
Non andavo per niente fiero del mio passato perché ero stato con tante donne, forse troppe, però ero convinto che con lei avessi trovato la vera felicità, complice l'arrivo della piccola Alana Martina.
La mia bambina, la amavo con tutto me stesso, come amavo anche Eva, Mateo e Cris Jr.
Finalmente sentivo di avere una famiglia stabile, ma la vita non era mai come si credeva e al momento più inaspettato colpiva alle spalle come una pugnalata.

Un giorno mentre giocavo coi gemelli e con Alana, quest'ultima iniziò a piangere chiedendo della sua mamma.
Chiamai ad alta voce Jr chiedendogli di andare a chiamare Geo ma lo vidi che dormiva sul divano alle mie spalle, così presi in braccio la mia piccolina e andai io alla ricerca di sua madre.
Per fortuna la piccola si calmò leggermente tra le mie braccia, avevo capito che il suo pianto era dovuto al fatto che avesse fame.

La mia villa era immensa, a due piani e per la maggior parte delle stanze al posto delle pareti c'erano delle vetrate così da poter ammirare tutto il panorama torinese.
Al di fuori era circondata da un giardino e al posto dei balconi avevo fatto costruire di piccoli terrazzini.
Georgina era proprio fuori uno di essi a parlare al telefono, sembrava una discussione molto accesa.
Mi avvicinai senza farmi notare, solo così potei sentire le parole che mi avrebbero ucciso l'anima.

<<Ma cosa dici? Lo sai che io amo solo te.>> che cosa stava dicendo? Istintivamente presi il cellulare e attivai il registratore, sembrava l'azione di un attore in un film ma lo feci perché il mio inconscio mi disse che era la cosa giusta da fare.

<<Cristiano? È uno scemo, pensava veramente di poter trovare una donna interessata a lui. Appena riuscirò a trovare l'occasione giusta mi inventerò qualcosa per chiedere la custodia della bambina ed un risarcimento. Mi inventerò che so, qualche accusa di violenza nei miei confronti o ancora peggio nei confronti della piccola e così avremo finalmente un sacco di soldi!>> rise, ma mentre finiva il suo discorso si girò trovando così il mio sguardo di fuoco mentre tenevo con una mano il cellulare, e con l'altro braccio tenevo nostra figlia che riprese a piangere senza sosta.

La questione era finita a mio favore, avevo il coltello dalla parte del manico essendo in possesso della registrazione.
Eravamo arrivati ad un accordo, io non l'avrei portata davanti ad un giudice ma lei doveva tornare a Madrid e sparire dalla mia vita.
Per quanto riguarda Alana l'avrebbe vista una volta alla settimana e per farlo sarebbe dovuta venire lei a Torino e non viceversa.

Forse me lo ero meritato, ero arrivato dal prendere in giro le donne ad esser io quello preso per il culo da una donna, per l'appunto.
Forse il Karma esisteva davvero e nel mio caso aveva agito proprio bene.