Emre Can

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Dedicata alla mia pulcina mariafrancesxa_ 💕

-La finisci di fare avanti e indietro in continuazione? Mi sta girando la testa!- mi rimproverò la mia amica Ana.

Eravamo dentro lo Sky-box di Emre per guardare la partita Juve-Cagliari.

-Non ci riesco, sai quanto Emre ci tiene a questa partita.-

Dopo due mesi fuori tra l'infortunio e la riabilitazione finalmente partiva titolare.
Era un grande momento per il mio fidanzato ed io ero prontissima a sostenerlo col cuore e con l'anima.

-Lo so lo so, sono pur sempre la sua migliore amica, però se continui così fai venire l'ansia anche a me.-

Non ebbi il tempo di rispondere perché la porta si spalancò, rivelando il ragazzo in questione.

-Amore!- gli corsi incontro buttandomi tra le sue braccia.

-Tesoro, non ho molto tempo, sono venuto solo a salutarvi prima di entrare nel tunnel.- mi strinse più forte a se.

-Buona fortuna. Sono orgogliosa di te, so quanti sacrifici hai fatto fino ad oggi, per questo in campo dimostrerai a tutti quanto vali davvero.- gli dissi cerando di trasmettergli tutta la fiducia che riponevo nei suoi confronti.

-Grazie, avevo bisogno di queste parole.- mi accarezzò dolcemente il viso lasciandomi un bacio sulle labbra.

-Ora vai campione.- gli strizzai l'occhio e lui chiuse la porta.

Pochi minuti dopo le squadre scesero in campo e si disposero accanto gli arbitri per sentire l'inno della Serie A.

Feci un respiro profondo per calmare i miei nervi, ma non mi era molto d'aiuto.

-Sorellina.- mi girai e vidi mio fratello Sami che entrava dentro la stanza.

-Ehi fratellone.- lo abbracciai e lui rivolse un cenno di saluto alla mia amica.

-Agitata?-

-Mi conosci. Spero solo che vada tutto bene.-

-Emre adesso è in forma, stai tranquilla.- mi lasciò un bacio sulla fronte e si mise ad osservare lo stadio con nostalgia.

Per lui questa non era stata la stagione migliore, aveva subito infortuni su infortuni che lo avevano costretto a stare fuori dal campo per molto tempo.
Poi verso febbraio era subentrato il problema dell'aritmia facendomi spaventare a morte.
Volevo bene anche a Rani e Denny ovviamente, ma Sami era il fratello a cui ero più legata, potevo benissimo dire che mi aveva cresciuta lui..

Per questo motivo, una volta finito il liceo, avevo deciso di trasferirmi a Torino per fare lì l'università, così avremmo potuto vivere insieme.
Il solo pensiero che gli sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto... non lo avrei retto, lui era tutto per me.

-Ti manca giocare vero?- chiesi accarezzandogli dolcemente la schiena.

-Si... da morire.- rispose abbassando lo sguardo.
Era un tipo riservato, e col fatto che Ana era nella stanza non se la sentiva di sbilanciarsi troppo.

-Tornerai più forte di prima. Mi hai sempre insegnato a non mollare mai, ora non lo devi fare tu.- ci guardammo negli occhi e nella nostra complicità ci trasmettemmo tutto quello che non saremmo mai riusciti a dire a voce.

-Ti voglio bene piccina.- mi sorrise mentre vedevo i suoi occhi inumidirsi, segno che si era commosso.

-Anch'io.- ricambiai il sorriso con gioia.

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