- Capitolo 1

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Buongiorno mi spiace disturbare in questo modo, ma volevo solo informarti che i capitoli sono in revisione quindi tutti quelli che hanno un " - " prima del capitolo sono già stati visti e rivisti. Buona lettura ❤️

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Sono nel letto rilassata nel modo più assoluto che esista fino a quando, un arma letale creata appositamente contro gli studenti, inizia a fare un rumore assordante e con lei si aggiungono anche le urla di mia nonna
<<DRINN DRINN DRINN>>
Nonna<< Sofia svegliati e preparati sennò fai tardi!! >>
Con un gesto della mano spengo la sveglia, che ormai aveva distrutto i miei poveri timpani e con la voce ancora assonnata urlo a mia nonna
Io<< L'ho sentita anch'io la sveglia grazie, non c'era bisogno che urlassi anche tu>>
Così dicendo mi alzo dal letto e inizio a prepararmi per andare in quel luogo chiamato scuola, ovvero l'inferno creato con l'intenzione precisa di aumentare l'ansia e il nervosismo di ogni studente.
Passo davanti allo specchio di camera mia e faccio per osservarmi, noto subito che stranamente i miei capelli stamattina hanno deciso di collaborare e restare lisci, ciò mi permette di notare le varie sfumature di marrone di cui sono caratteristici. A riprendere il loro colore ci sono gli occhi, quest'ultimi però sono decisamente più scuri tanto che a volte mi domando se io abbia delle pupille. Per quanto riguarda il mio corpo, beh ho visto di meglio, la mia altezza di 1.75 mi rende spesso in soggezione con i miei coetanei di 16 anni, inoltre non sono neanche così magra da poter sfruttare tutti questi centimetri per fare la modella o cose del genere.
Mi sono da poco trasferita in una cittadina dimenticata da Dio in Canada, circondata dai boschi e oggi sarà il mio primo giorno di scuola.
Stavo cercando nell'armadio qualcosa da mettermi, il più decente possibile e dopo ben quindici minuti spesi ad osservare invano il mio guardaroba, decido  finalmente cosa mettermi: un top bianco corto, con un paio di jeans attillati neri e strappati, il tutto coperto da una camicia a quadri rossa e nera e un paio di scarpe Converse alte nere.

Dopo essermi fatta una bella doccia calda, mi vesto e decido di truccarmi con un po' di mascara sulle ciglie superiori e del correttore sulle occhiaia, difatti madre natura quando mi ha fatta ha deciso di lasciarmi un bel regalino, ovvero delle bo...

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Dopo essermi fatta una bella doccia calda, mi vesto e decido di truccarmi con un po' di mascara sulle ciglie superiori e del correttore sulle occhiaia, difatti madre natura quando mi ha fatta ha deciso di lasciarmi un bel regalino, ovvero delle borse costanti violacee sotto gli occhi.
Scendo le scale per andare al piano di sotto, dove trovo mia nonna seduta nel divano con in mano il giornale, prima di capultarmi in cucina vado da lei e le do' un bacio sulla guancia.
Nonna<< Buongiorno amore>>
Io<< Giorno nonna>>
Arrivata in cucina cerco qualcosa con cui fare colazione e decido di mangiarmi un paio di gocciole con una bella tazza di caffè freddo; finito di fare colazione mi rendo conto dell'orario e esco di corsa da casa urlando a mia nonna
Io<< Io vado ci vediamo più tardi>>
Nonna<< A dopo tesoro>>
Una volta uscita di casa, a passo svelto e con lo sguardo fisso sul mio cellulare cerco di raggiungere la mia futura scuola, difatti non ho la minima idea di dove sia ma per fortuna hanno inventato google maps, che in queste occasioni mi salva sempre. Ad un tratto senza rendermene conto vado a sbattere contro una ragazza, così facendo finiamo entrambe per terra.
Io<< Aah che male!! >>
Ragazza<< Che botta!! Cazz.. >>
Io << Oh mio dio scusa!! Non ti avevo vista>>
Le porgo la mano per aiutarla ad alzarsi e così facendo noto che è proprio una bella ragazza: capelli biondi lucenti, occhi azzurri, alta quasi quanto me, vestita con dei leggins dell'adidas e una maglia dell Adidas

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