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Era una soleggiata giornata d'estate, il sole batteva sulle teste dei bambini fuori a giocare e Taehyung si stava annoiando a morte.

Era steso sul suo letto a guardare il soffitto con solo dei pantaloncini larghi e comodi per colpa dell'asfissiante caldo.

Non è che non avesse voglia di fare niente , ma non trovava niente da fare che lo interessasse : non poteva nemmeno scrivere a Jimin perché gli aveva appena inviato la sua lettera.

Si trovò a pensare come fosse Jimin , immaginando: nella sua testa era un ragazzo basso , carino e molto dolce.

Al biondo piaceva molto questo immaginario Jimin , sperando che nella realtà fosse simile.

Bastò un guizzo di tempo per cui Taehyung s'alzò e si vestì , per poi andare al piccolo parco dietro casa sua ,cogliendo l'occasione per fare una passeggiata nella natura,se possiamo definirla così.

Camminava lento sul marciapiede ormai consumato con le cuffiette nelle orecchie e degli occhiali da sole ,poggiati pigramente sul naso.

Arrivato al parco,più silenzioso del solito,pensò Taehyung andò subito a cercare una panchina all'ombra per potersi rilassare completante.

Girò per due minuti buoni,e vide una piccola panchina verde nascosta dai cespugli su cui era seduto un piccolo e grazioso ragazzo , impegnato a disegnare un albero .

Si avvicinò,togliendosi una cuffietta e chiedendo al grigio con la testa chinata sul foglio: "Scusa posso sedermi vicino a te?"-per poi regalargli uno dei suoi splendidi sorrisi quadrati.

L'artista alzò lo sguardo,ed incastrò i suoi occhi con quelli di Taehyung.

Furono secondi che ai due parvero secoli:non riuscivano a smettere di guardarsi,non riuscivano a "staccarsi" l'uno dall'altro.

Il grigio,interrompendo il contatto visivo,con le gote rosse,gli disse sorridendo timidamente:"Certo,non c'è nessuno. Finalmente qualcuno che mi fa compagnia"-per poi ridere con Taehyung che si aggregò al riso.

Riprese a disegnare il dolce ragazzo dalle manine paffute,di nuovo concentrato sul disegno.

Taehyung era ammaliato dalla bellezza di quel ragazzo dai capelli argentati:viso angelico e dolce, labbra piene e rosee,capelli alla vista morbidi e dei magnetici occhi castani che ti scrutavano l'anima.

Cominciò a parlare il disegnatore:" Come ti chiami?".

"Taehyung.Tu?"-rispose il biondo con non-chalance.

A quel nome la testa del piccolo ragazzo si riempì di dubbio e di eccitazione.

Era il suo Taehyung?

Lo sentiva,perlopiù lo sperava ardentemente nel suo cuore che si stava facendo sempre più agitato.

"Io sono Jimin"-rispose con voce tremolante.

Angolo Autrice

Spero abbiate capito la mia scelta di farli incontrare perché da qui la fanfction cambierà molto.

Vi voglio un mondo di bene,e spero che continuiate a leggre Promise.

Love u all(fate finta che ci sia un cuore viola,sto scrivendo dal computer e non ho le emoji).

Alla prossima!


















Promise  :Vmin:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora