Capitolo 4

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Quella sera Gaia era uscita dall'ufficio più stanca del solito.

Tutti i pensieri che aveva in quel periodo le avevano procurato un gran mal di testa, in più quel giorno non era riuscita a mangiare quasi nulla quindi stava in piedi per miracolo; tuttavia aveva promesso a Luca che si sarebbero incontrati al solito bar, per cui si era fatta forza e si era diretta lì senza fare storie.

"Da Giorgio" era il punto di ritrovo di tutti i ragazzi di Firenze e per loro era stato ancor di più, testimone fedele e silenzioso dei loro primi incontri lontani dai genitori, dei pianti, dei baci e degli abbracci che si erano scambiati quando erano ancora  così simili.

Probabilmente era stata la vista di Luca seduto al bancone con un'aria tutt'altro che felice o forse tutti i ricordi evocati dal quel posto, ma appena varcata la soglia del locale a Gaia era venuta un'irrefrenabile voglia di piangere.

«Ciao.» Si limitò a dirle il suo ragazzo vedendola avanzare verso di lui.

«Ciao, immagino tu mi debba parlare di qualcosa di importante.»Rispose lei ansiosa di arrivare al punto della questione. Da giorni ormai litigavano e lui la trattava tutt'altro che bene.

Luca rimase colpito dalla freddezza di quelle parole,abbassò lo sguardo sentendosi improvvisamente in colpa. 

Era stato lui e soltanto lui a spegnerla. 

La ragazza che aveva di fronte non era la Gaia che aveva conosciuto  piena di vita e allegra con tutti. Era una ragazza spenta che avrebbe desiderato trovarsi molto lontana da lì, in posto chiamato Torino ad esempio.

«Voglio sapere cos'è successo, a Torino, con Bernardeschi.» Le chiese usando il solito tono che Gaia ormai conosceva bene, freddo e distaccato.

In quel preciso istante un moto di rabbia la attraversò in ogni cellula del suo corpo, avrebbe voluto soltanto urlagli contro di lasciar fuori Federico da quel casino che era ormai diventata la loro storia.

«Non è successo niente di quello che pensi,niente. Basta parlare di lui ,mi hai proibito di vederlo e di sentirlo, mi hai urlato addosso tutto il weekend per questo motivo. Va bene lo farò, non ci sarà più nessun Federico ma non chiedermi di ringraziarti per questo.»Sbottò lei esasperata mentre le lacrime minacciavano di scendere a rigarle le guance.

«Vuoi sapere un'altra cosa? Non sono andata a letto con Fede, LUI» fece una pausa, perché sentiva il cuore in gola dopo aver scandito quelle ultime parole. «LUI in quel poco tempo insieme, senza neanche sfiorarmi mi ha fatta sentire più amata e protetta di quanto tu non abbia mai fatto in tutta la tua vita.» Era la verità,non l'avrebbe più nascosta.

Guardò il bracciale che teneva al polso desiderando di poter tornare indietro nel tempo, a quelle giornate felici che le sembravano ormai così lontane.

"Ti piace?" Le aveva chiesto il giovane carrarino, senza smettere per un secondo di guardarla.

"E' bellissimo Fede, perché l'hai fatto?" Gaia aveva gli occhi lucidi per l'emozione Non riusciva a staccare gli occhi da quel finissimo braccialetto dorato che le stringeva il polso, dal quale pendeva un piccolo ciondolo a forma d'infinito, anch'esso dorato. Il ragazzo di fronte a lei ne aveva uno uguale.

"Perché voglio averti qui anche quando in realtà  sarai lontana è un modo per tenerti sempre con me, promettimi una cosa" Le aveva chiesto lui, esitando qualche istante prima di abbracciarsela stretta per poi posarle un delicato bacio sulla fronte.

"Dimmi che non sparirai come fanno tutti, anche se saremo lontani promettimi che continuerai ad appoggiarmi come hai fatto in queste settimane."

Light - Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora